di Mauro Giustozzi
La maledizione delle finali continua. Dopo le 5 perse nella scorsa stagione per Civitanova arriva anche la prima di questa stagione nel Mondiale per Club. A stoppare la strada a Juantorena e compagni è quella Trento degli ex Candellaro e Grebennikov che torna sul tetto del mondo dopo che era stata l’ultima italiana ad aver trionfato nella competizione. Il derby marchigiano delle panchine se lo aggiudica il fanese Angelo Lorenzetti che batte il corregionale Giampaolo Medei. Russell e Kovacevic sugli scudi nelle file di Trento, mentre nelle file biancorosse non è bastato l’ottima performance dei centrali: nei momenti decisivi qualche errore di troppo e la miglior continuità dei trentini ha fatto la differenza.
Durissime a fine gara le parole del patron Fabio Giulianelli: «La proprietà non si sente rappresentata da questa squadra e provo solo vergogna». Ancora Polonia amara per la Lube che per il secondo anno consecutivo perde la finale del Mondiale per Club: lo scorso anno contro Kazan, quest’anno contro Trento. Dopo un filotto di vittorie consecutive, con lo scalpo dei campioni russi uscenti eliminati nel girone, che hanno portato i biancorossi in finale sul più bello i cucinieri ancora una volta si sono fermati. Al termine di una sfida equilibratissima, spettacolare, intensa, nella quale Trento ha commesso meno errori ed è stata più lucida nei momenti topici della gara. Civitanova ha pagato una ricezione non sempre perfetta ed anche un servizio meno efficace rispetto agli avversari. Ma, in questi casi, la differenza in una sfida del genere l’hanno fatta pochi palloni a favore dei trentini. Lube che si consola con i premi a Simon e Stankovic miglior coppia di centrali e Sokolov, miglior opposto della manifestazione.
Dopo 26 anni torna una finale mondiale tra due squadre italiane e dopo 5 anni sul tetto del mondo ci sarà comunque vada un club tricolore. Squadre in campo nei migliori sestetti possibili, con Trento che approccia meglio l’avvio della sfida. Con Lisinac e due errori di Leal e Sokolov se ne va sul 2-5: Giannelli si appoggia molto sul centrale serbo in questa prima parte del parziale e riesce a tenere il comando della gara. Civitanova soffre invece a muro, non riscendo a bloccare gli attacchi avversari. Grazie soprattutto a Sokolov i cucinieri accorciano le distanze (16-17) ma è sempre dal muro che l’Itas con Giannelli e Kovacevic costruisce il suo positivo finale di set. Medei cerca soluzioni dalla panchina con D’Hulst, Massari e Cantagalli ma il sestetto di Lorenzetti chiude con Lisinac. Nel secondo la sfida entra ancora più nel vivo, con spettacolo e grandi colpi. Parte meglio Trento ma stavolta la Lube non molla niente. Grazie al servizio di Simon rovescia il punteggio (11-9) di un parziale che s’incammina sull’equilibrio più assoluto, giocato punto su punto con frequenti altalene nei vantaggi tra le due squadre. Il finale è però deciso dalla superiorità a muro dei biancorossi: 4 degli ultimi 5 punti Lube arrivano da questo fondamentale con Leal, Stankovic e Simon che si esaltano portando la loro squadra sulla parità. Nel terzo lo show arriva soprattutto dai centrali delle due squadre capaci di giocate spettacolari e vincenti. L’indirizzo nel punteggio lo danno Lisinac e Kovacevic per il 4-6 d’avvio. Bruno allora punta sul gioco al centro per tenere in scia una Lube che però accusa il break del 13-16 col muro di Vettori su Leal. Biancorossi capaci di rovesciare l’inerzia della sfida (17-16) prima però di fermarsi e subire il break avversario di 5-1 che spiana la strada alla formazione di Lorenzetti per andare a prendersi il secondo set, favorita anche dagli errori di Juantorena e Sokolov al tramonto del parziale. Il quarto è decisivo per Civitanova e allora Medei toglie Bruno e si affida a D’Hulst al palleggio per provare qualcosa di diverso e mettere in difficoltà gli avversari in un parziale determinante. Avvio da incubo per i biancorossi: sotto 1-4 è il servizio di Stankovic a riportare a galla i biancorossi. Il muro degli avversari fa male, Lube che resta in scia sino al 15-16: poi Russell e due ace di Kovacevic spalancano il baratro al sestetto di Medei che non ha più la forza di crederci fino alla fine e si consegna agli avversari ancor prima che l’ultima palla sia caduta. Dopo questa esperienza internazionale Civitanova si ritufferà in campionato con la trasferta di Milano in programma domenica prossima.
Il tabellino:
CIVITANOVA-TRENTO 1-3 (20-25, 25-22, 20-25, 18-25)
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Stankovic 7, Bruno 1, Juantorena 11, Simon 14, Sokolov 17, Leal 7, Balaso (L), D’Hulst, Cantagalli 1, Massari. NE.: Marchisio (L), Cester, Diamantini, Sander. All. Medei.
