di Mauro Giustozzi (foto di Fabio Falcioni)
Finisce con la Maceratese tutta sotto la tribuna a festeggiare con i suoi tifosi e i giocatori della Civitanovese a rapporto dalla propria tifoseria in gradinata.
Un derby vissuto di fiammate, modesto a livello di gioco, ma ricco di pathos condito da un’autorete nel finale del primo tempo che ha rotto gli equilibri, un eurogol di Castellano ed il rigore di Pistelli che ha riaperto la contesa quando sembrava in mano alla squadra di Marinelli. Invece nel finale gli ospiti non hanno avuto la forza di agguantare il pareggio. Alla fine risultato giusto, la Rata ha cercato di più il successo mentre deludente è stato l’apporto dei nuovi acquisti sulla sponda rossoblu. Maceratese che resta sulla scia della battistrada Atletico Ascoli mentre i rossoblu precipitano a -7 dalla vetta.
La giornata del derby si apre col murales biancorosso apparso fuori dalla curva Just che raffigura Mauro Arigoni e Marco Sciarabba i due tifosi scomparsi di recente accanto alla scritta Red&White. La gradinata ospite si tappezza invece di diversi striscioni rossoblu tra cui quello dedicato al presidente degli anni Ottanta Umberto Traini ed altri come ‘Soli contro tutti’ e ‘Italo sempre con noi’. La tribuna dei tifosi di casa, dove sono allocati anche gli ultras, si colora soprattutto di bandierine biancorosse e di uno striscione con gli stessi colori appeso sulle inferriate. All’ingresso delle squadre si alzano i cori delle opposte tifoserie con quelli di casa che inneggiano ‘Noi siamo maceratesi’ e ‘Rata ale’ oltre a quello dedicato al patron rossoblu ‘Profili coniglio alza la voce’. Gli ospiti replicano con ‘Macerata vaffa…’.
All’Helvia Recina anche molti addetti ai lavori del torneo di Promozione e diversi ex giocatori della Maceratese. La squadra del presidente Profili schiera tutti i nuovi acquisti dall’inizio mentre Marinelli lascia in panchina l’ultimo arrivato Adami e anche Brugiapaglia non al meglio oltre a Diarra a cui è preferito Gabaldi. Rata in campo con la tradizionale casacca biancorossa mente gli adriatici con un rossoblu stile Barcellona. Al 5’ primo squillo nella gara con una conclusione di Iacoponi che viene respinta a pugni da Giustozzi poi la difesa di casa sbroglia. La replica della Rata è con Gabaldi all’11’ che entra in area e termina a terra su contatto con Franco, ma l’arbitro vicinissimo fa ampi cenni di proseguire nonostante le proteste della squadra di Marinelli. Il derby stenta a decollare con le squadre che badano più a controllare il gioco che ad affondare. Così dagli spalti si leva il coro dei tifosi di casa contro i dirimpettai ‘Alta marea portali via che cominciano a puzzare’ cui replicano gli ospiti con ‘Macerata pezzo di me…’.
Intorno alla mezz’ora fiammata della Rata prima con Rapagnani il cui tiro dentro l’area viene rimpallato con un braccio da un difensore, da distanza ravvicinata e poi con una combinazione Papa-Massini e tiro debole del centrocampista e fuori dallo specchio della porta. Al 37’ sfonda Castellano a destra e crossa in area, palla a Rapagnani sul cui tiro si immola Smerilli che respinge. Improvviso al 44’ arriva il vantaggio della Maceratese. Insistita azione offensiva con traversone finale in area di Mariani, dove però non ci sono attaccanti locali, sfera che arriva a Smerilli che tenta un goffo rinvio insaccando la palla nella propria rete per il più clamoroso degli autogol che fa esplodere la tribuna dell’Helvia Recina. Si chiude con questo colpo di scena un primo tempo altrimenti assai avaro di emozioni. Il secondo tempo si apre con l’accensione dell’impianto di illuminazione e con i rossoblu che mandano in campo Galdenzi e Miramontes. Civitanovese che preme subito nell’area avversaria: prima annullato una rete per fuorigioco poi una conclusione da lontano di Vechiarello sporcata da Brack costringe Giustozzi al salvataggio in corner.
La replica della Rata è però letale per i rivieraschi: prima Rapagnani innesca Papa che però da buona posizione spara alto e all’8’ arriva il raddoppio biancorosso con la più bella azione della partita: slalom di Gabaldi sulla destra e cross al bacio per Castellano che con un’acrobazia colpisce al volo la palla e la colloca imparabilmente alle spalle di Recchi per il 2-0.
La Civitanovese prova a stringere d’assedio la Rata con una serie di calci d’angolo che però non sortiscono effetti. Dopo un quarto d’ora i rossoblu hanno già effettuato tutti e 5 i cambi disponibili. Maceratese che prova a rallentare i ritmi mentre la Civitanovese non trova idee e giocate capaci di creare situazioni pericolose verso la porta avversaria. Improvvisamente adriatici che riaprono i giochi: uscita in ritardo di Giustozzi su Vechiarello che viene travolto in area e l’arbitro fischia il penalty che trasforma il rigorista Pistelli per il 2-1 che riapre il derby al 31’. Non succede più nulla nei restanti minuti, compresi i 5 di recupero concessi dall’arbitro. La Rata in tripudio mentre la Civitanovese incassa la terza sconfitta stagionale.
La gioia del presidente Alberto Crocioni, assieme al custode dell’Helvia Recina Franco Carciofi e al custode dell’impianto di Villa Potenza Maurizio Salvatori
Il tabellino:
MACERATESE (4-3-3): Giustozzi 5,5; Mariani 6, Canavessio 6,5, Brack 6,5, Calamita 6 (dal 42’ s.t. Bonifazi s.v.); Massini 6 (dal 20’ s.t Postacchini 5), Campana 6,5, Rapagnani 6,5 (dal 28’ s.t. Brugiapaglia 6); Gabaldi 6,5, Papa 6 (dal 22’ s.t. Diarra 5,5), Castellano 7 (dal 32’ s.t. Adami 5,5). (Gentili, Simoncini, Ghannaoui, Cesca). All. Marinelli.
CIVITANOVESE (4-3-1-2): Recchi 6; Smerilli 5, Martins 6, Borghetti 6, Franco 5; Catinari 5 (dal 16’ s.t. Salvati 6), Mercanti 6 (dal 9’ s.t. Ferrari 5), Vechiarello 6; Iacoponi 5 (dal 1’ s.t. Galdenzi 6); Tittarelli 5 (dall’11’ s.t. Pistelli 6), Ribichini 5 (dal 1’ s.t. Miramontes 6). (Lorenzetti, Del Moro, Negreti, Renzi). All.: De Filippis.
ARBITRO: Castelli di Ascoli Piceno 6.
MARCATORI: 44′ p.t. aut. Smerilli, 8’s.t. Castellano, 31’s.t. Pistelli (rig.)
NOTE: spettatori 1500 circa con oltre 200 ospiti. Ammoniti: Catinari, Castellano, Rapagnani, Salvati. Angoli: 1-6.
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