Uno degli striscioni in piazza Roma
«Tu ci paghi, tu ci chiudi. Reddito di dignità», «Basta tagli alla sanità pubblica, diritto alla salute per tutti», «Questa volta paghino i ricchi». Sono solo alcuni degli striscioni che hanno animato questo pomeriggio a piazza Cavour la manifestazione, con tanto di dibattito pubblico, organizzata dal Coordinamento Reddito Marche, composto perlopiù da lavoratori precari. Sono scesi in piazza «per costruire un fronte sociale di rivendicazioni comuni sui temi del reddito, del salario, dei diritti, della salute e per aprire una vertenza intercategoriale con la Regione Marche». Con la recrudescenza dell’epidemia e l’aumento della crisi occupazionale, proprio i precari sono quelli che rischiano di pagare il prezzo più alto in questo momento storico. Tra le rivendicazioni del Coordinamento, un reddito di base, una revisione della sanità per garantire a tutti il diritto alla salute e una gestione diversa del comparto scuola. Era presente infatti il comitato dorico di Priorità alla scuola che, in primis, si batte contro la chiusura indiscriminata dei plessi scolastici. Dopo il dibattito in piazza Roma, è partito un corteo lungo corso Garibaldi e terminato in piazza Cavour. Sotto la sede di Palazzo delle Marche la collocazione degli striscioni utilizzati durante l’assemblea pubblica.
(foto di Giusy Marinelli)
blocco dei licenziamenti, prorogato fino al 21 marzo 2021 dopo accordo sindacale (annuncio premier Conte). Sindacati assenti invece quando si tratta dei lavoratori più fragili, i precari - alla scadenza del contratto, si chiude e ciao!
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