Il via vai di mezzi fotografato dal comitato
«Da anni i residenti di Valle Cascia convivono con i rischi dell’amianto. Bisogna investire parte del ricavato delle vendite di macchinari dell’ex fornace per tutelare la salute pubblica». Questo in sintesi l’appello di Maurizio Maccioni, presidente del comitato Voce libera Montecassiano, tra le realtà che tengono sotto occhio la situazione della ex fornace Smorlesi nella frazione. Situazione in divenire, dato che, come segnala Maccioni: «Da giorni sono in atto nella ex fornace Smorlesi continui movimenti di autotreni che portano gru e muletti, sembra essere tornati ai tempi in cui la Smorlesi svolgeva la propria attività lavorativa, c’è però un particolare non da poco conto non partono mattoni bensì macchinari per la produzione degli stessi ceduti all’asta dal tribunale. Ora sorge un dubbio – aggiunge Maccioni -, se con il controvalore di tutte queste cessioni di attrezzature avvenute in passato ed in questo periodo non sia possibile destinare parte del ricavato per tutelare la salute pubblica. Sono anni che i residenti della frazione di Vallecascia devono convivere con i rischi che il cattivo stato delle coperture in eternith, con la paura che le polveri di amianto provochino danni alla salute. Quando qualcuno si ammalerà di asbetosi o ancor peggio di mesotelioma pleurico dove saranno i responsabili? A subire danni alla salute saranno inevitabilmente i residenti di Vallecascia e non coloro che hanno la possibilità di decidere in proposito alla messa in sicurezza dell’ex fornace».
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