di Laura Boccanera
Caos alla Civitas, 40mila euro per spedire gli accertamenti della Tasi 2014. Alla fine andrà a influire sui costi del comune di Civitanova la situazione gestionale che all’interno dell’azienda partecipata del Comune è esplosa nelle scorse settimane e che ha richiesto anche l’intervento dei carabinieri. All’origine di un accesissimo diverbio fra segretario comunale, presidente Carusone e una funzionaria della partecipata comunale, la gestione proprio di 3.200 posizioni Tasi relative al 2014. Il problema nasce dal fatto che se entro il 31 dicembre del 2019 non partono le cartelle per la riscossione dei tributi non ancora incamerati non sarà più possibile farlo perchè sulle posizioni debitorie verso il Comune arriverà la prescrizione col rischio tangibile di perdere cifre attorno ai 500mila euro. Un danno enorme per le casse del Comune tanto che il diverbio nasceva proprio in ordine ai ritardi e a chi dovesse intervenire per spedire gli avvisi. Gli uffici della Civitas avrebbero comunicato per tempo la necessità di intervenire prima della fine dell’anno, ma fino a quando la situazione non è diventata incandescente con l’intervento anche delle forze armate non si è mosso nulla. Il Comune è corso poi velocemente ai ripari chiudendo per due giorni gli uffici e per cercare in fretta e furia di far partire gli avvisi. Ma le sole forze degli uffici comunali, a pochi giorni dalle vacanze natalizie non bastano e con una determina si fa ricorso ad esterni. Per la Ica 2.750 euro, per la Palitalsoft 13.500 euro e per l’azienda che si occuperà della stampa e imbustamento, Mercurio srl 16.630 euro, tutto più Iva per un totale di costi pari a 40 mila euro. Ma su tutta la faccenda per giorni c’è stato il no comment da parte di tutti i protagonisti di questa storia. Il segretario comunale non ha voluto rispondere e il presidente Carusone si è perfino negato sempre al telefono. Mercoledì sera però l’argomento è stato posto all’ordine del giorno del consiglio comunale convocato per le 21. Al primo punto l’interrogazione urgente presentato dal consigliere comunale Stefano Ghio che chiede al sindaco di relazionare su quanto accaduto in Civitas. Dopo una serie di mozioni che vanno in discussione ad oltre un anno dalla richiesta, una serie di punti importanti al voto: l’esame ed approvazione del regolamento di polizia urbana, la sede per il ritorno dell’Università di Macerata con l’individuazione delle sedi e lo schema di convenzione. A maggio i ritardi da parte del Comune hanno bloccato il trasferimento che era previsto per l’anno accademico 2019/2020 facendo slittare la possibilità di insediamento. Infine come ultimo punto all’ordine del giorno il regolamento per il gioco d’azzardo atteso da due anni e sul quale, già prima della discussione c’è forte contrarietà da parte dell’opposizione che ritiene insufficiente l’intervento del comune che obbliga i proprietari di apparecchi e sale slot alla chiusura per sole 6 ore nella fascia oraria meno frequentata, dalle 4 del mattino alle 10.
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Chiedo scusa se disturbo qualche manovratore: ma una domanda credo sia d’obbligo che ogni contribuente dovrebbe porsi. Coloro che fanno le leggi fiscali e coloro che le devono applicare, cosa fanno? Giurano fedeltà alla Costituzione Italiana senza mai averla letta o sono completamente in malafede? A me non risulta che l’IMU e TASI siano costituzionali. Vengono spacciate come imposte sul patrimonio, ma le imposte sulla proprietà privata sono scritte nell’art. 42 della Costituzione che sancisce: l’unica imposta costituzionale
che ci si legge: è l’imposta di successione da applicare solo una volta come realmente avviene, quando detta proprietà la si riceve per eredità. Aggiungo: in un paese democratico e con stato di diritto come dovrebbe essere il nostro, non solo è un sacrosanto diritto di ogni cittadino a non rispettare le leggi incostituzionali, Ma anche un sacrosanto dovere per difendere le istituzioni democratiche dalla delinquenza politica che sembra non finire mai.