Il consigliere di Macerata Ulderico Orazi rinnova la sua fiducia a Matteo Renzi e aderisce a Italia Viva. Fa lo stesso Teresa Lambertucci, in passato segretario provinciale dem. Mentre a Civitanova seguirà il leader Roberta Belvederesi, che era anche membro del direttivo provinciale dei dem.
«Sono stato tra i primi ad appoggiare Renzi – ricorda Ulderico Orazi – fin da quando arrivò a Macerata con i camper ormai 8 anni fa. Per me è il politico più lungimirante, ha le idee più innovative a livello nazionale, ha una marcia in più. E’ un dispiacere lasciare il Pd, è stata casa mia da quando è nato ma mi sento di seguire il progetto di Renzi, basato sui giovani. Parteciperò alla Leopolda il prossimo mese». Al momento i politici maceratesi che hanno già aderito alla proposta di Renzi si contano sulle dita di una mano. Tra questi l’ex sindaco di Recanati Francesco Fiordomo, mentre è ancora incerto il deputato Mario Morgoni, pure vicino all’ex premier. «Prima erano tutti renziani – commenta Orazi – attualmente non ne vedo tanti».
Tra questi c’è di sicuro Teresa Lambertucci, già nel Pds e nei Ds prima di diventare segretaria provinciale del Pd. «Ho già aderito alla petizione online – spiega – e inevitabilmente lascerò il Pd, oggi infatti ho comunicato la mia assenza all’assemblea regionale. Faccio parte dell’area renziana già dal 2012, e all’epoca quell’adesione era legata all’evoluzione del partito legata a logiche correntistiche che non mi convincevano. Renzi all’epoca diede una nuova linfa e da allora non mi sono più spostata. Quindi per me è una scelta logica e consequenziale, quella di aderire a Italia Viva. All’inizio pensavo si trattasse più di un’operazione legata ai gruppi parlamentari, poi le parole di ieri di Renzi hanno chiarito si tratta di un progetto per una prospettiva di rinnovamento per l’Italia, fortemente incentrata sui giovani, di stampo liberale. Nessuna contrapposizione col Pd, a cui non posso che dire “Buon lavoro insieme”. Certo forse qualche commento o condanna mi è sembrato sopra le righe e troppo incattivito, anche perché continueremo a collaborare».
Roberta Belvederesi
A Francesco Vitali, segretario provinciale del Pd, attualmente non risultano comunicazioni ufficiali di uscite dal partito. la critica verso Renzi: «Penso che la sua sia stata una scelta meditata, visto che se ne parlava da tempo. Però il tempismo non è stato dei migliori. Renzi era stato tra i fautori del nuovo governo e anche se adesso dice che questa nuova formazione è legata al fatto che la legislatura arrivi fino in fondo, la sua decisione in questo particolare momento è un segno di indebolimento e potrebbe dare agli altri, lega in primis, più forza nelle motivazioni contro il Pd e Renzi stesso». Ipercritico anche Giovanni Gostoli, segretario regionale del Pd che stigmatizza la scelta dell’ex premier:«Siamo nati per unire, non per dividere. Una scissione sul nulla e incomprensibile».
(Redazione Cm)
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E’ sempre attuale l’eccezionale Corrado Guzzanti che fa la caricatura di Fausto Bertinotti e il verso alle scissioni:
https://www.facebook.com/CorradoGuzzanti/videos/10155465322943692/
La domanda è…
ma perché solo in questo partito, più o meno la parola “scissione” è all’ordine del giorno? La risposta secondo me è che accorpati in quel partito ci sono venti modi di pensare e prima o poi qualcuno si rompe e se ne va,ma questo non è il problema principale.. il problema vero è che quando ( spesso forzatamente ) questi gestiscono il potere, siccome hanno come detto tante teste( e dico io spesso poco pensanti) i risultati per il cittadino è uno solo, IL NULLA,che si traduce spesso in provvedimenti di facciata per lo più ideologici che fa loro salvare l’apparenza ma risolvere nulla..e mi pare che basta guardarsi in giro e ci rendiamo conto di quel che dico…
breve esempio,Sindaco di Macerata…
quanti progetti e promesse? un mucchio…risultati? Lube a Civitanova e tutto il resto….
A livello nazionale vogliamo ricordare le TENDINE nei cimiteri per non suscitare la suscettibilità dei musulmani?….
ecco…
si ritorna ai partitini? potrebbe anche essere una mossa strategica per non disperdere ancora di più l’ elettorato del pd e far ritornare il fuoriuscito o quello che non vota più da tempo. Se ne vanno, ma garantiscono pieno sostegno?….è dura ricostruire un partito di centro con persone da precedenti politici forti e personaggi che fino ad oggi hanno solo pensato al loro ego,
con risultati che stiamo pagando
con una caos causato solo ed esclusivamente da una certa politica impreparata, inqualificabile sicuramente dannosa.
Certo che d’ora in poi, per i renziani che rimangono nel PD, la vita sarà dura, perchè comunque saranno visti come spie e quinte colonne del Renzi emigrato verso altri lidi.
Il PD è stato un esperimento azzardato come sommare capre e cavoli ed i risultati sono lampanti,scissioni su scissioni.Voler unire in un solo partito moderati di sinstra di centro e di destra non aveva e non ha alcun senso.Solo che è passato il concetto che fosse sbilanciato a sinistra anche se le politiche e i provvedimenti quando sono riusciti ad arrivare al Governo hanno scontentato proprio i più deboli e favorito le opposizioni.Ora che Renzi finalmente ha preso la sua giusta direzione(avvicinarsi al suo idolo Berlusconi)spero che il PD riesca a compattarsi e fare qualcosa di sinstra e non di sinistro come in passato.