Il preparatore atletico Andrea Lamponi, il vice allenatore e tecnico della Juniores Luca Barone, Daniele Marinelli e il fisioterapista Ivano Bisonni durante la conferenza di oggi pomeriggio
di Marco Cencioni (foto di Fabio Falcioni)
«E’ mancata, dall’inizio, la serenità. Il mercato condotto da Crocioni e dal dg Vissani è sotto gli occhi di tutti, se ora arrivassero altri acquisti sarebbe un insulto verso i tifosi visto che si sarebbe dovuto intervenire prima, quando era il momento». Daniele Marinelli è un fiume in piena. Difende il suo lavoro e quello dello staff che con lui fino a ieri ha guidato la Maceratese parlando dei numeri importanti di una squadra ancora il lotta per l’obiettivo Eccellenza e, ora che è stato esonerato, mette i puntini sulle i. Lo ha fatto nella conferenza stampa di oggi pomeriggio al Centrale Plus che lui stesso ha convocato per fare chiarezza su quanto avvenuto durante la sua guida della squadra biancorossa. Dalla costruzione della squadra in estate al mercato di riparazione, dalle situazioni vissute in campo al rapporto con la dirigenza e la proprietà, fino alla comunicazione del club di sollevarlo dall’incarico, avvenuta nel parcheggio del campo sportivo. «Ho retto e totalizzato i punti che abbiamo in una situazione impossibile da portare avanti – dice l’ex allenatore della Maceratese -. Ho sbagliato a fidarmi delle rassicurazioni che mi sono state fatte prima del mercato di riparazione dal presidente. Con l’arrivo di Gabaldi mi era stato detto che non sarebbe stato toccato ulteriormente il reparto avanzato e che ci saremmo rinforzati».
Proprio dai risultati inizia il resoconto dell’allenatore, che prima ringrazia i tifosi, il suo gruppo di lavoro e i giocatori. «Ho ancora negli occhi le immagini del derby vinto contro la Civitanovese che resteranno per sempre nella mia memoria. Tutto quello che abbiamo fatto è merito della passione e competenza dello staff e delle qualità di giocatori e uomini eccezionali che ho avuto la fortuna di allenare: insieme abbiamo dato tutti il massimo che potevamo», sottolinea il tecnico come ad evidenziare la coesione con il gruppo. Venendo ai numeri, Marinelli li espone con orgoglio e sicurezza della bontà di quanto fatto dalla squadra durante la sua gestione: «Sei punti di distacco dall’Atletico Ascoli primo in classifica, che ha ottenuto 42 punti su 51 disponibili dimostrando di avanzare ad un ritmo clamoroso. Siamo a più otto sulla quinta con una media inglese di +1. Sono 12 i punti in più rispetto alla scorsa stagione e quattro quelli in più rispetto a quelli che aveva il Valdichienti Ponte che ha vinto l’ultimo campionato di Promozione. Dopo la partita di Monterubbiano è stata messa in discussione la mia posizione per la prima volta, dicendo che la squadra non giocava in modo spettacolare: mi sarebbe piaciuto capire cosa si intendesse con quel termine visto che in quel momento avevamo il miglior attacco delle Marche dalla Serie D alla Terza categoria». Ma è il racconto di quanto avvenuto nel periodo del mercato, non solo quello di riparazione, a monopolizzare le domande e le risposte dell’ex allenatore biancorosso, con la questione Jachetta a farla da padrone.
«Luca era fulcro del gioco e guida dello spogliatoio per la sua personalità. Tutto è cominciato alla terza giornata – racconta Marinelli – quando Vissani, che domenica sui social rispondendo ad alcuni tifosi ha annunciato il mio esonero, cosa da evitare se fai parte di un club come la Maceratese, l’ha preso in disparte la domenica mattina prima dell’incontro dicendogli come si doveva comportare in campo, che avrebbe dovuto rendere di più. Il giocatore me l’ha riferito e io ho affrontato la questione con il dirigente che probabilmente non ha gradito tale confronto. Fatto sta che prima dell’inizio del mercato mi era stato detto da Crocioni che con l’arrivo di Gabaldi non ci sarebbero state ulteriori modifiche all’attacco e nessuno sarebbe partito, cosa che il lunedì puntualmente non si è verificata». Dopo aver ribadito le difficoltà iniziali «si parlava di una squadra che avrebbe dovuto vincere tutte le partite, all’inizio eravamo senza difensori tranne Franco che poi, come ben sapete, non è stato a mia disposizione, e si è partiti tardi e in maniera evidentemente incompleta» e dopo aver evidenziato il tempo perso per la questione ripescaggio «non era un mio compito, bastava muoversi entro il 19 luglio», Marinelli racconta il periodo della finestra di mercato invernale, a suo dire condotto «dal presidente Crocioni e dal dg Vissani» e non da Proculo con il quale afferma di avere «un normale rapporto ds-allenatore».
«Proculo aveva promesso tre colpi di categoria superiore, non so come poi sia stato possibile che ciò non sia avvenuto e che la società abbia preso altre scelte. Cosa serviva era sotto gli occhi di tutti, visto che per la coppia di difensori e centrocampisti centrali avevamo 5 over per 4 posti. Servivano un difensore centrale, un centrocampista e sopratutto infoltire il reparto under, da migliorare visto che non abbiamo un 2000, Massini ha praticamente giocato tutte le partite e che ci siamo inventati Giustozzi, un 2002, in porta. La squadra nonostante tutto è in perfetta linea per l’obiettivo Eccellenza che sono convinto avremmo centrato in un modo o nell’altro, perché il lavoro fatto bene paga sempre».
Francesco Nocera, oggi in campo a Villa Potenza, ha diretto il suo primo allenamento alla guida della Maceratese
A proposito di lavoro, secondo Marinelli quello del suo staff è stato spesso criticato dalla proprietà. «Ultimo problema in ordine cronologico con il preparatore, un professionista che collabora con il preparatore atletico dell’Inter e della Francia. Durante il richiamo invernale i lavori proposti non andavano bene perchè la squadra non correva intorno al campo. E, a giro, è stato messo in discussione l’operato sia del fisioterapista che del secondo allenatore, quest’ultimo per aver detto ai ragazzi della Juniores che allena che sarebbero stati il serbatoio per la prima squadra, come è naturale che sia. Fortunatamente l’armonia con il gruppo era speciale, perché non nego che molte volte abbiamo pensato di dare le dimissioni ma non l’abbiamo fatto per il forte legame con i ragazzi». Giocatori che, oggi pomeriggio, hanno svolto il primo allenamento guidato del nuovo tecnico. Francesco Nocera ha parlato alla squadra a Villa Potenza prima di affrontare in campo la seduta, con lui il collaboratore Roberto Cottone che sarà il nuovo vice e Matteo Gentili preparatore dei portieri. Presente il presidente Crocioni e alcuni dei dirigenti, ma non il direttore sportivo Proculo. Da valutare le condizioni di Perfetti, che si sottoporrà ad altri accertamenti per via del fastidio al polpaccio che l’ha tenuto fuori dal match con il Centobuchi.
Maceratese, la carica di Nocera: «Avrei preferito iniziare prima»
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Se è vero quel che sostiene Marinelli c’è da mettersi le mani nei capelli per quanto riguarda la Società. La cessione di Jachetta,(giocatore di 2 categorie superiore), la mancanza di un altro centrocampista e di un altro difensore centrale oltre alla penuria di giocatori under validi sono stati errori madornali.
Ad ogni modo buon lavoro a Nocera e speriamo bene.