di Federica Nardi (Foto di Fabio Falcioni)
L’inaugurazione delle nuove scuole di Macerata è valsa oltre due ore di discorsi delle autorità intervenute stamattina, anche dal Qatar, per il taglio del nastro più atteso in città. Ma a rimanere negli annali sarà quello del sindaco Romano Carancini che ha deciso di rivolgersi in inglese agli ospiti stranieri senza mediatori o traduttori. Uno sforzo apprezzato dalla delegazione qatarina e dai presenti, nonostante degli scivoloni di pronuncia che hanno fatto sorridere un po’ tutti quanti.
Romano Carancini durante il discorso in inglese rivolto alla delegazione qatarina
Dopo qualche problema con il microfono prontamente risolto da un tecnico d’eccezione (il vescovo Nazareno Marconi), Carancini si è profuso in ringraziamenti, dalle autorità fino ai cittadini presenti, parlando per quasi un’ora. «Giunge a compimento una delle prime opere scolastiche finanziate dall’ordinanza 14 – ha detto il sindaco -. Ringrazio i sindaci del cratere. Un pensiero a loro che non si sono arresi e che ogni giorno ci testimoniano esempi di buona ricostruzione. Oggi comunichiamo un messaggio importante a tutta la città e ai giovani. C’è sempre una strada buona per ricominciare un percorso di fiducia per arrivare alla giusta destinazione. Questa esperienza dimostra come il sistema pubblico può essere all’altezza del privato nell’efficienza e nella complessità. La burocrazia purtroppo ancora influisce in modo troppo significativo creando lungaggini che creano dispersione inutile. Il percorso di validazione è eccessivamente prolisso. Possiamo superare questo problema concedendo più fiducia ai governi locali perché accorciare le distanze con i cittadini è possibile».
Il vescovo Nazareno Marconi sistema il microfono di Romano Carancini
Carancini ha ricordato anche il percorso di approvazione in Consiglio: «Una scelta politica coraggiosa e forse apparentemente impopolare: recuperare e rigenerare un’intera area urbana nascosta, degradata e inutilizzata per metterla di nuovo a disposizione della città. Creare una bellezza che sia sempre dei miei cittadini». Infine una promessa a chi nelle ex Casermette ha frequentato l’accademia Areonautica: «Lasceremo un segno di questo perché qui hanno vissuto la loro storia tanti giovani. È un impegno che ci siamo presi».
Alessia Morani e Piero Farabollini
Per il governo presente la sottosegretaria allo sviluppo Alessia Morani che ha sostituito la ministra Paola De Micheli, convocata al consiglio dei ministri. Morani ha portato anche il saluto del premier Giuseppe Conte alla delegazione del Qatar che ha donato 5,6 milioni per la Mestica. «La scuola – ha detto Morani -, è il modo migliore per i territori colpiti dal sisma di guardare al futuro». Tutti hanno ringraziato il Qatar, a partire dal governatore Luca Ceriscioli: «Questa è la 78esima opera realizzata nella ricostruzione ma la più importante per risorse e dimensioni. Voglio ringraziare tutti quanti. Il sisma ci ha fatto vivere tante cose negative. Ma oggi viviamo il sentimento di solidarietà e amicizia tra i popoli». E poi Piero Farabollini, commissario alla Ricostruzione: «gli auguri sono d’obbligo e valgono doppio. La scuola è uno strumento fondamentale per costruire identità. Questo fa delle scuole la pietra militare della ricostruzione. È entusiasmante essere qui oggi per inaugurare due pietre miliari. Le nuove scuole sono la pietra su cui fondare la rinascita materiale e culturale consapevole di Macerata. Forgiare il domani con tutto l’impegno e la serenità necessari».
