L’identikit per Marche 2020,
Polidori: «Organizziamoci per qualcuno
che ci faccia sognare»

VERSO LE ELEZIONI - «Salvini un politico di razza, per le regionali ci vuole una ventata di aria nuova», scrive l'ex forzista che boccia Castelli

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Lorena Polidori

 

Lorena Polidori, ex coordinatrice provinciale di Forza Italia traccia l’identikit del candidato ideale per le elezioni regionali del 2020. «Ci vuole una ventata di aria nuova – scrive l’esponente di centrodestra che ha lasciato il partito di Berlusconi lo scorso anno –  una persona che ha dato prova di capacità nella vita lavorando prima di fare politica, uno che non vive di politica, uno capace di combattere come leader, uno che mantiene le promesse, uno che della correttezza ha fatto la ragione del suo distinguo, uno insomma che ci faccia di nuovo sognare». Polidori analizza il contesto politico nazionale e internazionale per arrivare alle Marche:  «Pericoloso l’incrocio politico che si profila all’orizzonte con il rischio di una crisi politica sempre dietro l’angolo,  con una quantità di finestre elettorali aperte quasi da provocare più di un tornado. Sullo sfondo, la precaria elezione di Ursula von der Leyen a presidente della Commissione europea con i decisivi voti dei Cinquestelle a rendere la cambiale in puro stile Prima Repubblica per aver fatto fuori il candidato leghista alla vicepresidenza del Parlamento, piazzando un loro candidato pentastellato. Far fuori Giorgetti da Commissario Europeo può essere la goccia che fa traboccare il governo, o forse no».

salvini9-325x244L’ex forzista esprime apprezzamento per Salvini: «Si dimostra un politico di razza, paziente, riflessivo, ogni tanto sopra le righe ma ancora capacissimo di controllare la situazione, si, ma fino a quando? La pazienza ha i suoi limiti e chissà se il limite è la paura degli onorevoli per caso di non essere rieletti una volta sciolte le camere? Si rischia, non rischia Salvini, qui rischia il paese, l’Europa non vuole cambiare. Ne abbiamo avuto l’ulteriore conferma. Di governi tecnici non c’è certezza, non penso tanto a Cottarelli, penso piuttosto a Draghi che libero da ogni incarico istituzionale, può essere la garanzia della Euro – Germania che il pericolo venga disinnescato. La stessa Germania che nei giorni scorsi attraverso il suo ministro degli esteri ha riflettuto che un’eventuale uscita dell’Italia dall’euro farebbe crollare l’economia tedesca. Ancora paura della svalutazione competitiva della lira evidentemente.  In questo quadro tutt’altro che roseo arriviamo alle nostre povere Marche! Come saremo cucinati? Un Ceriscioli bis non si augura nemmeno come alternativa al condannato sul patibolo. Ma ci può pensare lo scalpitante Castelli? Ad ogni tornata elettorale si presenta alla porta girevole con uno stemma di partito per lui nuovo fiammante».

Polidori lancia infine un appello «Organizzamoci. Mi rivolgo a tutti quelli che condividono le stesse mie sensazioni, per la persona giusta, uomo o donna che sia, io darei forza a un nuovo progetto che accantoni per sempre la stagione sinistra della nostra bellissima ma economicamente distrutta Regione.

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