di Alessandra Pierini (video Gabriele Censi)
E’ senz’altro una delle vie più trafficate di Macerata, non solo dal punto di vista della viabilità ma anche da quello pedonale. Corso Cavour è il passaggio quasi obbligato tra la periferia e il centro storico di Macerata. Residenzialità, commercio, servizi e finanza si intrecciano in quest’area che si distingue per conformazione da tutte le altre della città. Basti pensare che è l’unica “strada” a tre corsie dell’intera città. E ora attende novità importanti, dopo l’approvazione del Pums (Piano urbano di mobilità sostenibile) che prevede la realizzazione di una rotatoria all’ingresso che consentirà di girare direttamente per via dei Velini, in direzione Villa Potenza, a chi viene da via Roma o da viale Martiri della Libertà.
Per questo Cronache Maceratesi l’ha scelta per la quinta puntata del viaggio nei quartieri della città. Giorno di mercato (con la novità delle bancarelle spostate da piazza della Libertà per far spazio a quelle natalizie), occasione per raccogliere impressioni positive e negative da parte di chi qui ci abita.
«Manca un parcheggio, devo lasciare l’auto a un chilometro – è categorico Francesco Moretti, residente pensionato -, è vero che ho tempo e non è un problema, ma se devo scaricare l’acqua o la spesa la cosa si complica». E la nuova viabilità? Moretti è critico: «L’amministrazione? Non la farà mai. Hanno promesso la piscina per 20 anni e non hanno messo neanche i paletti».
Abita da sempre in corso Cavour Adriano Ciaffi, esponente del Pd: «E’ una via che è cresciuta, si è saputa ammodernare». Vive a Macerata da 25 anni Renata Gabbi: «Quando scendo da casa, ho la sensazione di essere in una grande città. A me piace, anche se poi prendo l’auto e me ne vado per agriturismi o a vedere i girasoli perchè la vera bellezza è nei dintorni». Anche Mario Ulissi, anche lui pensionato, ama la via in cui abita: «Io qui sto come un signore, vivo benissimo e sono sicuro che la nuova viabilità funzionerà».
Molto più critico Franco Belelli, titolare dell’alimentari all’ingresso della via: «Corso Cavour non è più quello che mi ricordo io e la rotatoria gli darà la mazzata finale». Fa un discorso più ampio Maria Crescenzi, residente ma anche commerciante: «Questa via è sporca e nessuno pulisce, ma è solo un esempio di come vanno le cose in questa città dove purtroppo non c’è nessuno che pensa. Per fortuna si vive di università e speriamo che si possa continuare».
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Aggià la gente non camina così con la rotatoria peggio
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