Abdulaziz bin Ahmed Al Malki Al Jehani e Romano Carancini
Tra gli interventi anche quello di Abdulaziz bin Ahmed Al Malki Al Jehani, ambasciatore del Qatar: «Il progetto che oggi inauguriamo è avvenuto dietro le direttive di sua altezza emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani. Ci sono ottimi rapporti strategici tra lo Stato del Qatar e la repubblica amica dell’Italia. Quando il terremoto ha colpito abbiamo ricevuto ordine dell’emiro di intervenire immediatamente. Lo stato del Qatar ha fede nell’importanza della scuola e dell’educazione. Qualsiasi nazione che deve andare avanti deve curare l’istruzione. Questa è un’altra conquista nei rapporti tra Qatar e Italia. Grazie a ognuno di voi per la vostra presenza. Lo slogan per Macerata nel 2020 è “educazione, istruzione e poi istruzione”. Sempre. Buon natale e buon anno nuovo a tutti». Con l’ambasciatore anche il direttore del Fondo del Qatar per lo Sviluppo, Khalifa Jassim Al Kuwari. Paola De Micheli, che non è potuta essere presente, ha inviato comunque un messaggio: «Non c’è messaggio di speranza e futuro più concreto di una nuova scuola in un luogo rigenerato della vostra città dove i giovani potranno studiare nelle condizioni migliori. Ho vissuto al vostro fianco i mesi successivi al sisma e da commissario ho seguito passo dopo passo le nuove scuole. Un progetto all’avanguardia come quello di altri istituti ricostruiti nel cratere del sisma. Ho conosciuto di persona i vostri sacrifici e la precarietà delle persone costrette a fare conti con i drammi del sisma e ho imparato ad amare la vostra terra come fosse un po’ la mia. Vi sono vicina anche ora e lo sarò sempre. Agli studenti che dopo le vacanze di Natale rientreranno nella nuova scuola voglio fare arrivare il mio caloroso abbraccio». Sono intervenute anche le presidi delle due scuole, Sabina Tombesi e Laura Vecchioli.
Khalifa Jassim Al Kuwari
Luca Ceriscioli
Le presidi Laura Vecchioli e Sabina Tombesi
Behh...na bella scivolata ...in gergo maceratese ...”Sfrosciata ”...
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Il terremoto porta a Macerata un campus scolastico completamento nuovo, cosa impossibile per le ristrettezze economiche nell’ordinarietà. La Mestica e la Dante Alighieri costruite con tutti i confort per gli studenti. Veramente belle, grazie anche al Qatar che ha finanziato circa un terzo del progetto. L’unico rilievo, se lo posso fare, è nel riscaldamento con termosifoni, sistema antiquato rispetto ai nuovi sistemi a pavimento sia ad acqua calda a bassa temperatura che elettrici, molto più confortevoli ed economici nei consumi. Per il resto plaudo l’Amministrazione Comunale che ha saputo cogliere l’occasione e per la localizzazione nelle ex Casermette che riqualifica e restituisce alla città un bel territorio con tanto verde.
Non è facile per nessuno perdere la cadenza cinese.
Come si chiamano gli abitanti del Qatar (qatariani, qatarioti, qatarini, …)? https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/in-qatar-abitano-i-qatariani-i-qatarini-o-i-qatarioti/748
…chissà, signor Iacobini, si chiameranno mica “Quattrini”!? gv
https://www.youtube.com/watch?v=GVmYzBpTGOA
Non sarebbe stato più elegante avvalersi dell’opera di un interprete, invece di esprimersi in un inglese da prima media?
Sarà stata l’emozione, ma io non mi preoccuperei più di tanto dell’inglese maccheronico del Primo Cittadino.
Anche perché ai
Sindaci italiani non è richiesto che siano dei madrelingua, ma piuttosto è richiesto che siano capaci, onesti e bravi amministratori…
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Quello che però, sommessamente, a bassa voce, senza disturbare, ci si interroga in città sono i motivi per cui Macerata ha fatto tombola con l’arrivo dei denari del Quatar…
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In Provincia e in Regione molte sono state le zone colpite dal terremoto, molte le città disastrate, molte le macerie, criticità ben lungi dall’essere ancora superate…
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Ed in questo caos creato dal sisma, in mezzo a questa confusione bestiale tutto sommato Macerata ne è uscita quasi indenne: nessun lutto, danni solo alle cose, economia che in via generale ha poco risentito dei danni del sisma, viabilità non massacrata dalla scossa, centro storico ancora fruibile, uffici agibili, ecc ecc…
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… Ma allora perché (visto che altrove erano messi MOLTO peggio) il Quatar ha deciso di regalare i soldi proprio a Macerata?
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Se era una operazione culturale/propagandistica altre città ed altre situazioni erano ben più gravi della nostra.
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Oppure, come si sussurra, il solo motivo (molto poco nobile se fosse) è che regalare i soldi a Macerata fa notizia, mentre regalarli a Arquata o a Castel Sant’Angelo fa “molto meno notizia”, sebbene ne avessero più bisogno di noi??
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Poi ci sono anche i maligni che dicono che nulla si fa nulla gratis e che ci sarà un qualche tipo di ritorno, economico o meno.
Ma io personalmente non credo che sia questo il caso e non credo che questa operazione benefica possa trasformarsi in una cambiale da pagare…
Anzi lo escluderei categoricamente