«La chiusura della scuola Coloramondo avvenuta a distanza di oltre quattro anni dalle scosse del sisma del 2016 dimostra il ritardo della Giunta Tartabini». Dopo il botta e risposta fra Pd e maggioranza sull’inagibilità del plesso scolastico di Potenza Picena, con intervento del deputato Mario Morgoni e del gruppo consiliare Civico 49, è Stefano Mezzasoma del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle a prendere posizione sulla questione. «Con l’obiettivo di ristrutturarle effettuando lavori di miglioramento sismico, le Giunte Acquaroli e Tartabini hanno chiuso prima le elementari in Piazza Douhet ed ora la scuola materna, lasciando invece ancora aperte la scuola media di Porto Potenza che il sisma aveva danneggiato e che proprio per questo a differenza delle altre due beneficia di un consistente finanziamento post sisma per la completa demolizione e ricostruzione. Tutti sanno che la scuola media è stata realizzata negli stessi anni della scuola elementare chiusa, e che ad eventuali test risponderebbe sostanzialmente allo stesso modo. Ma allora perché quell’edificio è ancora aperto mentre gli altri sono stati chiusi? Non solo, perché nell’edificio delle medie sono state spostate diverse classi delle elementari, pur sapendo che quella scuola è nelle stesse condizioni di quella di Piazza Douhet? Le Giunte Acquaroli e Tartabini, senza obiettivi strategici e senza una pianificazione sull’edilizia scolastica, hanno prodotto emergenze, difficoltà e disagi per alunni, insegnanti e famiglie, oltre a maggiori costi per la cittadinanza. Altro che questioni “tecniche”: qui stiamo tutti pagando le errate scelte politiche».
«Inagibilità della Coloramondo dopo anni di noncuranza, servizi tecnici allo sbando»
«Dal Pd sciacallaggio politico, sulla scuola Coloramondo la questione è tecnica»
Chiusura della scuola Coloramondo, il Pd attacca l’amministrazione: «Problema conosciuto da anni»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati