Medici per il Covid hospital e trasporti, Francesco Mantella contro gli ex amministratori Ceriscioli e Sciapichetti. Dopo la presa di posizione della deputata Mirella Emiliozzi, anche l’avvocato ed esponente del comitato “No fiera Covid” critica le parole dell’ex assessore regionale che era intervenuto dopo che la Regione ha annunciato di voler riaprire la struttura.
In particolare Mantella, che è tra i firmatari dell’esposto per il no al Covid hospital alla fiera di Civitanova, stigmatizza la mancanza di programmazione e chiede se si ha la certezza dell’assunzione di personale per il Covid hospital così da non distaccare personale sanitario dagli ospedali. Altro punto i finanziamenti per il trasporto pubblico. «L’ex assessore Sciapichetti invita al silenzio chi critica, ritenendo evidentemente che la pesante e significativa sconfitta elettorale lo legittimi ancora a parlare di sanità dopo che è proprio su questo campo che si è consumata la debacle della sinistra – incalza Mantella -. Le critiche mosse non nascono dal convincimento che non servissero ulteriori posti di terapia intensiva, ma vorremmo rassicurazioni con i numeri e gli atti circa il fatto che la struttura di Civitanova possa essere gestita e messa a regime sin da subito con personale sanitario non sottratto da altre strutture e ad altri malati. Se così non fosse non ci sarebbe niente da ridere se non con amarezza e disperazione pensando alle scelte complessive operate sulla sanità. Si potrà poi restare tranquillamente in silenzio una volta che Sciapichetti ci avrà rassicurato sul fatto di aver rafforzato e finanziato concretamente il trasporto pubblico locale che sin da marzo si sapeva essere uno dei gangli più delicati del filiera di misure messe in atto per contrastare la diffusione del Covid. Sarebbe poi interessante sapere se le società di trasporto siano state messe in condizioni di garantire l’erogazione del servizio di trasporto integrato dalle imposte corse bis, potendo confidare nei finanziamenti puntuali della Regione o se invece devono far fronte mensilmente ai costi di esercizio con denari propri in attesa che la regione corrisponde loro quanto necessario a pagare stipendi, carburanti e mezzi anche supplementari».
(l. b.)
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Risposta al post di Sciapichetti per all’articolo su Cronache Maceratesi.
Le scuse le pretendono i cittadini che non sono stati ascoltati. Noi abbiamo contestato e contestiamo il merito e il metodo. Avete sostenuto un piano sanitario “ospedalicentrico” senza un piano per le emergenze. Non avete provveduto alla ramificazione della medicina nel territorio e quindi la prevenzione non è stata minimamente messa in atto eppure avete avuto tempo a sufficienza per provvedere alle mancanze.
Che fine hanno fatto i posti letto in terapia intensiva finanziati da Speranza? Sono tutti a Marche nord? Alla fine, i famosi cavalieri hanno donato alla Regione Marche le attrezzature presenti nel Covid Fiera? Il loro IBAN è già stato fornito ed ampiamente rifornito… Ci auguriamo una celere risposta che non sia superficiale: numeri e dati alla mano!
Caro Sciapichetti, il classico comportamento degli Italiani è quello che la Storia ci ha confermato nei secoli. “O Franza, o Spagna purchè se magna”. Insieme a quello che l’Italiano va sempre in soccorso del vincitore. Quindi, vinta la guerra contro il nazifascismo ci siamo ritrovati che il popolo d’eroi aveva in massa partecipato alla guerra partigiana.
Si stanno addossando colpe in periodi in cui nessuno proponeva le cose che oggi addebitano agli altri, in questo caso ai perdenti.
Hanno sempre fatto calcoli di opportunità. “No” al Covid Center di Bertolaso e “sì” a mettere i Covid Center nei locali inutilizzati dei vari ospedali. Ad esempio, in quei locali contro le malattie infettiche che erano nei pressi dell’Ospedale civile di Macerata, che era già stato smantellato dalle amministrazioni dell’epoca.
Esiste però una realtà… Poichè il Covid mi mette in imbarazzo per la mia incolumità, io mi sono sempre tenuto alla larga dall’ospedale di Macerata per timore del contagio. Insieme a me una forte percentuale di cittadini hanno paura di ammalarsi di Covid, soprattutto per la solitudine che li costringe, proprio per il Covid, di affrontare da soli e senza affetti intorno la malattia. Ciò vale per ogni altro tipo di ammalato, che invece gli affetti li ha intorno fino agli ultimi istanti.
Allora, io ho sempre pensato che il Covid dovesse essere affrontatio lontano dalle normali strutture ospedaliere: in una specie di lebbrosario, di lazzaretto, lontano dal flusso dei frequentatori di ospedali che vanno in visita ai normali pazienti.
Perciò non mi capacitavo tutto quell’ostracismo verso il Covid Center di Bertolaso, che sta ritornando di nuovo in debole fiammata oggi, pur con la dimostrazione che se non ci fosse saremmo nei guai. Io non credo proprio che le accuse che fanno siano basate sulla realtà, quanto siano una reazione politica contro qualcuno.