Il gruppo di ciclisti in piazza della Libertà
Il gruppo davanti alla Sfera di Peschi
di Marco Ribechi
Convivenza ciclisti e auto, esperimento riuscito per la zona 30. Questa mattina lungo la circonvallazione delle mura di Macerata e nel centro storico della città è stata realizzata l’ultima iniziativa per la settimana europea della mobilità sostenibile. Nel percorso, opportunamente segnalato con dei cartelli e sorvegliato dai vigili urbani, il limite imposto di 30 chilometri orari ha permesso la condivisione delle strade tra automobili e biciclette. «La realizzazione di zone 30, spesso preferite alle ciclabili che relegano i ciclisti in percorsi esclusivi, è ormai una prassi consolidata in molte città italiane e soprattutto europee – spiega Alberto Cicarè, presidente dell’associazione Ciclo Stile promotore dell’iniziativa con l’appoggio del Comune – consente di coniugare la circolazione delle auto con la presenza dei ciclisti e anche una maggiore tutela dei pedoni. Sono soprattutto gli utenti più deboli della strada, bambini e anziani, che possono godere dei benefici di una maggiore sicurezza». Così un bel gruppo di ciclisti di ogni età, molte famiglie con bambini, hanno risposto all’appello e si sono trovati ai giardini Diaz per fare in compagnia un paio di giri intorno alle mura. L’esperienza è stata resa ancora più intressante dalla presenza tra i ciclisti del consigliere David Miliozzi che ha approfittato di un paio di pause per raccontare storia e caratteristiche di due monumenti poco valorizzati: il don Chisciotte di Giuseppe Gentili e la sfera di Umberto Peschi. Il giro è terminato con una foto di gruppo in piazza della Libertà. «L’esperienza è stata positiva – conclude Cicarè – la circolazione, anche se rallentata, non ha subito intoppi e anche gli automobilisti si sono dimostrati rispettosi. Non si è sentito neanche un colpo di clacson, potrebbe essere il segnale che forse i tempi sono maturi per un cambiamento».
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Va vè che li maceratesi se lamenta de tutto ma pò gnotte tutto, ma metti che uno X capiti Macerata- notoriamente città ” di pianura “- e si trovi ad andare a 30 all’ora per fà spazio a li ciclisti, mai sai li gorbi che ve manna a tutti quanti voi e li vostri esperimenti? Le strade, le carreggiate, sò fatte giuste giuste per le macchine e non per i ciclisti: lo volete capì? Per chi va in macchina e azzarda un sorpasso ad un ciclista rischia più di un sorpasso ad un veicolo: rischia l’automobilista che invade l’altra corsia e rischia -il ciclista. Guarda caso quest’articolo propaganda Cicaré-Comune di Macerata- Ciclostile ( gli stessi che hanno realizzato qualche anno fa altri esperimenti a 30 all’ora scritti addirittura su asfalto, lasciandoci poi in eredità quella meraviglia di minuscola rotatoria a Villa Potenza nelle vicinanze della Farmacia Costantani , che non si sa a che serve lì) compare in home l’ articolo di un ciclista investito ed in gravi condizioni. L’acqua per in su non ce và oh! Inutile!
Ovviamente i ciclisti sono contenti quando vengono ‘relegati’ in percorsi esclusivi, mica si offendono. Allora sarebbe preferibile dividere la strada in due strisce: quella, di larghezza di 3,5 metri (la sagoma limite stradale è un rettangolo di 2,5 metri per 4 metri), per i motorizzati e quella, larga non meno di 1,5 metri, per i ciclisti. Ovviamente laddove la strada è larga almeno 5 metri al netto della larghezza di eventuali posti auto.
La mia auto ha 200 cavalli.
I 30 all’ora non li fa neanche quando parte da ferma.
I ciclisti vanno relegati alle piste ciclabili.
I pedoni usino i sottopassaggi (inutilizzati).
Si facciano delle strisce pedonali in Viale D. Pantaleoni, davanti lo Sferisterio (impossibile raggiungere Piazza Mazzini con un passeggino, senza rischiare la vita)
Per Banci. Scusi, di quale scuderia fa parte?
Caro valerio, è vero, si rischia la vita ad attraversare la strada, soprattutto perché ci sfrecciano dei gran piloti con le loro macchine da 200 cavalli. Quindi è vero, i pedoni lasciamoli a divertirsi dentro i sottopassaggi, i ciclisti li deportiamo dentro le numerose piste ciclabili, così questi Hamilton dei poveri rimarranno i veri padroni della strada e potranno derapare alla grande sul tracciato cittadino di Macerata.
