Si è celebrata oggi pomeriggio, la cerimonia per il 75° anniversario della Liberazione di Civitanova Marche da parte delle truppe del II Corpo Polacco del Generale Wladyslaw Anders.
Una data che quest’anno il Comune ha voluto ricordare invitando una delegazione polacca di Skawina, città gemellata con Civitanova dal 2005 e rappresentata per l’occasione dal sindaco Norbert Rzepisko e dal Console Onorario Cristina Gorajski.
Presenti autorità civili e militari tra cui il maggiore Enzo Marinelli, comandante della Compagnia dei carabinieri di Civitanova, il capitano della Polizia Municipale Eugenio Autiero, il deputato Mirella Emiliozzi. L’Amministrazione comunale era rappresentata dall’assessore ai gemellaggi Pierpaolo Borroni, con la fascia tricolore nelle veci del sindaco Ciarapica, dal presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi e dall’assessore Ermanno Carassai. Accanto al civico Gonfalone, gli agenti della Polizia Municipale in alta uniforme e gli uomini della Protezione civile con il coordinatore Aurelio Del Medico.
Una giornata che si deve alla determinazione di George Dernowski e della sua famiglia, che hanno donato la lapide che ricorderà per sempre quei tragici eventi e il legame indelebile tra due popoli e due città. Ma dai quei giorni di guerra, drammatici e pieni di sofferenza, sono emersi nei ricordi storie di toccante umanità che legano il popolo polacco a quello delle Marche e a quello civitanovese in particolare.
Nelle parole del console e del sindaco polacco un profondo ringraziamento alla famiglia Dernowski e all’Amministrazione comunale per questa cerimonia alla cui realizzazione hanno collaborato il professor Alvise Manni del Centro studi civitanovesi, l’Archeoclub, l’Accademia di Oplologia e Militaria di Ancona, la Biblioteca comunale Silvio Zavatti, il Consolato polacco di Ancona e la nuova associazione Italo polacca delle Marche.
«L’amicizia con Skawina nasce formalmente nel 2005 – ha ricordato Borroni. Civitanova ringrazia e ringrazierà sempre il popolo polacco che ha lottato per la liberazione. Riconoscenti per il passato, volgiamo lo sguardo ad un futuro di pace e fratellanza in Europa».
La giornata si è aperta con il convegno alla Biblioteca comunale Zavatti e la presentazione del libro di Claudio Bernacchia “E venne la guerra…”. Nel pomeriggio, al Monumento ai Caduti sul Lungo Mare Sud la deposizione della corona d’alloro, l’adunata generale e la scopertura della lapide in memoria alle truppe del II Corpo Polacco comandate dal Generale Władysław Anders, dopo le musiche degli inni nazionali eseguiti dalla banda della Città di Civitanova ai giardini di piazza Gramsci, che ha chiuso le celebrazioni con la Marcia di Civitanova.
Domenica mattina, la delegazione di Skawina andrà a Loreto per visitare la Santa Casa e il cimitero Polacco. Alle 18 a Civitanova Alta santa Messa in piazza della Libertà per celebrare la Festa di San Paolo. Alle ore 21,15, presso il Teatro Anibal Caro, concerto di musiche Polacche “I Papaveri Rossi” con il mezzo soprano Laura Marzola e pianista Danilo Torquati. Il concerto sarà preceduto dal Canto “Gaude Mater Polonia” interpretato da Dawid Kownacki e Aneta Kownacka. Durante l’intervallo gli stessi interpreti intoneranno il Canto “Czerwone Maki Na Monte Cassino”. Ingresso libero.
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il comune invita e poi il Sindaco delega un suo sostituto
Ma Fabrizu sindacu natu a Macerata,( adè come se nasci sotto che segno zodiacale sfavorito) du stavi ieri mattina? A lu mercatu a conta li neri o a cumpratte un paio de adidas. Nun sapii che 75 anni fa ndu stai de casa addè, largu e comudu a la faccia de quilli che caccete pure dalle panchine e finche te dura fa verdura, ci stava li polacchi a liveratte pure lu pezzu te terra do sta casa tua. Li polacchI se’ partiti da lassù e issu nenanche l’ìeducaziu de sta quajo. Che stava a che J 7, otto co issu?
Su sindaco che non se sa se diria pure issu se vero o no che a Predappio non c’è mai statu all’epoca come se saria comportato. Saria montato co li tedeschi pe scappa prima o saria rmasto co li polacchi a vede la miseria, la fame, la morte ,La guerra insomma? Saria salito in piazza co la bandiera del giro d’Italia o co quella co lu teschio che dice me ne freghu? Ciarapica, tu non si fatto un niè, ma li polacchi sci e ieri moccò d’educaziò no eh. Se eru polaccu iu, cu quillo che m’ha fattu li tedeschi alleati prima de tutti l’italiani e po me si capito . ve venio propri a liberavve!!. Ciedo scusa per eventuali imperfezioni grammaticali ma do sta de casa issu se parla co la U, a Macerata lu stessu e allora per sentirmi più vicino alla sua figura ho usato anche io l’U.
Teatro ‘Annibal Caro’, con due ‘n’.
Curriculum Vitae di Norbert Rzepisko. Laureato in storia presso il College of Pedagogy, in educazione fisica presso l’Accademia di Educazione Fisica e in marketing e management presso l’Università Jagellonica, economia e pubblica amministrazione all’Università di Economia di Cracovia.
I Polacchi sono gente seria.
Da noi invece per i gemellaggi ci vuole un ginecologo, pardon assessore, ad hoc.
micucci troppi ce ne sono in giro che se ne strafregano di chi è rimasto secco per contrastare le nefandezze causate da pazzi che di umano non riesco ancora a capire cosa avessero