Alessandro Maccioni
di Luca Patrassi
«Il mio contratto come direttore dell’Av3 sarebbe scaduto il 13 gennaio 2023, 108mila euro lordi all’anno, salvo eventuali premi. Il contratto per l’azienda sanitaria Umbria 1 di Perugia scade a febbraio 2021, sette mesi, compenso 112mila euro su base annua». Fatta questa premessa l’oramai ex (giovedì prossimo l’ultimo giorno di lavoro) direttore dell’Av3 Alessandro Maccioni spiega l’accaduto: «Non ho fatto una scelta di comodo e nemmeno dettata da motivi economici, ho fatto, a 63 anni, una scelta professionale, ho voluto rimettermi in gioco in un ruolo diverso, in una azienda che ha personalità giuridica».
Nessun fatto scatenante?
«Penso che in una qualsiasi situazione, pubblica o privata che sia, una persona che occupa un ruolo da cinque anni debba essere utilizzata diversamente. Quanto a me stavo percependo che le motivazioni stavano venendo meno, ho fatto una scelta difficile, vado in una regione di diverso orientamento politico rispetto alle Marche, ma non c’è stata nessuna tresca politica».
Come è nata la questione?
«Conosco l’attuale commissario della sanità dell’Umbria, Gilberto Gentili, lo conosco perché è marchigiano e ha svolto un incarico di vertice per l’Asur. Mi ha detto, pochissime settimane fa, che cercava un direttore amministrativo, gli ho mandato il curriculum, è stato visionato ed apprezzato, mi ha inserito nella terna finale dei candidati ed infine mi ha scelto. Me ne sono andato perché penso che il lavoro di direttore vada svolto con forza e passione in autonomia, non intendevo restare a scaldare la sedia ratificando decisioni di altri. Quelli maceratesi sono stati anni intensi e difficili: ci sono state le emergenze del terremoto, poi l’omicidio di Pamela Mastropietro e il raid di Luca Traini, l’emergenza idrica, il lavoro per il nuovo ospedale alla Pieve, il rilancio di altri ospedali, la riorganizzazione di Cingoli».
Rimpianti?
«Pochi, mi mancherà il contatto diretto con le persone e non poter aiutare concretamente le persone in difficoltà, storie come quelle di Simone, di Antonietta e dei malati di Sla per i quali con il dottor Logullo abbiamo creati dei percorsi appositi, mi hanno arricchito».
Motivi di orgoglio?
«Abbiamo investito 42 milioni in pochi anni senza lasciare contenziosi, nominato una trentina di primari. Lascio una squadra forte, coesa, efficiente e professionale. Ringrazio il governatore della Regione Marche Luca Ceriscioli per la eccezionale esperienza fattami fare e la direttrice generale dell’Asur Nadia Storti per i preziosi suggerimenti che mi ha dato all’inizio in alcuni settori».
Da venerdì prossimo Alessandro Maccioni firmerà atti come direttore amministrativo dell’azienda sanitaria Umbria 1, quella di Perugia: «In Umbria hanno apprezzato il mio profilo professionale, non ho ricevuto telefonate dai politici locali. Darò il massimo nel nuovo ruolo, sono pronto alla sfida e, se lo riterranno opportuno, a febbraio resterò». Maccioni è pronto ad alzarsi dalla poltrona di direttore generale dell’Area Vasta 3 di Macerata per andare a Perugia. Il ruolo maceratese sarà provvisoriamente affidato alla direttrice dell’Asur Nadia Storti, difficile capire per quanto tempo durerà questa vacatio. Possibile che la Regione Marche non tocchi nulla fino alle elezioni, possibile che metta mano a una nomina a tempo scegliendo tra le professionalità interne all’Area Vasta 3 che già conoscono le questioni e l’ambiente di riferimento. Tra i nomi che circolano quelli del direttore amministrativo Alberto Carelli e del dirigente delle Risorse umane Fabrizio Trobbiani, entrambi presenti nell’elenco degli idonei a svolgere la funzione di direttore di Area Vasta nelle Marche.
A chiedere di non nominare qualcuno prima delle elezioni sono anche l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, e il consigliere Francesco Micucci: «Prendiamo atto della notizia giunta a mezzo stampa (è stata anticipata ieri da Cronache Maceratesi, ndr) delle dimissioni del direttore di AV3 Alessandro Maccioni. Dimissioni consegnate, a quanto si apprende, per accettare un incarico nell’azienda sanitaria di Perugia – scrivono Sciapichetti e Micucci -. A Maccioni il ringraziamento per l’attività finora svolta nel nostro territorio e l’augurio che possa svolgere altrettanto proficuo lavoro nel suo nuovo incarico professionale. Nel contempo, vista l’oramai imminente scadenza elettorale, onde poter lasciare la massima libertà di nomina a chiunque governerà la nostra regione nel prossimo quinquennio e consapevoli che in quest’ultimo mese e mezzo prima della nuova legislatura nessuna programmazione potrà essere ragionevolmente portato a termine da una nuova direzione di Area vasta, invitiamo il presidente Ceriscioli a non procedere con alcuna nomina, lasciando come previsto dalla normativa vigente l’interim alla direttrice dell’Asur Nadia Storti, che avrà modo col suo staff di portare a termine la programmazione già avviata nel nostro territorio».
Francesco Vitali, segretario provinciale del Pd
Le dimissioni di Alessandro Maccioni dalla direzione dell’Area Vasta 3 dell’Asur sono al centro dei commenti politici, in particolare del centrosinistra. Ad intervenire oggi è anche il segretario provinciale dem Francesco Vitali: «Mi sembra doveroso sottolineare l’operato del direttore Maccioni, un’azione molto positiva quella da lui svolta in questi anni. Ha potato a soluzione diverse questioni spinose, anche alcune ereditate dalla passate gestioni. Sicuramente il direttore Maccioni ha avuto la massima collaborazione da parte del presidente della Regione Luca Ceriscioli, ma va sottolineato che è stato determinante l’apporto tecnico dato da Maccioni. Non sono possibili altre letture dell’operato di Maccioni, se non quella appunto della capacità professionale. Peraltro la certificazione ultima arriva dall’Umbria che ha riconosciuto la bontà del lavoro svolto da Maccioni per le Marche: peraltro il direttore aveva altri due anni di contratto a Macerata mentre a Perugia ha firmato un contratto per sette mesi. Tutto questo per dire che le professionalità migliori che abbiamo in casa dovremmo valorizzarle come meritano. Infine formulo, anche a nome della direzione provinciale dem, gli auguri di buon lavoro al direttore Maccioni per il suo nuovo incarico».
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