Il corpo era sul lato passeggero, nell’abitacolo siringhe e qualche grammo di droga. Tragedia questa mattina a Macerata, dove Massimo Buresta, 52enne residente a Belforte, è stato trovato morto all’interno di un’auto. La prima ipotesi è che ad ucciderlo sia stata una overdose, forse da eroina.
La Scientifica in viale Piave
L’allarme è scattato intorno alle 10: un passante ha notato una Fiat Punto bianca parcheggiata in viale Piave, sul lato destro della strada e insospettito dal fatto che all’interno ci fosse un uomo accasciato sul lato passeggero ha allertato i soccorsi. Sul posto sono così arrivati 118, la squadra Volanti della questura, la Scientifica e la polizia municipale. Quando è stata aperta la portiera della macchina, la tragica scoperta: il cuore dell’uomo aveva smesso di battere. Non c’era già più nulla da fare. Il tratto di strada è stato così chiuso per permettere i rilievi. Sul corpo nessun indizio che potesse far pensare ad una morte violenta. Mentre nell’abitacolo evidenti tracce di un precedente consumo di sostanze stupefacenti: siringhe e un sacchetto di sostanza stupefacente appunto, presumibilmente eroina. Particolare che comunque dovrà essere accertato da successive analisi. Il corpo, come disposto dal sostituto procuratore Enrico Barbieri che coordina le indagini, è stato posto sotto sequestro. In attesa di ulteriori accertamenti che possano chiarire con certezza le cause della morte.
(Redazione Cm)
(foto Fabio Falcioni)
(aggiornamento delle 13)
Rip
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Dopo il lockdown la tragedia della droga riprende ad uccidere senza sosta e senza pietà.
maledetta droga e maledetti chi la produce chi la vende chi la compra e chi la usa.
Il mercato della droga non si e’ mai fermato,la citta’ pullula di consumatori e spacciatori consapevoli del fatto di non poter essere puniti .
Dopo i gravissimi fattacci avvenuti due anni fa’ quest’amministrazione non ha capito un bel nulla che bisogna eliminare questo fenomeno.
Resto ancora più convinto di quanto ho commentato solo pochi giorni fa.
https://www.cronachemaceratesi.it/2020/05/21/centinaia-di-episodi-di-spaccio-in-manette-pusher-girovago-tutto-nasce-da-unindagine-di-stalking/1406887/
E’ un dato di fatto che ci sono nel mondo regioni in cui la produzione di oppiacei è una componente non trascurabile del loro prodotto interno lordo.
Signor Iacobini, le domando: “E allora?”
Signor Tombesi. Le invio al riguardo una breve considerazione del procuratore Nicola Gratteri: https://www.strill.it/le-news/2020/02/gratteri-onu-debole-ci-vuole-imposizione-conversione-colture-cocaina/
Signor Iacobini, ho visto ciò che dice l’esimio procuratore Gratteri, che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere quando è venuto a Macerata a parlare di questa calamità, e registrai il suo intervento per poi farlo trasmettere più volte da Radio Erre di Recanati. Su questo sito, scrissi che, negli anni ottanta, la rivista Il Carabiniere, in un articolo, riportava come, in Italia, la droga contribuisse al nostro PIL quanto il Gruppo Fiat. Che l’ONU sia sempre stato, ciò che dimostra di essere, lo prova la poesia di Trilussa che chiudeva, vado a memoria, “e dopo ave’ spartito li bocconi, continueremo a fa le controscene, pe’ dimostrà che ce volevo bene, come la Società delle Nazioni”. Ma, quanto sopra, non può e non deve essere una forma d’attenuante per questo flagello, che dev’essere combattuto sensa se e senza ma. Solo per esempio, troviamo spacciatori spesso stranieri e clandestini? Fuori dal nostro Paese; gli altri non li rivogliono? Si cambino le relazioni diplomatiche. Sono troppo semplicistico? Forse un si, ma quello che sono stato costretto a vedere da ormai mezzo secolo, non riesco ad accettarlo.