Foto d’archivio
Abbandona il suo cane legandolo al cancello del canile di Potenza Picena, denunciato un potentino di 81 anni. I fatti risalgono al novembre scorso quando i volontari del canile di Potenza Picena hanno trovato legato al cancello della struttura un piccolo cagnolino. Subito è stata fatta denuncia ai carabinieri e all’Asur che è fatta carico dell’animale e lo ha destinato al centro multizonale di Civitanova. Grazie alle indagini e all’individuazione fotografica è stato possibile risalire all’identità del proprietario. È stato denunciato per abbandono di animali.
Se un pluriottantenne lascia il cane legato al cancello del canile significa che vuole consegnarlo e non abbandonarlo... stiamo esagerando
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vabbè, magari a 81 anni non ce la faceva ad accudirlo, non l’ha abbandonato in autostrada, l’ha portato al canile, che abbandono è?
Forse è stato tradito dal chip del cane. Dalla sua lettura si arriva al proprietario. Ingenuo.
l’abbandono davanti al canile è abbandono senza se e senza ma.
Da come è scritto l’articolo ha legato il cane al cancello e se ne è andato: che italiano c’è da utilizzare per far comprendere cosa è successo?
Non chiamerei ingenuo chi abbandona un cane con il cip….
e un anziano avrebbe diritto a un po’ di comprensione e di rispetto senza se e senza ma, in italiano, in maori e in gaelico demotico… lasciare un cagnolino davanti a un canile è più segno di impacciata timidezza che di crudeltà… andare ad intasare i tribunali per questi fatterelli…
se si porta il cane al canile x motivi personali,accertarsi se vi e’ qualcuno x consegnarlo altrimenti non si lascia davanti al cancello e poi andarsene,ok.
Anche se anziano poteva, anziché legarlo, entrare nel canile, parlare con chi ci lavora e spiegare che non poteva più tenerlo. Lasciato legato lì o ad un palo o in un campo è sempre abbandono!! Non nascondiamo i dietro al finto buonismo.
Aveva proprio ragione il vescovo Marconi: il dormiveglia dell’impiegatuccio genera mostri.
“Come rinunciare alla proprietà di un cane: documentazione.
Ciò che deve fare il proprietario, dunque, è presentare presso l’ufficio ambiente del proprio Comune di residenza una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ove dichiara, sotto la propria responsabilità penale e civile, di essere il legittimo proprietario del cane (identificato mediante numero di microchip), di versare in condizioni di oggettiva difficoltà e, pertanto, di chiedere al canile comunale di accogliere il proprio animale, rinunciando al contempo alla proprietà. È possibile, eventualmente, allegare all’istanza documentazione idonea a provare le proprie ragioni. Alcuni Comuni chiedono che si presenti anche attestazione sullo stato di salute del cane redatto dal veterinario iscritto all’Ordine dei Medici Veterinari.
La rinuncia della proprietà di un cane è soggetta al pagamento di trecento euro da corrispondere al momento dell’ingresso del proprio cane al canile.”
Per Rita Trobbiani. Forse non aveva neanche i soldi per effettuare la rinuncia al possesso. Però non ha fatto i conti con la norma di legge.