di Laura Boccanera
«Un ragazzo in overdose morì fra le mie braccia, la mia missione da quel giorno è essere l’angelo custode dei ragazzi». Il questore Antonio Pignataro, che da mesi ha legato il suo nome alla battaglia contro la droga arrivando alla guerra nei confronti dei negozi di canapa e delle tabaccherie rivenditori di cannabis light, è intervenuto questa mattina a Civitanova nel corso dell’incontro con la comunità di San Patrignano.
Un’iniziativa dal titolo “Una sottile linea bianca” che affrontava appunto il tema della dipendenza da sostanze stupefacenti. In platea centinaia di ragazzi delle scuole Sant’Agostino, via Tacito, Ipsia e Stella Maris. L’incontro è stato organizzato dall’assessorato ai Servizi educativi con la comunità di San Patrignano e Anglad Marche nel quadro del progetto nazionale di prevenzione alle tossicodipendenze e disagio giovanile. Il questore ha ringraziato l’assessore Capponi e l’amministrazione comunale per il momento di prevenzione contro la droga ed ha commosso la platea raccontando un episodio personale, quando era un giovane poliziotto a Palermo ed intervenne per salvare un ragazzo in overdose. «Ero un ragazzo come lui – ha raccontato il questore – e morì tra le mie braccia, da quel giorno la missione della mia vita è quella di essere un servitore dello Stato, di difendere dai pericoli le persone ed essere l’angelo custode dei giovani in particolare. Affrontate gli ostacoli con la forza di volontà: la droga è la porta dell’inferno per voi e per le vostre famiglie che soffrono tantissimo nel vedervi prendere una cattiva strada. Denunciate se siete a conoscenza di spaccio, chiunque stia in difficoltà può bussare alla mia porta, che è sempre aperta. Voi siete il futuro della nostra società e dovete essere migliori per aiutarla a crescere non solo culturalmente ma anche sul fronte della giustizia». Testi duri e senza mezzi termini quelli letti dalle voci narranti di due ragazzi della comunità Carolina e Damiano e della giornalista Angela Iantosca che nel suo libro racconta storie nate nelle piazze della droga per dar voce a giovani e meno giovani, madri e padri, senza lavoro o impiegati. Il teatro come strumento di dialogo e di comunicazione tra i ragazzi della compagnia teatrale interna alla comunità affiancati dalla giornalista e autrice, per tracciare insieme un percorso narrativo fatto di informazioni, emozioni e soprattutto testimonianze provenienti da differenti angolazioni. L’assessore Capponi nel suo saluto iniziale ha detto: «Vogliamo capire cosa possiamo dire di nuovo, oggi, sulla droga e vogliamo ragionarci insieme a voi per impedire che possiate vivere una esperienza così dolorosa e devastante».
Grande Pignataro!!!!! Grazie per il Suo immenso impegno!
Grande!
Si si che bravo a fare una facile battaglia ai negozi di cannabis light. Gli spacciatori ringraziano. Tranquilli che i vostri figli non si faranno le canne ma le pere di eroina il cui consumo è in costante crescita... Contenti voi...
Almeno, lui ci sta provando, con tutte le sue forze. Poi, il risultato non dipenderà da lui solo...
È incredibile dopo 70 anni di proibizionismo ancora crediamo alle favole
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Bella iniziativa…peccato non sia stata organizzata nelle scuole dove avrebbe avuto platea più mirata…
@Barbara Capponi non si potrebbe replicare ?
intendevo chiaramente in pìù scuole… 🙂
Ha perfettamente ragione il dott.PIGNATARO, ci vuole piu’ collaborazione insieme ai docenti e famiglie iniziando nelle scuole ” basse”, cosi’ si elimina facilmente il fenomeno, come e’ successo negli anni di Piombo.
