Accusato di violenza sessuale sul nipotino, condannato a 5 anni e sei mesi lo zio. L’uomo è un marocchino di 47 anni che era imputato per violenza sessuale su minore al tribunale di Macerata. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Luigi Ortenzi, i genitori del bambino, che all’epoca dei fatti (avvenuti nel 2015) aveva nove anni, lo avevano lasciato a casa del cognato per farlo giocare con i cuginetti. Ed è in quella casa, a Treia, che il bambino sarebbe stato costretto dallo zio a subire atti sessuali. Secondo l’accusa, lo zio avrebbe portato il bambino in una stanza e lì avrebbe toccato le parti intime del nipotino. A questo episodio avvenuto in Italia se ne aggiungerebbe un altro avvenuto in Marocco. I fatti erano stati denunciati dai genitori ai carabinieri. Oggi c’è stata la sentenza. Il pm aveva chiesto la condanna a cinque anni e sei mesi. Una richiesta che è stata accolta in toto dai giudici. L’imputato, assistito dall’avvocato Alessandro Brandoni, ha sempre respinto le accuse, negando di aver compiuto atti sessuali sul nipote. Parte civile si sono costituiti i genitori del bambino, assistiti dall’avvocato Aldo Cingolani.
Commenti disabilitati per questo articolo