Sit in degli studenti di Officina universitaria ai Giardini Diaz di Macerata: appuntamento domenica alle 15. Gli universitari hanno deciso di organizzare il sit in per riflettere sui fatti avvenuti un anno fa: la morte di Pamela Mastropietro e il raid razzista di Luca Traini. «Il 3 febbraio 2018, Luca Traini decideva di vendicare la morte di Pamela Mastropietro, una ragazza barbaramente assassinata nel maceratese nei giorni precedenti. Una vendetta che in realtà celava un attacco fascista e razzista con l’obiettivo di ferire persone di colore con un’arma da fuoco – scrivono gli studenti –. E mentre “i fatti di Macerata” venivano strumentalizzati e spettacolarizzati da tutte le fazioni, in vista delle elezioni di marzo, la comunità maceratese insieme agli studenti, si riuniva per trovare delle risposte o anche solo per sfogarsi sull’accaduto. Questa unione di pareri e di sensazioni – continuano gli studenti –, ha dato vita a un momento di condivisione e di riflessione generale sulla violenza in tutte le sue forme e su come combatterla senza impugnare armi, sui valori dell’antirazzismo e dell’antifascismo».
L’idea degli studenti è di «ricreare questa riflessione collettiva mettendo a disposizione un microfono aperto alla cittadinanza e agli studenti. Il nostro obiettivo, però, non è solo il ricordo, ma anche un richiamo alla responsabilità morale ed etica di ognuno, più volte minacciata da chi ha poi martirizzato le gesta di Traini; perché la violenza in tutte le sue forme dovrebbe essere condannata ed eradicata, sempre, e non veicolata come strumento di odio verso il prossimo». Gli studenti concludono dicendo che l’evento vuole essere una analisi di quanto accaduto «senza manipolazioni politiche e di convenienza» e che il sit in è organizzato da loro stessi senza coinvolgimento né dell’amministrazione comunale né di partiti. Questa la locandina dell’evento: https://www.facebook.com/events/1202051336614223/.
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…di sicuro una manifestazione apolitica, apartitica..apatica, e chi più ne apa, e ne “capa”, più ne metta..!! Viva l’Italia!! gv
Dove vogliono arrivare, non è stato detto tutto ciò che c’era da dire?
Se questi studenti, che -Di Maio e Dibba a parte- dovrebbero essere la classe dirigente di domani, dopo 73 anni continuano a parlare di “antifascismo”, non preoccupandosi dei reiterati episodi di microcriminalità legati allo spaccio di droga, come l’ultima ragazza morta all’Hotel House, (ricordo il ferito dal Traini nuovamente sorpreso a spacciare), e ultimamente gli arrestati più volte lo stesso mese sempre per lo stesso reato, che leggiamo anche su queste pagine, poi non parlino di azione “apolitica”, perché non sono credibili. Bei tempi quando per “Officina” s’intendeva il luogo dove, al posto delle chiacchere, si usavano oltre alle seghe, anche le chiavi a stella, i martelli e pure la fiamma ossidrica.
Cari commentatori seriali e di facili certezze, “senza manipolazioni politiche” significa senza strumentalizzazione da parte di chi riveste incarichi di partito o amministrativi, non certo essere “apolitici” ( ché nessuno lo è) o non avere un’idea e una propria convinzione sui fatti. Se poi certe manifestazioni non vi aggradano nessuno vi obbliga a parteciparvi, ché fuori fa freddo ed è bene restare al caldo delle proprie convinzioni.