di Laura Boccanera
Ludopatia e gioco d’azzardo, dalla Regione quasi 3 milioni di euro per la prevenzione dal gioco patologico. Varato dal consiglio regionale un piano per il contrasto e la riduzione del rischio da gioco d’azzardo patologico e di nuove tecnologie e social. E dai dati del 2018 emerge Civitanova come capitale del gioco nelle Marche, con 31 milioni di euro bruciati in un anno. Mentre Muccia è uno dei pochi comuni d’Italia che è riuscito a “battere il banco”.
Nella seduta di martedì è stato approvato il piano triennale che mette a disposizione 5 milioni e 640mila euro per la ludopatia, il 55% delle risorse saranno destinate alla prevenzione. Soddisfatto il consigliere e capogruppo Pd in Regione Francesco Micucci. «Un intervento di prevenzione che prosegue il percorso iniziato con l’approvazione della legge regionale del 2017 della quale sono cofirmatario – dice Micucci -. Purtroppo non possiamo abbassare la guardia nei confronti di un fenomeno in aumento, che nella nostra provincia, quella di Macerata, registra un triste primato. Spero che l’approvazione del piano funga da stimolo a tutti quei comuni che non hanno ancora approvato i regolamenti attuativi della legge regionale 3 del 2017 come il comune di Civitanova». Proprio Civitanova vanta appunto un triste primato a livello regionale, nelle Marche è la città con l’ammontare complessivo di giocate più alto in assoluto. Ma anche nazionale in quanto è fra le prime 100 città d’Italia per spesa pro capite buttata nelle “macchinette”. Nel 2018, secondo i dati aggiornati dall’Agenzia delle dogane, nelle sale bingo, ricevitorie, sale giochi di Civitanova sono stati versati quasi 174 milioni di euro di giocate. Di questi solo 143 milioni sono tornati in vincite, per una perdita reale per i civitanovesi di 31 milioni di euro. Tanto per rendere l’idea, a Macerata nello stesso anno si sono registrate giocate di poco superiori ai 34 milioni, a fronte di vincite pari a 26 milioni: un saldo di 8 milioni di passivo per le tasche dei cittadini del capoluogo. Così più o meno anche a Tolentino, dove le giocate sono arrivate a 37,5 milioni, le vincite a 29 milioni e il saldo negativo dunque si è attestato a circa 8,5 milioni. Un dato singolare riguarda il piccolo centro terremotato di Muccia: qui lo Stato in un anno ha perso 329mila euro, grazie a vincite al gioco del Lotto per 1.400.000 euro, a fronte di 500mila euro di giocate. In totale nel Maceratese in un solo sono stati giocati 467.252.000 euro, con 365.849.000 di vincite: quindi con 107 milioni circa di soldi bruciati.
Tornando alla piccola Las Vegas delle Marche, Civitanova, le videolottery sono il gioco più “gettonato” con una spesa di 104 milioni 659 mila euro, a fronte di vincite per 92 milioni di euro, seguite da Awp (gli apparecchi di intrattenimento) con 28 milioni di euro di giocate e un saldo fra spese e vincite di 8 milioni di euro ai danni delle tasche dei civitanovesi. Subito dopo si colloca il bingo (3 milioni 391 mila euro di saldo attivo per il “banco”) e infine lotterie istantanee (8 milioni e mezzo di giocate, poco più di 6 milioni e mezzo di vincite e un saldo di quasi 2 milioni) lotto (7 milioni di giocate, quasi 5 milioni di vincite e 2 milioni di spesa fisica ) e scommesse sportive (1milione 880 mila euro a fronte di vincite per un 1 milione e 300 mila euro e un saldo di un milione e mezzo). Con una spesa procapite di 4mila euro Civitanova si colloca fra le prime 80 città in Italia per gioco d’azzardo. Al primo posto Caresanablot in provincia di Vercelli, paese di appena 1132 abitanti che si ritrova con una spesa pro capite di 28mila euro, ma che in termini assoluti gioca “appena” 32 milioni di euro, a fronte dei 173 milioni di euro giocati a Civitanova.
Il dettaglio di Civitanova
I numeri degli altri comuni della provincia
Una piaga sociale
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A Muccia lo Stato avrebbe perso in realtà 900.000 euro, 1.400.000 (vincite) – 500.000 (giocate).
L’atteggiamento ormai da lungo tempo omissivo (e di fatto predisponente verso il turismo ludopatico) del Comune di Civitanova Marche nei confronti di un problema tragico come quello del gioco d’azzardo – che lo vede al primo posto nelle Marche e che si intreccia immancabilmente e strettamente con le dipendenze da alcol e da sostanze stupefacenti – pone un problema di credibilità dell’intero Comitato Uniti contro tutte le droghe, costituito presso la Prefettura di Macerata.
Di tale Comitato fa parte anche il Comune di Civitanova Marche, e la sua presenza impone assoluta coerenza, altrimenti esca dal Comitato oppure è meglio che andiamo tutti a casa.
Chiedo al Prefetto Rolli, che presiede il Comitato e di cui è nota la sensibilità su tali tematiche, di intervenire formalmente.
Avete dimenticato di dire che è grazie a questo che a Civitanova la corruzione dilaga
Per l’avv. Bommarito. Il problema potrebbe essere affrontato anche andando a vedere con quali fonti reali di finanziamento si giunge ad impiantare una sala ‘giochi’.
A Muccia lo Stato deve ricostruire. Quindi in realtà Muccia è sotto ancora di tanto. W Muccia.
È incredibile come lo stato crei dei malati per poi spendere milioni per attuare un “piano contro le patologie”…comunque nonostante i milioni spesi per le cure, il malato continua a dare i suoi frutti.
È probabile che la maggioranza degli utenti delle slot machines non sia malato, ma solo impoverito a causa delle perdite. Però questo concetto pur evidente è impopolare e non ‘buca’ lo schermo TV.
Avete trasformato l’Italia in un casinò a cielo aperto, non si può entrare in un qualsiasi locale che ci sono slot o gratta e vinci ovunque! Lo Stato è il primo criminale, per gli operatori del settore invece consiglio di trovarvi un lavoro serio e onesto!!!!!