di Enrico Maria Scattolini
LASCIO LA TRIBUNA STAMPA DELL’HELVIA RECINA poco dopo le 22, al termine di Matelica-Ravenna, e subito sono inghiottito dall’opprimente silenzio (-) del “coprifuoco” lockdown.
NON INCROCIO UN’AUTO da Via dei Velini alla mia abitazione, nella parte opposta della città.
UNA BRUTTA SENSAZIONE (—) d’isolamento e di freddo emotivo mi accompagna sino a casa.
RIESCO COMUNQUE A CANCELLARE, parzialmente, la depressione di quei dieci minuti di smarrimento rivivendo la soddisfazione poco prima provocata allo stadio dal successo della formazione di Colavitto.
OTTENUTO IN EXTREMIS ED IN INFERIORITA’ NUMERICA, a dimostrazione del carattere leonino del Matelica e delle sue doti offensive (+).
NON DISGIUNTI PERO’ DA INGENUITA’ TATTICA (-). Poco è mancato infatti che si riproducesse l’episodio già vissuto e sofferto in casa contro l’Arezzo.
CIOE’ la difficoltà (-) di capitalizzare il robusto vantaggio di due gol contro rivali bravini sì, ma certo non trascendentali.
NELLA CIRCOSTANZA, una maggiore prudenza a centrocampo, con linee di squadra più serrate, avrebbe probabilmente ridotto al minimo il rischio di recupero da parte della (disperata) contendente.
ASSICURANDOSI INOLTRE IL CONTRATTACCO a campo aperto (-) fra le maglie della difesa avversaria, inevitabilmente sfilacciate dall’impellenza del tentativo di recupero.
LA VOGLIA DI OFFRIRE SPETTACOLO (+) che anima i biancorossi del patron Canil è ammirevole, ma anche pericolosa.
DAVANTI AI QUALI il Ravenna ha ancora una volta dimostrato la sua idiosincrasia (-) per i pareggi. Stavolta proprio a portata di….piede.
A MAGI è rimasta solo la soddisfazione morale (+) di uno striscione di “Bentornato” affisso dalla tifoseria maceratese, che ricorda i gloriosi tempi andati. Quando i suoi ragazzi, che io ebbi modo di definire “Invincibili”, passato alla storia, furono capaci di riportare la Rata fra i professionisti al termine di uno straordinario campionato vergine di sconfitte.
SICURAMENTE UN’ATTESA soddisfazione per il mister pesarese, ma molto magra (-) per come si erano messe le cose in campo.
ORA rischia l’osso del collo!
RESTANDO IN ARGOMENTO, mi permetto di non condividere (-) il comunicato della Maceratese conseguente all’improvviso oscuramento, con un telo, dello striscione “SS Matelica” (riveniente da “SS Maceratese”) verificatosi prima del match.
INTANTO PERCHE’ non guasterebbe un minimo di riconoscenza verso la società di Canil che ha riportato in città il professionismo calcistico (+).
E POI perché nessuno mette in discussione la rivendicazione conclusiva che ”……..l’Helvia Recina è casa nostra dal 1964 e sempre lo sarà”.
LO SCRIVE uno che ha frequentato lo stadio sin dal primo incontro!
QUANDO IL MIO AMICO ALBERTO CROCIONI ed i suoi collaboratori probabilmente erano ancora nelle… intenzioni dei genitori o massimo in fasce.
E’ la notte del Matelica, Ravenna ko in zona Cesarini Pirotecnico 3 a 2 in dieci (FOTO)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Polemica sullo striscione assurda anche perché attualmente il Campionato della Maceratese e’ fermo e difficilmente riprenderà, poi come ha spiegato il custode lo striscione Maceratese sarebbe stato rimesso al suo posto alle prossime partite interne se ci saranno della Maceratese, con queste polemiche sterili non si va da nessuna parte pensiamo alle cose serie e come far rinascere il calcio a Macerata.
Pur comprendendo le rimostranze dei tifosi più puri, concordo che la vicenda striscione non merita tutto il clamore che gli è stato costruito intorno, ma a Macerata ormai abbiamo preso questa brutta abitudine su tutto.
Non sono però d’accordo con il debito di riconoscenza che Macerata avrebbe con Canil.
Giustissima l’ospitalità dovuta, del resto paga un canone di locazione, ma almeno fino ad ora, se non i soldi dell’affitto, non vedo quale sarebbe il vantaggio per Macerata e i tifosi della Maceratese, che avrebbe portato il Matelica giocando all’Helvia Recina.
Ad oggi mi risulta solo disagi per strade chiuse il giorno della partita per paura di tifosi che non verranno.
Se mai è il Matelica che deve ringraziare Macerata per avergli concesso uno stadio per fare la lega pro.
Ospitali si, lecchini anche no!
Forza SS Maceratese, Forza Prescia, Forza Moro e Forza Cluentina.
Bisogna fare assolutamente questa fusione con Canil presidente x costruire una super-squadra x provare ad andare in serie B.
Bentornato avvocato,
Canil ha riportato il calcio professionistico a Macerata.
Saluti
Ah, non mi ero accorto, grazie che me lo ha ricordato.
Aspetto che mi avvisi quando la Maceratese sarà riportata nel calcio professionistico, quello che fa il Matelica a Macerata o a Rocca Cannuccia, mi interessa poco.
Sempre forza SS Maceratese Forza Prescia Forza Moro e forza Cluentina
Non c’e’ peggior cieco di chi non vuol vedere.