Il vescovo Nazzareno Marconi, il vicario don Leonesi e il sindaco Sandro Parcaroli ai Cancelli
Via Crucis a Macerata: un anno dopo, ancora senza pubblico. Così come era stato per il 2020, anche stasera la tradizionale processione del Venerdì Santo per le strade della città si è dovuta limitare alla presenza di soli tre uomini: il vescovo Nazzareno Marconi, il sindaco Sandro Parcaroli e don Andrea Leonesi, vicario della Diocesi. Sono partiti dai Cancelli per arrivare alla Basilica della Misericordia. In un primo momento era stato pensato di organizzare una Via Crucis a invito, poi però Dioceci, prefettura e forze dell’ordine hanno deciso di comune accordo di evitare per il rispetto delle norme anti Covid.
(foto di Fabio Falcioni)
...lo scorso anno solo il vescovo ed il sindaco. Quest'anno perchè c'era quello che portava "in giro" la Croce?
A don Leonesi la croce l'avrei fatta portare davvero. In grandezza e peso naturali.
Manca solo la colonna sonora de "Il buono, il brutto, il cattivo"
Ridiculous....
Quindi il divieto di sosta per le autovetture a che cosa doveva servire?????
Ridicoli . Scusate ma non mi viene altro termine
Le via crucis che si fanno all'aperto devono essere deserte. Le messe nelle Chiese al chiuso piene di gente....mah...evviva l'intelligenza se a qualcuno è rimasta!!!
La prossima volta, fate passare i rider visto che eravate in tre e che loro stanno lavorando!!!!!!
Che tristezza!!
La via Crucis ?!
Ridicoli
Quello che si meritano in realtà! Le chiese vuote!!! VUOTE!!!
Se siamo costretti alla segregazione, normale che non ci sia nessuno.
Carini tutti e tre sci.....
2021 navicelle su Marte, polmoniti inguardabili e Cristo! Tutta da ride!
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che tristezza !
Triste vedere le strade vuote al passaggio della Croce, ma fortunatamente, a differenza dello scorso anno, i Cristiani hanno potuto vivere con devozione questa giornata partecipando alle numerose funzioni in Chiesa, sempre nell’estremo rispetto delle attuali norme.
…Che grande tristezza, dopo aver visto il gioioso documentario di W. Winders sul Papa (Rai Uno dopo la via Crucis televisiva, e quest’anno con le voci-lettori dei ragazzi ad ogni stazione), non a caso Francesco I, vedere che la Croce era in mano al vicario della diocesi, quello che disse “l’aborto è peggio della pedofilia”. Ma il “mandante” era dietro. E un vescovo, solo per il ricordo di certi predecessori, dovrebbe essere il primo a testimoniare che certe parole non vanno per niente bene. Non è che si può essere a favore della gerarchia, solo quando conviene. P.S. Se Bergoglio sapesse non avrebbe approvato, e avrebbe deposto il sottoposto. Ma io sono più democratico, e intrepreto il “portare la croce” di don Andrea Leonesi come un atto di genuflessione.
Dio è morto
Signor Roberto Sagripanti, condivido quanto da Lei commentato,
e niente, mancano le basi… la Via Crucis si fa accompagnando una Croce nuda o spoglia… Gesù è inchiodato alla Croce verso la fine… partire col Crocifisso toglie ogni senso alla progressione delle stazioni… ma chi ce li ha mandati questi qua?
Tre maschi in processione, nemmanco una (pia) donna. Scrive comunque Giorgio Agamben in Quando la casa brucia di Giometti e Antonello (con analisi e conclusione forse troppo sbrigative ma ben orientate): “La chiesa era in realtà solidale non della salvezza, ma della storia della salvezza e poiché cercava la salvezza attraverso la storia, non poteva che finire nella salute. E quando il momento è venuto, non ha esitato a sacrificare alla salute la salvezza.”.
Veramente non ha sacrificato la salvezza alla salute, ma all’idea della salute propagandata dalle big pharma. Quando si definisce etico un vaccino sperimentale la cui efficacia è certificata da studi finanziati dalle big pharma, un vaccino che selezionando varianti non libera dalla pandemia ma probabilmente la prolunga, quando si regalano vaccini a giovani migranti a rischio basso, togliendoli ad anziani molto più bisognosi, quando a Natale si regalano scatolette di tachipirina ai dipendenti del Vaticano, ignorando che un antipiretico indebolisce le difese immunitarie, si fa precipitare nel ridicolo dell’inettitudine un’istituzione sacra necessaria anche all’equilibrio dei non credenti…
La Via Crucis non è stata senza ‘pubblico’, è stata senza fedeli.