di Monia Orazi
Rischia di avere i locali incompleti e delle vetrine vuote, il nuovo centro commerciale di Camerino che si sta realizzando a San Paolo, con i fondi dell’emergenza gestiti dalla Protezione civile nazionale. Sarà la nuova casa per settanta attività commerciali, di cui una sessantina resistono da due anni sotto al tendone del City Park. L’allarme è stato lanciato nel corso di una conferenza stampa da Gian Luca Broglia, portavoce dei commercianti, alla presenza del sindaco Gianluca Pasqui, di una delegazione di commercianti, professionisti e rappresentanti di Cna e Confartigianato. «Non vogliamo passare per bambini capricciosi, siamo solo persone che vogliono continuare a lavorare, come hanno sempre fatto in questi due anni – ha detto Broglia – chiediamo chiarezza sul fatto di dover affrontare, ciascuno di noi, una spesa aggiuntiva pari a 15 mila euro per modificare l’interno dei nostri negozi nel futuro centro commerciale, perché non tutti dopo due anni di tendone o di inattività totale possono permetterselo».
La struttura dovrebbe essere inaugurata il prossimo otto dicembre, ma le norme esistenti sul post terremoto non coprono le spese ad esempio per i bagni, l’ampliamento dell’impianto elettrico, offerto solo in versione base non sufficiente per le attività commerciali. Il conto è presto fatto, servono per completare tutto un altro milione e 200 mila euro, circa quindicimila euro di investimenti che ciascun esercente deve sborsare di tasca propria, cosa difficile per chi da due anni non ha più lavorato prendendo solo cinquemila euro, oppure ha lavorato sotto al tendone del City Park, con incassi di molto ridotti rispetto ad un tempo. «La costruzione del centro commerciale è la realizzazione di un sogno che accarezziamo sin dal dicembre 2016 – ha proseguito Broglia – ma ci siamo resi conto che i locali a noi assegnati non erano appetibili e necessitavano di miglioramenti indispensabili. Chiediamo di conoscere di chi sarà la proprietà di questi locali, se ci sarà chiesto l’affitto, nel caso si debba sostenere l’investimento, inoltre cosa farà chi dovrà tornare in centro a breve, perché la sua via esce dalla zona rossa o nel caso voglia cedere l’attività? Su tutto questo non c’è niente di scritto. Qualcuno di noi, dopo due anni di inattività o sotto al tendone, non ha soldi per fare questo investimento, qualcuno lo ha detto, qualcuno si vergogna, qualcuno ha detto di bloccare i lavori del suo locale perché non può pagare, difficile avere mutui dalle banche, senza nessuna garanzia. Se dentro al centro commerciale non entreranno tutti, ci sarà un danno per la comunità, ci saranno vetrine vuote, questa sarà anche la piazza della città, perché una piazza non ce l’abbiamo più. Chiediamo di poter accedere ad un mutuo a tasso agevolato, si era parlato della possibilità prevista nell’ordinanza 42, con fondi per le microimprese, ma poi non siamo andati più avanti, con possibilità di prestiti sino a 30mila euro, da restituire in dieci anni. Dall’ordinanza 9 non è chiaro ancora cosa possiamo coprire con le spese».
Denunciata da alcuni commercianti l’assenza di Confcommercio, rispetto al 1997 e l’impossibilità di partecipare ai bandi emanati per le zone del sisma, per mancanza di requisiti fondamentali. Il sindaco Gianluca Pasqui ha aggiornato su una riunione avuta in Comune con la Regione, che metterà a disposizione dei commercianti un funzionario per avere tutte le informazioni per la loro situazione. Pasqui ha inoltre detto che chiederà a brevissimo termine un incontro con la Protezione civile nazionale e la Regione, per capire quale strada intraprendere. «E’ grazie ai commercianti se abbiamo ottenuto dei fondi per dare una nuova piazza, provvisoria, alla nostra città, stiamo realizzando una struttura che sarà per diversi anni la Camerino provvisoria, anche se questo non piace, io non racconto barzellette, questi sono problemi seri. Se le banche avranno la garanzia della copertura delle fatture, non avranno difficoltà, sul rientro nel centro, quando si riapriranno delle parti di zona rossa, non so quali affari potrà fare un’attività commerciale che avrà sede dentro ad un immenso cantiere», ha concluso il sindaco Gianluca Pasqui.
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