Il taglio del nastro della sede elettorale di Civitanova. Al centro il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, alla sua sinistra il sindaco Fabrizio Ciarapica e alla sua destra il senatore Francesco Battistoni
di Luca Patrassi (Foto di Federico De Marco)
Fuga per la vittoria. Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ufficializzato nel tardo pomeriggio di oggi la propria candidatura nella lista regionale di Forza Italia. Lo ha fatto all’inaugurazione della sede civitanovese di Forza Italia, alla presenza del vicepresidente Antonio Tajani, del commissario regionale Francesco Battistoni e del coordinatore provinciale Riccardo Sacchi. «E’ importante portare figure di amministratori che conoscono i territori e le dinamiche amministrative in Regione: ambire a un ruolo superiore a quello di oggi non significa abbandonare Civitanova – ha detto il sindaco -, ma anzi testimonia la volontà di portare la nostra città a un livello più alto. Dunque non abbandono, ma rilancio il mio impegno al servizio di Civitanova, anche perchè da quando il centrosinistra governa le Marche le risorse non scendono mai più giù di Ancona. Dunque dobbiamo vincere per riequilibrare i territori iniziando dalle infrastrutture».
Quanto alla nascita della candidatura il primo cittadino rivela: «Quando mi è stato chiesto di candidarmi sono rimasto di stucco, ma anche onorato: non mi sarei mai aspettato che un partito nazionale mi chiedesse di candidarmi: Ci ho pensato molto, ho riflettuto ed infine accettato l’invito fattomi per primo da Tajani». Le motivazioni: «Penso che mai come oggi le Marche abbiano bisogno di persone con esperienza, che sappiano governare e gestire le situazioni. Mi hanno ricordato l’ospedale Covid realizzato con Guido Bertolaso: abbiamo subito dato una risposta positiva e tutta la collaborazione alla Regione. L’obiettivo era collaborare con chi, pur da un profilo politico diverso dal nostro, aveva l’obiettivo di dare un servizio ai cittadini, da utilizzarsi nel bisogno». I motivi dell’adesione a Forza Italia: «Un partito che è vicino alle persone – ha detto Ciarapica -, alle aziende, alle categorie sociali e lo fa anche non solo con la presenza ma anche con proposte concrete: è una delle motivazioni per cui, dopo una esperienza civica, ho deciso di aderire a un partito nazionale, un contenitore moderato con gli stessi valori cui mi ispiro, un partito aperto al dialogo interno e con l’opposizione. La politica urlata non paga ed ecco la scelta di Forza Italia, un partito aperto dove è possibile fare politica e lavorare, l’impegno di persone che hanno esperienza di governo e conoscono i territori è fondamentale. Anche il simbolo di Forza Italia che vede presente la scritta Civici per le Marche è un segnale forte per quanti vogliono contribuire a governare meglio i nostri territori».
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Ovviamente, in un posto come l’Italia dove non esiste lo Stato di diritto, succede anche questo. Italia morta.
Un Sindaco che interrompe a metà il proprio incarico, ricevuto sulla base del voto fiduciario degli elettori, per candidarsi alle elezioni regionali o a quelle politiche, tradisce questo mandato. Si tratta comunque di un tradimento, di una fuga inaccettabile.
Questo vale per Ciarapica, così come, a parti invertite, vale per Mangialardi, Sindaco in fuga da Senigallia.
Che poi, nel caso specifico, Ciarapica, fuggendo da Civitanova per puntare sul consiglio regionale, sostenga che non starebbe abbandonando la sua città, ma, anzi, starebbe rilanciando il suo impegno verso il comune che sta amministrando, è un’affermazione semplicemente ridicola, una vera e propria presa in giro verso i suoi elettori e la cittadinanza intera.
Ancora più ridicolo, sempre nel caso specifico di Ciarapica, è che venga citata come esempio del suo saper governare (il che dovrebbe giustificare la sua candidatura alle regionali) la boiata pazzesca del Fiera Covid, l’astronave bertolasiana che oggi nessuno più vuole accollarsi.
Per Ciarapica sarebbe una vittoria anche diventare consigliere di minoranza.
“tradimento – fuga inaccettabile” anche nel caso di Acquaroli, che si candidò nel 2015 (sindaco da un anno) alla presidenza regionale, perdendo con Ceriscioli e che nel 2018 si candidò alla Camera dei deputati, sempre da sindaco, venendo eletto?
Cm, siete scorretti di natura e questo è notorio. Arrivate a togliere post già messi e a non metterne altri per evidente e compiaciuta sudditanza. Siete veramente piccoli.
Leggendo quell’aggiunta sul modificato stemma di Forza Italia, Civici per le Marche, vien da pensare che alla fine si sia trovato un accordo tra le due forze, il partito degli industriali e il partito di Berlusconi che sono due e non uno come di primo acchito potrebbe sembrare a chi legge se legge. Forse diventato per la parte berlusconiana il partito di Tajani, più fresco a nuovi visioni di largo respiro ecc. ecc. La scelta per questa manovra che deve portare ad un Arlecchino servo di cento padroni, che sia caduta su qualcuno di nostra conoscenza pronto a rinnegare qualsiasi fede politica per andare a fare il servo, naturalmente ben nutrito in qualche locanda come il famoso Arlecchino che nella celebre commedia che sto richiamando, aveva un altro nome ma che seppur di maggiore impatto meglio non usare. Però, se dovesse finire in minoranza, tutta Forza Italia che tanto si è prodigata marche-ingegnandosi sparirebbe subito con tutti i civici lasciando comunque il vincitore in un luogo ben comodo da cui poi poter lanciare i suoi proclami su un apparato oramai vecchio e da innovare. Solo che essendo lì, non potrà fare niente e tutta questa bramosia di trasportarlo da un luogo diventato eccessivamente degradato non servirà a tutti quelli che si sono prodigati per lui e che naturalmente era già stato scelto e chissà per quale motivo. Però quando si muove tutta la macchina del Partito , dei Partiti, ecco apparire promozioni irragionevoli come compattatore e organizzatore con cui da mesi viene dipinto e che non sono assolutamente comprovate ma neanche velatamente sfiorate. Basterebbe fare un giro al comune di Civitanova per rendersi effettivamente conto delle sue specifiche attitudini . Almeno dimostrasse un po’ di coraggio nel caso che gli dovrebbe andar male qualcosa e dovrebbe tornare a lavorare dove stava prima abbandonando subito che così ci facciamo quattro risate con il nuovo assetto che assumerebbe la nuova amministrazione con Troiani sindaco, Marzetti assessore al turismo, Cognigni a spasso insieme a tutti gli assessori sostituiti dai fedelissimi di FdI e via. Si partirebbe subito con il vecchio sogno Troiano di trasformare ogni stallo, ogni buca, ogni anfratto, ogni pertugio , ogni aiuola in un parcheggio a pagamento cominciando da dove sono posizionati i cartelli che indicano che siamo arrivati a Civitanova o che la stiamo lasciando. C’è già uno studio di come piazzare dei parcheggi a strisce blu anche lungo la rampa d’uscita dell’A 14. Comunque complimenti a Ciarapica per essere stato scelto tra tanti a rappresentare Forza Italia con tutti i titoli che seguono e che sicuramente in tutta questa scelta non c’è niente che si possa dire farina del suo sacco. La farina è troppo fine e io vedo del grezzo, molto grezzo appena mi allontano.