La fonte Pozzo del mercato con a ridosso il cantiere dei lavori
di Federica Nardi
Le risposte ci saranno, ma a sentirle saranno solo i consiglieri presenti. Lunedì, prima del Consiglio comunale, sarà discussa a porte chiuse l’interpellanza riguardante la pratica edilizia della villa in costruzione vicino alla fonte Pozzo del mercato, ai piedi dello Sferisterio. Una vicenda che ha acceso il dibattito in città sia per il tema caro a tanti della tutela delle fonti storiche (di cui Macerata è ricca, nonostante molte siano in abbandono), sia per il nome del proprietario della villa: l’ex rettore Unicam ed esponente del Pd Flavio Corradini.
Andrea Marchiori e Riccardo Sacchi
La decisione di rispondere senza pubblico è stata del presidente del Consiglio comunale, Luciano Pantanetti. Il motivo, da regolamento, sarebbe legato a questioni di riservatezza dato che si parla di un privato. Il primo firmatario della richiesta, Andrea Marchiori, insieme al collega di Forza Italia Riccardo Sacchi, hanno saputo oggi della decisione e non se la spiegano. «Nell’interpellanza ci sono sei quesiti – dice Marchiori – e la metà sono di carattere generale: sulle sorgenti, sui vincoli e il piano regolatore. Quindi non riguardano il caso specifico del privato ma la situazione generale del Comune». Sacchi prende posizione rispetto alla scelta di Pantanetti. «E’ un bavaglio alla democrazia – tuona il consigliere -. Noi siamo stati attenti a trattare la questione con un approccio tecnico e non polemico. E’ una questione di trasparenza. Sapere oggi che si discuterà a porte chiuse ci preoccupa. E’ un precedente inquietante: in Consiglio si è sempre discusso di pratiche urbanistiche. Vedo in questo un atteggiamento del centro sinistra che non fa altro che legittimare i sospetti di chi già li nutriva. Noi siamo certi che la pratica sia in regola, ma non è una bella pagina della politica maceratese».
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È un consiglio comunale o un comitato
ristretto? Povera Italia!
La faccenda è inquietante perché c’è qualcosa da nascondere.
SE E’ UN PRECEDENTE, NON E’ CERTAMENTE UN PRECEDENTE POSITIVO.
COMUNQUE CI ASPETTIAMO UN RESOCONTO DA PARTE DEI CONSIGLIERI MARCHIORI E SACCHI.
Il giornale LA VOCE di Novara scriveva nel dic. 2017 “Il Pd scrive al Prefetto: «In Consiglio comunale democrazia a rischio»”.
Un apposito quesito in ordine all’applicazione della vigente normativa in materia di auto-convocazione del consiglio comunale ha chiarito: OBBLIGO DEL PREFETTO A DIFFIDARE ED EVENTUALMENTE CONVOCARE SEDUTA APERTA DEL CONSIGLIO COMUNALE (territorio e autonomie locali 3 genn. 2018). Si potrebbero citare decine di sentenze e massime che prevedono anche l’intervento del Prefetto in caso di arbitrarie limitazioni alla libertà democratica.
PD = PARTITO DEMOCRATICO
a Macerata tutto è possibile, anche questa truffa ai cittadini.