Luca Ceriscioli e Manuela Bora
L’obiettivo di spesa per il 2019 dei fondi europei Por Fesr 2014/2020 è già stato raggiunto due giorni fa dalle Marche, con sette mesi e mezzo di anticipo. Un obiettivo che riguarda la spesa certificata e serve per non perdere il finanziamento comunitario e il cofinanziamento nazionale. A dirlo la Regione, che parla di 75,4 milioni già spesi. «È un risultato importante che va sottolineato – ha detto il presidente Luca Ceriscioli -. I 75,4 milioni rappresentano la capacità del nostro territorio, delle nostre strutture, di spendere positivamente i fondi europei. È un obiettivo sul quale l’Italia fa sempre fatica a distinguersi. Se una Regione invece, dopo pochi mesi, già guarda all’obiettivo 2020 e lavora su un’altra prospettiva, è un esempio di grande efficienza, di grande capacità di trasformazione di questi fondi in un’opportunità di crescita e sviluppo». Manuela Bora, assessore alle Politiche comunitarie, sottolinea «la qualità della spesa certificata. Circa la metà è stata raggiunta grazie all’investimento in ricerca e innovazione, circa il 30 percento, invece, con progetti che riguardano Made in Italy e internazionalizzazione e un 18 percento anche per i primi investimenti nelle zone del cratere con i fondi sisma. Il raggiungimento dell’obiettivo testimonia quanto la nostra regione abbia bisogno di Europa che è sinonimo di opportunità per il nostro territorio». La spesa certificata coinvolge 82 progetti di innovazione tecnologica, 89 di promozione dell’internazionalizzazione, altri di digitalizzazione della pubblica amministrazione e di promozione del sistema Marche attraverso il progetto territoriale #DestinazioneMarche. Bora e Ceriscioli non fanno menzione delle enormi polemiche che hanno visto proprio la Regione nel mirino di popolazione e opposizioni per aver scelto di destinare parte dei soldi europei per il sisma a zone fuori cratere o a imprese ai margini del territorio colpito. Il pacchetto totale del Por Fesr (il fondo strutturale che sostiene lo sviluppo regionale), ha una dotazione complessiva di 585 milioni di euro. Attualmente, tra le risorse concesse ai beneficiari (oltre 300 milioni di euro) e quelle previste con i bandi emanati a favore delle imprese o attraverso le convenzioni sottoscritte con gli enti pubblici (pari a 190 milioni) sono stati attivati impegni per oltre 490 milioni, pari all’85 percento della dotazione complessiva.
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