Dato il tema di scottante attualità, sono rimasto sorpreso negativamente per la scarsa presenza in platea di studenti che occupavano un intero settore su tre e quindi circa 200 su una capienza totale di 600 posti: degli istituti superiori è mancata la presenza del LICEO LEONARDO DA VINCI ampiamente al primo posto cittadino come numero di studenti circa 1700 e dell’I.T.C. CORRIDONI. Sarebbe interessante conoscere le motivazioni di tali assenze, sopratutto del LICEO che frequentemente organizza al suo interno, disponendo di un ampio salone, anche incontri di esponenti politici su vari temi, ed invece sull’incontro odierno tema droga, con importanti presenze come il questore PIGNATARO e testimonianze di giovani della COMUNITA’ DI RECUPERO SAN PATRIGNANO, ZERO ???? GRAVE!!!!
Bella per carità, ma completamente inutile ai fini pratici!
civitanoi2015@gmail.com
Se non sbaglio il Sant’Agostino e Tacito sono due scuole elementari.
Ciò che si prova a fare per contrastare il fenomeno è sempre da plaudire. Personalmente sarei più drastico nelle pene degli spacciatori. Specie se non consumatori.
Grazie Sig. Questore e grazie Dott.sa Abbate.
P.s. chi si rimbecillisce con la droga non vedrà mai quanto è carina Maria Raffaella
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/alcol-uccide-piu-di-fumo-e-droga435mila-morti-in-Italia-in-10-anni-8cb848a0-1ad0-465c-96a4-9c39276bc745.html
Ogni monopolista NON invade il mercato altrui.
Alcool e tabacco sono monopoli Stato.
Droga e prostituzione della malavita.
Non si pestano troppo i piedi
Beh certo Sig. Cantarini, è del tutto inutile metter dentro i ladri, e’ dalla creazione dell’uomo che ci sono…
…probabilmente il commentatore che sostiene che per fini pratici la cosa è stata completamente inutile, ha la sua sacrosanta, direi, parte di ragione, poiché, per tutte le scuole (Licei importanti numericamente di Civitanova e Istituti Tecnici) che non c’erano (chissà perché, forse soverchiate da lavori più importanti!?), la lezione di vita vera (vera perché c’erano dei ragazzi usciti dal tunnel e che, in qualsiasi momento, potevano spiegare, se alcuni non presenti ci fossero stati, che la volontà di certa politica di liberalizzare le canne è puro delirio) non c’è stata, se la sono persa e proprio a livello pratico, si, da parte di giovani che l’hanno vissuta la droga che devasta e che, grazie anche a San Patrignano, oggi la possono raccontare. Gli altri, quelli che vogliono la liberalizzazione, quelli che non credono in queste iniziative, che possono raccontare, forse quanto sia bello…fumare, mah!? gv
Non sarebbe male leggerlo un po’ questo sant’Agostino, per esempio La città di Dio.
”Eccezionale dominio sul corpo.
24. 2. Sentiamo parlare della costituzione di alcuni individui molto differente dalle altre e che desta stupore anche per la eccezionalità perché essi riescono a ottenere dal corpo gli effetti che vogliono e che gli altri non riescono assolutamente a ottenere . Vi sono alcuni che muovono le orecchie, una o tutte e due. Altri, malgrado la testa immobile, fanno scivolare sulla fronte tutta la capigliatura per tutta l’estensione della massa dei capelli e la respingono indietro a piacimento. Altri, dopo aver palpato un po’ il diaframma, traggono fuori come da un sacchetto la porzione intatta che preferiscono dei cibi incredibilmente numerosi e vari che hanno trangugiato. Altri ancora imitano e modulano la voce degli uccelli, degli animali e di parecchi altri uomini, in modo tale che se non si scorgono, non è possibile distinguerli. Alcuni dall’intestino emettono senza cattivo odore a piacimento numerosi suoni al punto che sembrano cantare anche con quell’apparato. Non v’è ragione dunque per non credere che, prima del peccato della disobbedienza e della condanna a dover morire, le membra dell’uomo fossero sottomesse senza libidine alla volontà dell’uomo. L’uomo fu lasciato a se stesso perché ha abbandonato Di.o per essere fine a sé e non obbedendo a Di.o non ha potuto obbedire neanche a se stesso. Ne deriva la più palese infelicità, perché con essa l’uomo non vive come vuole.”
Se fondiamo l’idea di D.io con quella di Natura, la riflessione è molto illuminante.