ITAS TRENTINO: Candellaro 10, Giannelli 1, Kovacevic 16, Lisinac 12, Vettori 12, Russell 20, Grebennikov (L), Nelli, Van Garderen. NE.: Cavuto, Daldello, De Angelis (L), Codarin. All. Lorenzetti.
ARBITRI: Maroszek (Pol) e Casamiquela (Arg).
NOTE: Durata set: 27’, 29’, 29’, 22’ totale 107. Lube: bv. 4, m. 13, e. 26. Itas: bv. 4, m. 12, e. 25.
Indomita Lube, polacchi ko: è in finale al Mondiale per club
Mondiale, Lube già alla Final Four: la sfida contro il Fakel per il primo posto nel girone
Mondiale, Lube da sogno: all’angolo la corazzata Zenit Kazan
L’anno scorso 5 finali perse!! In questa stagione già 3 in supercoppa e oggi finale persa!! Ma non è che l’allenatore è incompetente, e anno sbagliato la campagna acquisti?
Eterni secondi.
PEGGIO DELLA JUVE…
Trento aveva molta più fame...era palese in tv
L’anno scorso 5 finali perse!! In questa stagione già 3 in supercoppa e oggi finale persa!! Ma non è che l’allenatore è incompetente, e hanno sbagliato la campagna acquisti?
Con medei cosa ci si può aspettare? È come correre un mondiale di F1 con la miglior macchina e farla guidare ad un anziano col cappello....
Ma Medei lo mangia il panettone???
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Importante partecipare, le vittorie possono attendere
Un patron che si vergogna della propria squadra. Una società profondamente odiata nel mondo del volley. A Macerata si dice “poli stà cent’anno sotto un camì che puzzi sempre de contadì”. Questa è la cifra della Lube. Una roba invereconda, mai integrata nel suo territorio ad eccezione di Treia, una società che si è sempre venduta al miglior offerente (vedi Palas a Civitanova Marche), che ha sempre anteposto interessi aziendali allo sport. E’ vero, la Lube è eternamente seconda. Sotto ogni punto di vista. Da ultimo quello sportivo. Per quanto mi riguarda vale di più la vittoria della HR Maceratese contro la Sangiorgese che questa finale di pallavolo. Parola di chi ama la propria città ed il proprio territorio. Sarò provinciale ma resto orgoglioso della mia coerenza.
Dico la mia…
di tutto quello che ho letto,rimango male quando il capo molla il suo equipaggio…se era la tua squadra ieri non può non esserla oggi,anche se perdi..
Per quello scritto dal sig. Savi, dico che lo sport a livello altissimi livelli È business, quindi giustamente si e’ definito provinciale… forse la malattia di questa squadra e’ cio’ che la circonda
forse è giunta l’ora di cambiare sport lasciare il volley e buttarsi sul calcio……ovviamente a MACERATA
Giulianelli, non ti rappresenta? Mollala! Affitteranno una palestra scolastica da qualche parte e giocheranno il sabato mattina quando la palestra non è già impegnata. Ma io penso che sarebbero i giocatori a dover mollare una società che a parte qualche vecchio residuo maturato a Fontescodella non ha neanche i fans in numero superiore nemmeno ad una squadra di beach volley anche per il , anzi soprattutto per come si è mossa la società. Per fortuna non si vive di solo Lube e un fornelletto da campeggio attira molte più simpatie di chi pagando e trovando i giusti appoggi, si ritrova ad essere padrona di casa come se avesse affittato un capannone per metterci pannelli di truciolato.
Peccato perché Trento non era imbattibile, e dopo la fase a gironi la LUBE sembrava la squadra più in forma. Quarto set non giocato proprio , speriamo nelle prossime finali che ci saranno !!
…mah..al Giulianelli consiglierei proprio un..”You Lube”, solo così si può veramente vincere, anche se non sempre. Ossequi. gv
Chi arriva secondo è sempre un perdente!!! Per arrivare primi non e’ sufficiente avere i soldi e soprattutto dire di provare vergogna anche perchè squadra e proprietà vivono in simbiosi e l’una è espressione dell’altra e viceversa: Juventus docet (i dirigenti della Juventus, anche negli anni….pochi per la verità….che non vinceva, non li ho mai sentiti parlare male della squadra, ne prendere le distanze da essa tanto è vero che esisteva ed esiste “lo stile Juventus”.
Per la cronaca non sono juventino.
Da quando si sono trasferiti dai pesciaroli hanno raccolto soltanto le briciole, era meglio che rimanevano a Macerata.
L’asse Treja-Citano’ e’ allo sbando,il patron non la riconosce,ma ha avallato tutti gli acquisti stranieri,dura lezione da Trento con italiani del proprio vivaio,guidati da un allenatore che a detta del patron Lube,e’ scarso,invece Medei…..azz… dimenticavo,e’aziendale.
….
E come dicono da Trento e riportato stamattina sul Carlino..”GIulianelli e’ un po troppo supponente..” ovvero la famosa scoperta dell’acqua calda…la Lube con le sue peregrinazioni da casa in casa da strada in strada ricorda comunque qualcosa..