Ah mi raccomando, quando parti a razzo col tuo bolide ricordati sempre di sollevare la porta del garage…
Che ci volete fare? O la si pensa come Cicare’ o scatta il dileggio se non la querela. È la solita storia. 4 gatti ciclisti della domenica pretendono di trasformare Macerata, in collina, in una città per bici. Se le piste ciclabili non ci sono certo non si può obbligare la gente ad andare a 30 all’ ora.
Marina. E’ sì la solita storia quando si vuole piegare la realtà alle proprie vedute senza tener conto delle contingenze; e qui alcune variabili , alcune, sono : strade vecchie , strette, in salita, usurate, coperte da vegetazione e in alcuni casi con un manto d’asfalto che ai lati misura 10/15 cm per i continui rifacimenti sopra su sopra, e con – vedi Strada Regina, vedi quella che porta a Potenza Picena, e lungo tutta la vallata del Potenza- ai bordi della sede stradale che risulta più elevata dei campi sottostanti , dei fossati, delle scarpate non so di preciso come si chiamano, alte più di 1 metro , che ogni volta che incontro uno o più anche ciclisti in fila indiana lungo quelle strade, tremo al pensiero di sorpassarli alla giusta diistanza sicurezza quasi pari a quella di un veicolo per la sede stretta, e al pensiero che basta uno spostamento d’aria di un mezzo pesante dall’altra direzione che sopraggiunge per buttarli di sotto e farsi male tutti, e più di tutti, il c.d mezzo più debole. Spostano le macchine i tir lungo la Regina,figuriamoci una due ruote. Ecco, lì ad esempio: come ci sono divieti sotto certe cilindrate per i ciclomotori in autostrada, andrebbe fatto lo stesso divieto ai ciclisti lungo certe strade come la Regina in quanto rappresentano un reale pericolo per sé stessi e per gli altri. In città come Macerata vedano loro se il caso. La pelle è la loro . Cicaré si lusinga dichiarando che non ha ricevuto alcuna lamentela perché forse i tempi ora sono maturi. Peccato solo, Cicaré, che l’esperimento è avvenuto di domenica quando la gente non lavora e può andare a 30 all’ora, non è stressata per affari suoi, non è distratta dai suoi pensieri, non deve portare i figli a scuola, non deve andare alle poste, in banca, a fare la fila, e oltretutto, in una bella e soleggiata domenica di settembre che ha visto fare il pieno sulle nostre spiagge, e, senza ancora, che in città ci fossero altri eventi e appuntamenti. Le vogliamo mettere in conto allora tutte queste variabili o no? Ah. Sulla piccola rotatoria di Villa Potenza. Mi è stato fatto rilevare che da quando c’è sono diminuti gli incidenti in quel punto. Ma non sarà invece merito del fatto che quasi più nessuno -a meno che non sia diretto dentro Villa Potenza- ci passa più preferendo , da e per Macerata, fare la strada nuova che costeggia il nuovo campo sportivo ? Pensate anche a questo.
Solo come pro memoria:l’auto e’ il mezzo di locomozione con il piu’ alto tasso di mortalita’ e di incidenti.La velocita’ elevata serve solo per aumentare la forza di impatto e non per arrivare prima.Perche’ si costruiscono auto con 2/3/4cento cavalli se per andare ad una velocita’ massima di 130 km orari ne bastano 50?Comunque anche le supercar possono andare a 30 all’ora sempre che il conducente sia rispettoso delle regole,ma quelle come al solito valgono solo per gli stranieri.Scusate ma io sono solamente uno che per lavoro e per divertimento percorre circa 60.000 KM l’anno su strada,che per divertirsi va in bicicletta e che ha perso un fratello in giovane eta’ per un incidente stradale.LIMITARE L’USO DELL’AUTO IN CITTA’ E’ UN FUTURO MIGLIORE PER TUTTI.
PER M.S.: per lo stesso criterio allora non vedo perche’ dovremmo costruire una piscina per quattro delfini spiaggiati,aprire il centro alle auto per quattro negozietti,……Lo sa che quella del ciclismo e’ un’industria che da’ lavoro a migliaia di persone?Sa che esistono bici elettriche,a pedalata assistita con le quali e’ facile salire anche in collina,sa che non inquinano ,che sono salutari……..Di certo non si puo’ obbligare un genitore a vaccinare il proprio figlio,ma gli si puo’ impedire di mandarlo a scuola con chi invece lo fa’.Se non si vuol salire in bici,in citta’ si puo’ benissimo andare a 30 all’ora con l’auto.