Enti locali per la pace,
«Al Comune mancano 600 euro?
I soldi li raccogliamo noi»

MACERATA - La raccolta fondi parte da Alberto Cicarè (Strada comune-Potere al popolo): «Ci fidiamo della spiegazione del sindaco Sandro Parcaroli, per cui da qui a mercoledì chi vuole può donare»

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Alberto Cicarè, consigliere comunale di Strada Comune e Potere al Popolo

 

«Il problema di un bilancio comunale non possono essere 600 euro annui, le motivazioni saranno politiche. Ma ci fidiamo delle spiegazioni del sindaco Sandro Parcaroli per cui, se il problema sono i soldi, li raccogliamo noi». A lanciare la provocazione è Alberto Cicarè, consigliere di Macerata di Strada comune-Potere al popolo, in riferimento alla decisione della Giunta di uscire dal Coordinamento enti locali per la pace per motivi economici (cioè l’iscrizione di 600 euro annui) e per l’impossibilità di istituire l’Ufficio per la pace in Comune.

Una decisione che ha fatto discutere sia per l’importo risparmiato sia perché Macerata è, tra le altre cose, proprio “la città della pace”, come campeggia su tutti i cartelli in ingresso alla città.

«Siccome noi siamo molto pratici e crediamo nell’impegno di ciascun cittadino e cittadina per cambiare la città di Macerata, abbiamo deciso di lanciare la nostra proposta: i soldi li raccogliamo noi – spiega Cicarè -. A partire da oggi è fino a mercoledì raccoglieremo donazioni da cittadine e cittadini per arrivare ai 600 euro necessari per l’iscrizione di Macerata al Coordinamento Nazionale degli enti locali per la pace. Per donare ci sono due modi: l’ipotesi preferibile è quella di fare un bonifico all’indirizzo Iban: IT75B3608105138293648993656 inserendo nella causale “Macerata per la pace”; oppure in alternativa chi volesse donare la propria quota di persona può contattarci attraverso la pagina facebook “Alberto Cicarè Consigliere Comunale di Macerata”. Specifichiamo che i soldi donati saranno messi a disposizione del Comune unicamente per l’iscrizione al “Coordinamento degli enti locali per la pace”. Qualora il Comune dovesse decidere comunque di non attuare l’iscrizione al “Coordinamento degli enti locali per la pace” o nel caso in cui non si raggiungesse la cifra di 600 euro i soldi saranno investiti per sostenere i cittadini e le cittadine di Macerata in difficoltà, tramite supporto alle spese, acquisto di beni di prima necessità, recupero di luoghi abbandonati. Per garantire la piena trasparenza, da oggi e fino a giovedì, aggiorneremo quotidianamente tramite i nostri canali social sull’ammontare delle somme ricevute e sulle risposte del Comune di Macerata alla nostra richiesta. Insieme, siamo noi Macerata. Perché Macerata è di chi la vive. Sempre», conclude Cicarè.

Enti locali per la pace, Macerata esce dal coordinamento

Chiamiamola città di Matteo Ricci

 



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