di Laura Boccanera
«Gli albergatori italiani restano chiusi, però a Pasqua puoi prendere un aereo e volare alle Canarie. Non ho più parole e forse ho perso anche la forza di combattere, è un anno che viviamo in questa situazione e senza ristori adeguati».
Lo sconforto maggiore per la restrizione degli spostamenti dovuti alle zone rosse appartiene alla categoria degli albergatori. Simone Iualè presidente dell’associazione territoriale albergatori commenta così i provvedimenti che consentono di andare all’estero senza particolari vincoli (è il caso delle Canarie aperte, ma anche di altri paesi, la Spagna, la Grecia, la Croazia che consentono l’accesso anche in zona rossa per motivi di turismo), ma che limitano soprattutto a Pasqua gli spostamenti verso le altre regioni in Italia. «Viviamo da un anno un paradosso senza precedenti – racconta il rappresentante degli hotel – non c’è più spazio per scelte politiche che ci penalizzano oltremodo. E’ evidente che le compagnie aeree hanno un peso decisionale maggiore rispetto alle categorie imprenditoriali degli albergatori. A fronte di queste chiusure i ristori sono minimi, se arrivano, e in alcuni casi anche ridicoli. Ad esempio la soglia del 30% del mancato incasso rispetto al 2019. In associazione abbiamo hotel che non percepiscono nulla perché si fermano alla soglia del 29,06%.
Sulla questione il governatore Acquaroli ha commentato oggi durante il consiglio regionale: «Viaggiare all’estero per turismo è una contraddizione nei confronti delle misure che invece vengono imposte a tutti gli italiani. Siamo perplessi». Il governatore ha aggiunto: «fermiamo la nostra economia ma rischiamo comunque che il giorno dopo il rientro ci sia una recrudescenza del virus».
Se la Pasqua e la prima parte della primavera è perduta le agenzie di viaggio di incoming cominciano a rivedere spiragli di apertura e di programmazione per l’estate, dove le chiamate e le prenotazioni cominciano a fioccare. L’incertezza finora ha fatto perdere occasioni anche a coloro che fanno un turismo individuale e per piccoli gruppi.
Mauro Fumagalli – Titolare Marche bike life
E’ il caso di Marche bike life di Mauro Fumagalli, agenzia che si occupa di cicloturismo e che la scorsa estate ha avuto un’impennata di contatti tali da non riuscire a soddisfare tutte le richieste. La formula della bicicletta (individuale) unita ad un turismo prettamente all’aria aperta e distanziato è perfetta per mantenere distanziamento e protocolli. Ma l’incertezza sulle date ha bloccato tutto: «E’ un peccato perché per il cicloturista la primavera è il periodo ideale – Fumagalli -. La temperatura è perfetta, ci sono le fioriture, i colori accesi delle colline. Abbiamo avuto tante richieste, ma fino all’ultimo senza la certezza delle date è saltato. La bici è ormai un elemento trainante del turismo nelle nostre zone. Avevamo richieste dal Veneto, dal Piemonte, dalla Lombardia, ma è tutto bloccato. Oltretutto in passato abbiamo organizzato anche pacchetti all’estero come a Cuba e nelle Azzorre, ma quest’anno con la situazione così non ce la siamo sentita di proporli, immaginando che fosse più probabile prima l’apertura del mercato interno che non di quello all’estero. Al momento andiamo avanti con la promozione e il marketing, ma senza date». Qualcosa si muove invece nelle agenzie di viaggio: «a prescindere da tutto stiamo scaldando i motori – commenta Dania Battistelli di Masterkey travel – i viaggi business sono ripartiti e con essi anche il nostro lavoro. Le compagnie aeree stanno iniziando a riprogrammare e così anche le catene alberghiere. Ci sarebbe piaciuto che anche il mercato interno potesse godere della stessa libertà di spostamento, ma così non è e per ora raccogliamo quello che di meglio può venire. Siamo cautamente ottimisti per una ripresa per l’estate. Anche se è possibile spostarsi all’estero al momento gli unici viaggi prenotati fuori dai confini nazionali sono per lavoro. E i protocolli comunque soprattutto per i viaggi intercontinentali sono molto elaborati e complessi».
Daniela Battistelli di Masterkey travel
Prospettive per l’incoming nelle Marche a partire da giugno dove addirittura la formula della vacanza in villa con piscina per famiglie è quasi tutto esaurito. Una nuova modalità di trascorrere le ferie che piace soprattutto al Nord Europa: «siamo in attesa di capire il decorso per gli spostamenti interni – spiega Frediano Palmini dell’agenzia di viaggi Movimondo – aprile e maggio andranno sicuramente persi, ma da metà giugno e per tutto agosto abbiamo già prenotazioni per le ville che gestiamo in tutte le Marche. Sono circa una quarantina gli immobili con piscina su tutto il territorio ed è una formula che piace molto agli stranieri, ma anche a molte famiglie del nord Italia. Molte strutture sono già piene per tutta l’estate. Le richieste dal Nord Europa arrivano prevalentemente da olandesi, inglesi, e quest’anno anche danesi. Le prospettive quindi sono buone, speriamo di salvare la stagione e recuperare magari questi mesi persi a settembre e ottobre».
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Con questa decisione hanno toccato il fondo
Evidentemente all'estero hanno più peso di noi
Stato senza vergogna.
Questi geni lo fanno capire in tutti i modi che vogliono l'Italia distrutta
Bisogna svegliarsi basta subire !
Cinzia Campili ci han reso degli automi senza piu' carattere e pensiero..
E chiamiamoci un po automi!!
Cinzia Campili pe non di parolacce..
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