A quasi 5 mesi dalla morte, causa Covid, oggi si è celebrata la messa in ricordo di don Giuseppe Branchesi. Qualcosa a cui la comunità di Treia e tutte le persone che avevano avuto modo di conoscere il sacerdote tenevano tantissimo. La funzione è stata celebrata al campo sportivo di Santa Maria in Selva dal vescovo di Macerata Nazzareno Marconi.
E a seguirla c’erano centinaia di persone. Una celebrazione, organizzata dai comitati parrocchiali di Santa Maria in Selva e Camporota, che ha permesso alla comunità dei fedeli pure di salutare il nuovo parroco don Igino Tartabini.
«È bellissimo vedervi qui in tanti – ha detto il vescovo -, un colpo d’occhio straordinario. Voi siete la lode di don Peppe, la massima riconoscenza per quanto ha fatto. Scherzando, prima, ho detto a Maria Pia, sorella di don Peppe: avrà scomodato tutti i santi per avere una bella giornata così. Don Peppe aveva chiaro che era qui per costruire qualcosa di buono con ogni persona che incontrava nella sua vita. Riusciva a radunare tutti, e tenere uniti come una famiglia attorno a un tavolo. Questo lo dobbiamo portare nel cuore e avere ora il coraggio di andare avanti». Tra i presenti numerosi amministratori, tra cui il “concittadino” Antonio Pettinari, e autorità militari, che negli anni hanno avuto modo di conoscere e collaborare alle tante iniziative promosse da don Peppe. Il sacerdote è scomparso lo scorso aprile dopo aver lottato per vincere la battaglia con il Covid. La sua morte ha colpito la provincia, con la sua vita, dedicata al prossimo, ne ha riempito l’anima.
(Foto di Fabio Falcioni)
La famiglia di don Peppe Branchesi: «Continua nel suo nome l’impegno nelle missioni»
«Sei stato un fratello maggiore Ciao don Peppe, ci mancherai»
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