di Federica Nardi
«Il tema non è nemmeno la resistenza ma l’esistenza. Far vedere che esiste una parte che ha una voglia e un’idea diversa di Paese in cui vivere».
Alessandro Metz
Alessandro Metz, 51 anni, da 30 anni è operatore sociale, si è formato a Trieste sua città d’origine, scuola Basaglia. Oggi, vive nel Fermano ed è l‘armatore di Mediterranea, nave sociale nata con lo scopo di monitorare il Mediterraneo sulle rotte dei migranti e quindi di salvare eventuali vite umane. C’era anche lui ieri in piazza Plebiscito ad Ancona, alla manifestazione di protesta contro l’arresto di Carola Rakete, capitana della Sea Watch. Metz ha annunciato che la sua nave sarebbe partita in nottata e ha ricordato la prima missione il 3 ottobre quando effettuarono due salvataggi, prima che sequestrassero loro la nave, e in uno di questi c’era Alima, una bimba d tre anni di cui ancora conserva la foto «Questo non ce lo tolgono più. Davanti a questa bellezza che rappresenta la vita, tutto il resto diventa relativo – ha aggiunto Metz – Ci sequestrate la nave? Ne compreremo un’altra». Di fronte a una mancanza di empatia generalizzata nei confronti dei migranti Metz riflette: «È difficile empatizzare perché per anni si è parlato di invasione, un atto ostile e di guerra. Se tu introietti questo concetto poi devi difenderti. A me interessa far precipitare nella storia il singolo, perché per me è importante questo, invece di parlare di grandi numeri e di migranti generici. Così metti le persone nelle condizioni di empatizzare e puoi capire che nelle stesse situazioni loro tu avresti fatto la stessa cosa». In definitiva per Metz la situazione non è rosea ma la affronta con una consapevolezza che ha radici profonde. «Nel 1978 dopo la legge Basaglia lui disse: “guardate che probabilmente li apriranno i manicomi, ma noi oggi li abbiamo chiusi”. Il tema è sempre quello – ha concluso Metz – dimostrare che si può fare». Con i manicomi, così come con i porti.
(foto/video di Giusy Marinelli)
Metz mostra la foto di Alima
“Free Carola”, oltre 300 in piazza «Salvare le vite non è un reato» (FOTO)
La pretesa assurda di questa gente è di scaricare l'onere di tutti gli Africani che emigrano sulle spalle dei cittadini Italiani, che pagano il costo in termini sociali e di sicurezza, di un'immigrazione dai numeri enormi ed incontrollata...la gestione dovrebbe essere europea fondata dai equi criteri di redistribuzione, e previa selezione in loco di chi è effettivamente un profugo...
Roberta Bellini hai perfettamente ragione, vai tu in Libia a scegliere quelli che possono uscire dai lager?
Il nostro paese non può essere l'unico su cui pesa questo fardello.Ma le ong fanno il gioco dei trafficanti di esseri umani
Peccato che chi è al governo si sia opposto alla revisione di Dublino e che abbiano scritto la legge che regola l'immigrazione rendendo impossibile una immigrazione regolare. Vabe vedo che già siamo arrivati a Soros...
Ipse dixit
La riforma voleva scaricare sull'Italia i flussi secondari
Invece di andare in mare a salvare ,andate direttamente nei paesi dove veramente serve.Dove ci sono bambini che muoiono di fame,allora sì che crediamo in quello che fate.
Cinzia Ravasini quindi siccome ci sono altri (ALTRI) bambini poveri in Africa, lasciamo affogare quelli in mare. Beh, un discorso che non fa una piega
Giuseppe Silvestrini perché te ultimamente hai visto bambini nelle navi che hanno raggiunto l’Italia? Io no
Che bei commenti amici: la solidarietà prima di tutto, mi raccomando peró tutti a messa domenica. Baci sparsi ✨
Mi raccomando solidarietà anche con i terremotati: NON LI DIMENTICHIAMO!
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Bisognerebbe usare il metodo adottato in australia…vedrete che poi gireranno a largo..molto a largo
Signor Bellini, perché dovrebbe andarci la signora Romano? Che lei sappia, c’è l’ONU? Se c’è , oltre che mangiare bene e nuotare in piscina, quando non stuprano le donne, i suoi componenti non potrebbero occuparsi anche di queste drammatiche vicende?
Chiedo scusa, a entrambi per aver invertito i cognomi.
https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/07/02/news/lodi_inchiesta_su_onlus_accoglienza_migranti_11_arresti-230123187/?refresh_ce
anche gli angeli mangiano la nduja…
e ricompratela,Ve la sequestrano di nuovo.
vediamo quante navi vi comprate adesso che non potete più guadagnarci con i clandestini.
Gli Italiani alle elezioni hanno votato in una certa maniera e il dr. Metz deve rendersene conto. In ogni caso va ammirata la sua generosità, sia pure di parte, e la sua tenacia.
Ci stiamo comportando benissimo li salviamo quando stanno per morire dopo aver passato quello che raccontano. Farlo qualche giorno prima c’è da correre il pericolo di prendere qualche pallottola. Ma a chi vuole veramente fare l’eroe si è liberato un posto in un gruppo di minorenni da mantenere ed istruire in Pakistan. Anche li si rischia qualche pallottola ma sono 3500 no 4 gatti.
Genocidi, bambini soldato, abusi sessuali, tratta degli uomini, traffico della prostituzione, dittature militari, violazione dei diritti civili e politici, mancanza della libertà di stampa. L’Africa è il secondo continente del mondo per estensione, quello con più Stati (54) e con circa 1200 etnie diverse, ma è anche il più povero e tormentato dai conflitti. Dei 54 Paesi africani solo 6 hanno piena libertà di stampa, 25 non ne hanno nessuna, 23 solo in parte. Soltanto 11 rispettano la Dichiarazione universale dei diritti umani. Questa è l’Africa. Invece di ” armare navi ” armate qualche esercito di volontari, le armi in Africa costano una sciocchezza e andate a fare i libertadores. Problemi di soldi da come leggo non ne avete ” mi sequestrano una nave ne prendo un’altra e se mi girano i coleotteri compro un transatlantico da quindici piani e ne salvo diecimila alla volta e li mantengo a bordo fino a che non butto giù un porto intero e ve o ce ( sembrano simili ma pur una leggere differenza d’intenti c’è) li scarico” . Vi divertirete sicuramente di più che non stando sulla plancia a prendere il sole sorseggiando vodka martini per voi nemmeno mescolati o shakerati , senza neanche l’olivetta se piace, senza ghiaccio e liquori a temperatura ambiente. Già questo mi sa vi farebbe correre a casa, ma se proprio volete aiutare gli africani sceglietevi un paese con una feroce dittatura ed andate a liberarli. Per il momento, in attesa che la Cina acquisti più Africa possibile dove hanno intenzione di dare lavoro e dignità agli stessi, non lo fa nessuno e fatelo voi. Portatevi qualche libro sul risorgimento italiano, caso mai li liberate intellettualmente che un primo passo potrebbe esserlo. A Civitanova vicino al Batik, c’è la lancetta Peppinello, recentemente restaurata che ferma lì non serve a niente, armatela che chissà potrebbe sempre servire per trascinare il mostruoso transatlantico in caso d’avaria. Provvista di vela e con due anni di garanzia.