La conferenza stampa, da sinistra: l’assessore Giuseppe Cognigni, il sindaco Fabrizio Ciarapica, il questore Antonio Pignataro, il primo dirigente Giuseppe Marchetti, il commissario capo Maria Raffaella Abbate
di Giacomo Gardini (Foto di Federico De Marco)
«La cannabis è la porta all’inferno della tossicodipendenza. Abbiamo il dovere di agire contro quello che è il male del secolo». Sono queste le parole del questore Antonio Pignataro che anticipano la comunicazione di un provvedimento amministrativo con il quale è stata revocata la licenza a due titolare di negozi Grow shop di Civitanova. La decisione, adottata ieri dal Comune, è stata annunciata questa mattina nel corso di una conferenza stampa.
Il questore Antonio Pignataro
Presenti il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, il questore Antonio Pignataro, il primo dirigente Giuseppe Marchetti, il commissario capo Maria Raffaella Abbate e l’assessore Giuseppe Cognigni. Le due attività interessate dal provvedimento, Cb Dream e Tuttocanapa, si trovano in via Trento e in via Regina Elena, ed erano già state chiuse per un periodo nei mesi scorsi. «Civitanova è il primo comune in Italia – dice il questore – ad applicare un provvedimento simile: al sindaco Ciarapica e ai suoi colleghi va tutta la mia stima. La nostra azione operativa vuol tutelare la vita delle giovani generazioni, per evitare che venga prima avvelenata e poi distrutta. I danni provocati dalla cannabis vengono fin troppo spesso sottovalutati: produce danni severi e irreversibili, specie se consumata in adolescenza, e apre a droghe molto più pesanti come cocaina ed eroina. I paesi nei quali è stata liberalizzata denunciano una crescita esponenziale di persone ora tossicodipendenti».
Il sindaco Fabrizio Ciarapica
«Un atto dovuto – commenta il sindaco Ciarapica – nel rispetto della legge del commercio e della tutela dei nostri cittadini. La questura ha emesso un provvedimento di sospensione. Noi ci siamo mossi in maniera ancor più decisa, sulla base di gravi e reiterate violazioni delle norme vigenti». «Un segnale forte», lo definisce il primo cittadino, a riprova di quanto «Civitanova sostenga il questore Pignataro nella sua battaglia alle forme di spaccio e di vendita di sostanze stupefacenti in provincia». Il questore Antonio Pignataro ha parlato di «un’emergenza nazionale», alla quale l’amministrazione civitanovese ha risposto in maniera netta e decisa.
Proprio a tal proposito, il questore ha ripreso «quegli opinionisti che troppo spesso, specie in tv, si levano a difesa della cannabis light. La libertà di opinione e di espressione non va limitata – spiega – ma prima di giudicare senza alcuna esperienza sul campo, né competenze scientifiche, provino a parlare con i ragazzi che vivono il dramma della droga nelle comunità, lo dicano alle loro famiglie distrutte».
Il questore Antonio Pignataro al fianco del primo cittadino di Civitanova
«Il mio pensiero – conclude – è rivolto a tutti i genitori che soffrono vedendo i propri figli votati all’autodistruzione. Il male peggiore è l’indifferenza, girarsi dall’altra parte senza scendere sul campo di battaglia. In questa scelta una parte di noi muore, e con lei tutta la società. Gli uomini della polizia di stato, insieme alle altre forze dell’ordine, saranno sempre gli angeli dei più giovani, per tutelare la loro vita e il loro futuro».
(Ultimo aggiornamento alle 15,30)
Il commissario capo Maria Raffaella Abbate
Cannabis light, blitz della polizia: chiusi 4 negozi in provincia
Cannabis light, chiusi due negozi: i titolari denunciati per spaccio
Non confondete i negozi regolari di cannabis light con quelli chiusi. Chi vende cannabis con thc superiore al 0.5% è fuorilegge tanto quanto un tabaccaio che vende cicche di contrabbando o uno scarparo che vende falsi.
Prima danno le licenze, fanno spendere soldi poi gliela tolgono. No comment!
E’ come togliere la birra analcolica in un centro di recupero per alcolizzati uomo dell’anno
Certo prima me da la licenza x vende la canapa poi me fa chiude e so stato sempre in regola poi se sveglia na mattina me denuncia x spaccio de sostanze stupefacenti quando sulla tabella delle sostanze non ci sta come se vai dal fruttivendolo e lo denunci x spacci de insalata ma ve rendete conto solo Civitanova in tutta Italia riflettete è na cosa che non esiste chi ci rimborsa sverdotti
BRAVISSIMI!!!!!
Qua siamo al confine tra l'ignoranza e l'instabilità mentale, ma si può? "Civitanova prima in italia" e anche l'ultima. Complimenti per aver preso per il culo due imprenditori e ora i cari giovani che tanto dite di tutelare potranno finalmente rivolgersi a veri e propri spacciatori clap.
Ogni volta che serve un po' di mediaticità i negozi di cannabis light fanno proprio comodo allo stato...
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Mi sembra un’ottima notizia. Complimenti al Questore Pignataro e al Sindaco Ciarapica.
Adesso vediamo se qualche giunta di sinistra farà lo stesso.
…mah, adesso questi giovani e bravi imprenditori potrebbero aprire, magari nello stesso punto dove hanno anche, presumibilmente, un contratto d’affitto, un altro negozio di canne, si, quelle da pesca; di sicuro si rilasserebbero molto meglio, più facilmente e serenamente, oltre che salutarmente !! gv
Io credo che per il momento non si faccia distinzione è che inoltre si sia in attesa di una pronuncia legislativa.
Dagli inizi degli anni settanta, in maniere crescente fino a diventare rapidamente una piaga e quella pustola incancrenita che è oggi. Non possiamo prendercela con la cannabis light in vendita da quando? Un paio d’anni?. E’vietata? Punto. Ma non se ne faccia un caso inesistente. Inizio anni settanta in poi, nel maceratese. Altrove non so.Guardatevi indietro e attorno se volete tutelare.
Purtroppo chi critica queste decisioni ed operazioni di ripristino della legalità, al di la del fatto che dovrebbe sapere che la legge va rispettata, e le critica anche affermando che questa è una goccia nel mare o altre accuse piuttosto inverosimili (si, oggi, forse, è una goccia nel mare, ma se si partiva più energicamente venti anni fa, di sicuro sarebbe stato un po’ meglio…comunque meglio tardi che mai, mai come vorrebbero alcuni…), non si rende minimamente conto che, nello stato di cose nel quale ci troviamo oggi sul fronte delle droghe (stato di cose drammatico e lo dicono chiaramente i dati e gli addetti ai lavori), lasciare aperti negozi di questo genere, che comunque vendono DROGHE, è un messaggio devastante per i giovani di oggi ed inoltre, per combattere la mafia che lucra sulle droghe, come sostiene qualcuno, è assolutamente ininfluente, dato che le mafie passerebbero, poi, a sostanze ben più pesanti, dopo che il giovane abbia preso l’abitudine di drogarsi credendo che non faccia poi così tanto male. gv