Opera distrutta, il fratello di Tulli:
«Rammarico e dolore,
il Comune ora faccia qualcosa»

MACERATA - Il commento di Piero Tulli sulla triste vicenda di questa mattina nel cantiere del Lauro Rossi: «Non sapevano niente dei lavori né di quanto accaduto. L'abbiamo scoperto leggendo Cronache Maceratesi. L'amministrazione dovrebbe agire per capire di chi è la responsabilità»

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“Chimismi”. L’opera di Wladimiro Tulli che ornava il soffitto dell’ex farmacia comunale

 

«Rammarico e dolore per quello che è successo». Piero Tulli, fratello dell’artista, commenta così la distruzione dell’opera “Chimismi” che ornava il soffitto dell’ex farmacia comunale, in piazza della Libertà. Il dipinto, particolarmente fragile per la tecnica con cui è stato realizzato, si è sbriciolato durante i lavori nel cantiere teatro Lauro Rossi.

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Wladimiro Tulli

I lavori in corso sono per rinnovare lo spazio in modo che possa ospitare un ufficio turistico. Tanto che quell’opera, lì da decenni e commissionata dall’allora farmacia, doveva essere un biglietto da visita (come ha anche sottolineato la vicesindaca Stefania Monteverde). «Non sapevano niente dei lavori né di quanto accaduto – spiega Piero Tulli -. L’abbiamo scoperto leggendo Cronache Maceratesi. Il Comune in passato aveva restaurato altre opere: il graffito che orna la hall dell’ospedale di Macerata e l’opera nella farmacia Grelloni. Siamo dispiaciuti per quello che è successo. Non so se possiamo agire giuridicamente. L’opera, essendo fissa, dovrebbe essere proprietà del Comune. Quindi è il Comune che dovrebbe farlo per difendere una sua proprietà e capire di chi è la responsabilità». Il Comune oggi ha convocato una restauratrice, Maria Pia Topa, che ha spiegato che è in corso la verifica di quanto sia possibile recuperare per lasciare una traccia coerente dell’opera.  Il consigliere comunale di maggioranza David Miliozzi ha inoltre rivelato di aver avvisato in tempi non sospetti della fragilità dell’opera e di averlo fatto anche in commissione, alla presenza di Monteverde, quando si discuteva dei lavori da fare in quello spazio. «Che si tutelino le altre opere pubbliche e private che si trovano sul territorio – è l’appello finale di Piero Tulli -. Macerata perde un’opera di Wladimiro, che era attaccato alla città e a tutti quanti».

(Fe. Nar.)

Opera di Tulli in frantumi, Miliozzi: «Avevo avvisato che era fragile»

Distrutta l’opera di Wladimiro Tulli Pasticcio nel cantiere al Lauro Rossi

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