di Monia Orazi
Fiastra è chiusa per il blocco da Coronavirus e una famigliola di cinghiali all’ora dell’aperitivo, ne approfitta per fare un giro in mezzo alle case, a due passi dal bar di San Lorenzo al Lago. Ad immortalarli con il cellulare Giancarlo Ricottini, gestore del rifugio del Tribbio. «Ieri sera alle sette passavo a San Lorenzo quando li ho visti all’incrocio con la strada per Sarnano, non lontano dal benzinaio – racconta Ricottini – è impressionante, non essendoci traffico e gente in giro, erano lì in mezzo e passeggiavano tranquillamente, erano lì anche mezz’ora prima. Si sono abituati alle auto, ero di fianco a loro dentro la mia macchina ed hanno continuato come se niente fosse». Continua Ricottini: «Hanno continuato a cercare da mangiare, l’intruso ero io. Le persone e le auto ormai non circolano, si sono impossessati del paese, tanto che ho scritto sui social scherzosamente che quando riaprirà il bar verranno a fare l’aperitivo con noi. In condizioni normali girano solo di notte, adesso con il blocco si sono fatti vedere in pieno giorno». A Fiastra ed in altri centri montani i cinghiali fanno parte della fauna selvatica stanziale della zona, ma con i centri abitati dove regna il silenzio, gli animali tornano a pascolare indisturbati, con immagini come quella dei leoni addormentati lungo una strada d’asfalto che hanno fatto il giro del mondo.
Intanto il responsabile provinciale della Lega Macerata Simone Merlini che dà voce all’allarme lanciatogli da tanti agricoltori alle prese con la recrudescenza del problema cinghiali dovuta alla sospensione delle misure di contenimento.
«I dati dell’Ambito Territoriale di Caccia Valdichienti parlano di danni triplicati tra il 2017 e il 2018 e di un continuo aumento da lì in avanti per l’impossibilità di utilizzare anche Guardie Venatorie Volontarie ed operatori faunistici a seguito della pronuncia della Corte Costituzionale su una legge regionale del 1995 – spiega Merlini – È necessario che la regione fronteggi ora il problema consentendo la caccia limitata alle specie in soprannumero ai privati e alla caccia di selezione. La Lega, dal canto suo, si attiverà per emendare l’art. 19 della Legge Nazionale n. 157 del 1992 così da poter fronteggiare in modo sistematico il problema crescente di danni alle colture tornando ad utilizzare anche Guardie Venatorie Volontarie ed operatori faunistici».
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…mah, per loro non c’è l’ordinanza “io resto in tana”…e poi io li avrei multati anche perché sono senza mascherina…ah ah!! gv