Spazio pubblicitario elettorale

Bilancio di Macerata cultura,
il parere dei revisori
manda in tilt il Consiglio

RIMANDATA alla prossima settimana la delibera. L'assessore Caldarelli: «Documento dell'organo di revisione sibillino. La Settimana enigmistica può essere utile per valutarlo». Passano invece la mozione dei 5stelle contro i mozziconi di sigarette e la proposta di un museo dedicato a Dante Ferretti del consigliere Miliozzi

- caricamento letture
boccia-cherubini

Da sinistra Andrea Boccia e Roberto Cherubini

di Federica Nardi

Nove pagine di critiche e una disamina che l’assessore al bilancio Marco Caldarelli ha definito «sibillina». Il parere del collegio dei revisori al bilancio di previsione dell’Istituzione Macerata cultura (Imc) ha mandato in tilt il consiglio comunale. Prima Roberto Cherubini (M5s) ha chiesto il rinvio della discussione: rigettato. Almeno fino a quando segretaria e presidente, dopo aver chiesto un minuto di sospensione, si sono ricordati che la delibera non poteva nemmeno essere discussa oggi perché il parere è arrivato solo stamattina.

«Si evidenzia come non sia chiaro quali, in concreto, siano le attività svolte dall’Imc per le quali dovrebbero essere assorbite (in previsione) risorse finanziarie per oltre 412mila euro», scrivono i revisori, puntando l’attenzione sul fatto che diverse attività sono svolte in project financing con l’associazione temporanea di imprese costituita tra la cooperativa sistema museo e la cooperativa Meridiana. In particolare la gestione riguarda il sistema museale di palazzo Buonaccorsi, Torre civica e Sferisterio. «Va dettagliato – proseguono i revisori – quale attività residua svolge effettivamente l’Imc, le modalità e le tempistiche di utilizzo (da rendere necessariamente in chiaro) del personale dipendente del Comune “distaccato” per lo svolgimento di attività dell’Imc». Questo per «garantire che non vengano svolte dagli stessi dipendenti attività che, invece, sono a carico degli appaltatori e concessionari dei servizi affidati, rispettivamente, in appalto o in project financing». Quello che avviene a oggi è, nei fatti, una partita di giro: il Comune dà i soldi a Macerata cultura e questa a sua volta li dà ai privati in questione. Ma questo non convince i revisori: «per ovvi motivi di trasparenza e chiarezza dei flussi finanziari, non è consentito al Comune per le attività appaltate e concesse in convenzione trasferire fondi all’Imc che poi, li gira ai soggetti ultimi beneficiari». Oltre a questioni di trasparenza e a una richiesta di verifica della cauzione a garanzia delle penali di Sistema Museo, l’organo di revisione obietta l’opportunità stessa che Macerata cultura debba continuare a esserci: «Occorre che il Comune faccia chiarezza e delimiti le rispettive funzioni degli enti appaltatori e concessionari dei singoli servizi evitando confusioni di ruoli nelle diverse istituzioni coinvolte, specificando la destinazione di ogni risorsa trasferita e rivalutando l’opportunità di razionalizzare e snellire le procedure di gestione delle proprie attività eliminando, se del caso, istituzioni, come la Imc, che appaiono, a meno di dimostrati motivi di convenienza e opportunità tali da tradursi in concreti vantaggi per il Comune, obsolete e superate alla luce delle recenti decisioni strategiche adottate dal Comune (convenzione partenariato in project financing)».

caldarelli-1-325x217

Marco Caldarelli oggi in Consiglio

Caldarelli si è lasciato andare a qualche battuta sulle considerazioni dei revisori, il cui parere finale non risulta chiaro: «La formazione sulla Settimana enigmistica può essere utile», dice rivolgendosi ai consiglieri. E specifica che «il project financing era stato approvato da questo Consiglio con il parere favorevole del collegio dei revisori allora in carica. Emerge una sostanziale critica – ammette -, ma il linguaggio è sibillino. Tra l’altro non è vero che tutti i musei sono gestiti dal project financing. Ci sono considerazioni molto politiche. Non dico nulla in merito perché è importante discuterne. A oggi l’istituzione, in più rispetto al personale comunale, prevede solo un Consiglio d’amministrazione che tra l’altro non ha costi». Per Cherubini il parere è un vero e proprio «massacro all’operato dell’amministrazione». In ogni caso, la discussione è rimandata a lunedì prossimo e il documento farà un ulteriore passaggio in Commissione. Rimandati anche tutti i punti all’ordine del giorno domani, data l’assenza dell’assessore Narciso Ricotta.

Miliozzi_ConsiglioComunale_FF-1-325x302

David Miliozzi

Per quanto riguarda gli altri punti all’ordine del giorno oggi (la mozione del movimento 5 stelle “anti mozziconi a terra” e l’ordine del giorno di David Miliozzi sul “museo Dante Ferretti”), sono state entrambe votate da tutti o quasi i consiglieri: 18 sì per la prima e unanimità per la seconda. La mozione dei 5stelle impegna gradualmente le attività del centro storico a munirsi di posacenere esterni e a ripulire la strada di fronte all’attività da eventuali mozziconi di sigaretta gettati a terra. Una battaglia che si inserisce anche nella recente protesta globale, a cui ha partecipato anche Macerata, per intraprendere azioni a favore dell’ambiente e contro il cambiamento climatico. Per la seconda proposta ci vorrà più tempo, ma la volontà politica dell’amministrazione c’è. Tanto che l’idea era già finita nella rosa di progetti per Macerata Capitale della cultura, un sogno poi sfumato in finalissima.

«Più posacenere in strada, basta mozziconi a terra»

Macerata, la proposta di Miliozzi: «Un museo Dante Ferretti»

 

 



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X