Perde il marsupio all’Oasi,
mendicante lo restituisce
«Un esempio per tutti»

MACERATA - Un gran bel gesto al supermercato. Protagonisti Giuseppe Cozzi, primo maresciallo luogotenente dell'Aeronautica militare, che aveva dimenticato portafogli, documenti e cellulare sul carrello e Hussain Shah Syed Mazhar, ragazzo pakistano sui 30 anni

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Il primo maresciallo luogotenente Giuseppe Cozzi

 

di Giacomo Gardini

Dimentica il marsupio appeso al carrello della spesa, un giovane immigrato del Pakistan lo trova e lo restituisce. E’ quanto accaduto ieri mattina all’Oasi di Macerata, intorno alle 13. Protagonisti della vicenda il primo maresciallo luogotenente dell’Aeronautica militare, Giuseppe Cozzi, napoletano di nascita ma residente a Macerata da 49 anni ormai, e Hussain Shah Syed Mazhar, 30enne pakistano. «Mi trovavo al centro commerciale per far compere insieme a mia moglie – racconta Cozzi – quando ho deciso di appoggiare il mio marsupio al carrello della spesa. All’interno, portafogli, documenti e cellulare». Una volta conclusi gli acquisti, i coniugi salgono in macchina per dirigersi verso casa ed è soltanto allora che l’ex militare si accorge di aver dimenticato la sacca. «Sono tornato immediatamente sul posto – spiega – ma tra i carrelli non c’era traccia del mio marsupio. Ero disperato». Nel frattempo, a casa, la moglie di Cozzi digita e chiama il numero di cellulare di suo marito, sperando che qualcuno dall’altra parte del telefono risponda.

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Il parcheggio del supermercato Oasi di Macerata

E così accade, il buon samaritano è Hussain, un giovane pakistano sui trent’anni: «Signora, ho trovato il marsupio tra i carrelli – risponde – e stavo proprio per restituirlo alla polizia municipale». A quel punto, Cozzi incontra il ragazzo, ringraziandolo per il gran bel gesto appena compiuto. «Da quanto mi hanno detto le commesse del supermercato – racconta l’ex militare – Hussain sosta spesso al parcheggio dell’Oasi: non disturba, aiuta se necessario e accetta soltanto omaggi da quanto vogliono dargli una mano. Un bravissimo ragazzo insomma». All’interno del borsello, naturalmente, non mancava nulla. Cozzi decide quindi di omaggiare il piccolo grande gesto del ragazzo con una ricompensa: «Voleva rifiutarlo a tutti i costi – racconta -, ho dovuto insistere perché l’accettasse». Una storia di quelle belle, che ci fanno bene, che ci fanno credere, in un clima di cinismo dilagante, che i valori buoni esistano ancora. Un gesto che ha colpito il signor Cozzi, tanto da spingerlo a raccontare il fatto. «Non giudichiamo soltanto i brutti casi – sottolinea -. Questo ragazzo sarebbe d’esempio per tanti, per tutti. Mi auguro lo aspetti un futuro radioso, se lo merita».



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