di Giancarlo Liuti
In ossequio all’attualissimo detto “ogni paese è il mondo e tutto il mondo è paese”, Macerata ha finito per entrare perfino nella vicenda della nave “Diciotti” approdata a Catania con a bordo un centinaio di “migranti” o “briganti”, come appunto li considera l’inesorabile ministro leghista Matteo Salvini, che infatti ha vietato di farli sbarcare e per questo sfida o rischia il sequestro di persona. Il che mi ha fatto ancora una volta pensare alla pessima sorte che oggi tocca purtroppo a tante persone – uomini, donne, bambini – sbattute qua e là da costumi sociali incapaci di avere non dico solidarietà, la qual cosa, coi tempi che corrono, sarebbe forse eccessiva, ma almeno un minimo di pietà nei loro confronti. Ora non so come finirà questa storia della nave. Forse bene. E lo spero. Ma ora non posso far altro che aspettare fatti nuovi dei quali, adesso, non so ovviamente nulla. E allora? Non mi resta che cambiare argomento e assumere un tono assai più leggero che partendo dalla la nave “Diciotti” approdata a Catania finisce per riferirsi a Macerata.
In che modo? Semplice: tolta la “di” iniziale, la parola diventa “Ciotti”, vale a dire una delle famiglie maceratesi più note anche fuori città e fuori regione per l’autorevolezza di alcuni suoi componenti, fra i quali ricordo con ammirazione l’avvocato penalista e civilista Cesare che negli anni sessanta del secolo scorso citai spesso nei miei articoli di cronaca giudiziaria. Persona molto autorevole, lui, tanto da essere prescelto anche da fuori regione per il prestigio della sua cultura giuridica, della sua intelligenza e della sua cordialità. Ricordo che da giovane giornalista seguii vari processi in corte d’assise di Macerata per vicende gravi come alcuni omicidi e non di rado la difesa dell’imputato era sostenuta proprio da Cesare Ciotti. Qualche anno più tardi al suo fianco ci fu anche l’avvocato Domenico (“Mimì”) Valori, del quale non è facile dimenticare l’irruenza della fantasia e l’acutezza dell’ironia, la qual cosa faceva sì che a questi processi fossero presenti, nella zona riservata al pubblico, decine e decine di persone richiamate dalla sicura “risonanza”di ciò che certamente si sarebbe verificato. Altri tempi, ovviamente. E molto istruttivi anche per chi non sapeva nulla di giurisprudenza ma assistendo a tali eventi imparava parecchio in fatto di autentica umanità. Attenzione: è molto probabile che stavolta io abbia commesso errori magari grossolani relativamente alla precisione degli anni, e ne chiedo venia. Ma nella mia memoria le cose sono messe proprio così e non ci posso far nulla.
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..si certo, lo sciopero della fame..!! Ma come le pensa!? gv
La parola ‘Diciotti’ rimanda anche a Pamela Mastropietro, massacrata all’età di diciotto anni. Sarebbe il caso di fare lo sciopero della fame, per questa vicenda.
mi piacerebbe sapere se muoviamo più la coscienza per questi poveri cristi ostaggi della nave e tra l’altro finché erano lì mangiavano e avevano un posto più o meno dignitoso, oppure saperli a raccogliere pomodori o alle dipendenze dei signori nostrani dello spaccio. giudicate voi siate veramente sinceri e forse sarebbe meglio dar meno di conto ai numeri della politica e pensare di più alle regole per il bene di tutti
Perché, Liuti, mi scusi, lei invece al posto del Ministro dell’Interno ,è assolutamente in grado di provare che si tratti di migranti -quali migranti, poi,- se economici quindi senza diritto quali clandestini o rifugiati politici, da vedere in seguito se ne hanno il diritto- e non di briganti? Lei , proprio lei,lei, si sente di metterci la sua firma come nel suo articolo scritto beatamente al computer dalla sua abitazione? No, mi dica, mi risponda, senza tergiversare come è solito fare. Guardi che, non sono affatto stupida sa, e inoltre mi ricordo bene del suo articolo in risposta al mio commento, che prima aveva un certo scritto e tenore, poi cambiato nel giro di un’ora o due, fino ad aggredirmi col suo solito modo di fare sifulino; basta cercare su Google e si ha la prova di quanto dico. In ogni caso, ho archiviato. Carissimi saluti, Liuti.
https://www.youtube.com/watch?v=JguZU_on90c
CDD, come dovevasi dimostrare, notizia di oggi Adnkronos, fra gli sbarcati della Diciotti, 4 fermati dalla polizia come presunti scafisti, 3 uomini di origine egiziana e un uomo del Bangladesh fermati per vari reati gravi, di cui stupro ai danni delle donne a bordo della Diciotti- che ricordo, noi italiani abbiamo portato in salvo tutti , bene e male , a bordo della nostra nave fin nei nostri confini- le quali scese dalla nave di salvataggio hanno subito denunciato i loro carnefici per aver subito, prima della partenza dalla Libia- ovvero nei campi lager istituiti con tanto di medaglia appostasi al petto dal precedente Ministro dell’Interno Minniti- quegli “uomini” che le hanno violentate e con cui si son viste costrette anche a fare il viaggio accanto fino al porto di Catania. Riepilogando: il Ministro Salvini è il cattivo , che pur avendo fatto il suo dovere di salvare vite umane e nell’esercizio di potere del proprio compito istituzionale riguardo la pubblica sicurezza, viene indagato per sequestro di persona, compresi tutti i delinquenti a bordo.
E’ PARADOSSALE quel che stiamo assistendo quanto un sillogismo logico del tipo : le acciughe salate fanno bere, ma bere e ribere fa passare la sete, quindi le acciughe salate fanno passare la sete. Meditiamo gente…meditiamo.
Anziché essere grati all’attuale Ministro dell’Interno per averci protetto dal far sbarcare da noi , 4 + 3 , 7 delinquenti in più fra conclamati e potenziali, per averci risparmiato qualche altro violentatore delle nostre donne, qualche altro spacciatore in più, c’è persino chi va a metterlo in stato d’accusa!
@ CM, perché non riaprite quella bella rubrica “Cronache Marziane”, ché di contenuti ispirati alla realtà non mancherebbero certo.
Se sulla nave c’erano degli scafisti allora Bernabucci ha scioperato anche per loro.