Fabrizio Ciarapica
«No comment» è la risposta di Francesco Acquaroli, candidato governatore del centrodestra, alle critiche mosse ieri durante un’intervista a Cronache Maceratesi dell’avversario di centrosinistra Maurizio Mangialardi. Ironia della sorte, Mangialardi aveva detto di Acquaroli, «non lo fanno neanche parlare». Ma qualcuno che parla, in ogni caso, oggi c’è. E’ il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, candidato al Consiglio regionale con Forza Italia (in sostegno, appunto, ad Acquaroli).
Maurizio Mangialardi ieri nella redazione di Cronache Maceratesi
La replica di Ciarapica a Mangialardi è una critica a tutto spiano sul tema delle infrastrutture, che ieri Mangialardi ha rivendicato in termini di investimenti e programmazione: «Nemmeno l’evidenza della situazione in cui riversano le strade della nostra regione è riuscita a frenare lo zelo della sinistra, che dopo 25 anni di potere, ancora continua a vantarsi e a promettere. Il candidato governatore della sinistra ha sostenuto di essere in grado di intercettare gli investimenti necessari per A14, Salaria e Pedementona – dice Ciarapica -. Non si può credere a chi appartiene a una fazione politica che ha di fatto abbandonato i cittadini per anni. E che solo ora, a ridosso delle elezioni, si ricorda di quanto sia grave la situazione viaria della nostra regione. Abbiamo alle spalle un lungo periodo di problemi e blocchi che hanno reso molto più difficoltosa non solo una potenziale crescita economica, ma anche quella turistica. Non hanno una concreta idea della opere realmente necessarie al Sud delle Marche, fino ad oggi lasciato come fanalino di coda nelle operazioni di ammodernamento. Avvantaggiando in primis il Nord, che il candidato Mangialardi rappresenta come gruppo di potere».
Francesco Acquaroli
Secondo Ciarapica invece «è necessario sviluppare il collegamento tra mare e montagna e agevolare l’ingresso dal sud verso la nostra Regione e viceversa, ad oggi penosamente penalizzato. Creare nuove infrastrutture e collegamenti significa avere ben chiara l’idea del territorio e della dinamiche della sua economia. Le risorse devono essere utilizzate al fine di creare benessere e valorizzare il nostro patrimonio in maniera sostenibile. La sinistra ha avuto la sua chance per farlo nei passati 25 anni. Basta promesse. È ora di cambiare», conclude Ciarapica.
(Redazione Cm)
Mangialardi ci crede: «Io sono avanti, Acquaroli non lo fanno neanche parlare»
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“Agevolare il collegamento tra mare e montagna”?
Perché, la superstrada che porta in un’ora da Civitanova a Foligno cos’è?
Valenti seppur velocemente e in ristretto ha con pochissime parole detto tutto quel che c’era da dire sul soggetto. Se deve parlare Ciarapica al posto di Acquaroli è meglio che torni a Roma e si dia alla scoperta dei migliori locali dove fanno “la coda alla vaccinara “o ” l’abbacchio scottadito” e scrivere anche lui un libro che adesso basta tirar su qualche pagina macchiata e si può andare in giro a fare l’imbonitore scroccando pure il pranzo. Strano che Salvini non ci abbia pensato ma probabilmente non ha bisogno di soldi e lo si può vedere tutti i giorni. Caffè a Torino alle nove, Pasta con le sarde a beccafico alle 12 a Catania con passeggiatina digestiva a 3200 metri sull’Etna, sempre friabile e pericoloso, poi un “Negroni” allo Shada di Civitanova verso le cinque, due Pappardelle col cinghiale a Grossetto, un salto all’Isola d’Elba con tuffo nel Mojito e lavanda gastrica nel primo Ps utile.