Villa a ridosso di una fonte storica, richiesta la convocazione della Commissione consiliare. Il caso della pratica edilizia per la costruzione di un edificio in via Pozzo del Mercato, vicino allo Sferisterio, arriva in Consiglio comunale a Macerata. Paolo Renna (componente commissione Ambiente e territorio), Andrea Marchiori (vice presidente commissione Ambiente e territorio) e Riccardo Sacchi (componente commissione Affari istituzionali), comunicano di aver chiesto la convocazione della Commissione III. «Vogliamo sia fatta piena chiarezza – scrivono i consiglieri di opposizione – sulla vicenda in questione, nel primario interesse della trasparenza amministrativa e della conoscenza da parte dei rappresentanti delle istituzioni cittadine. Riteniamo, infatti, che sia dovere di chi rappresenta la cittadinanza, anche nell’interesse dei proprietari dell’area oggetto di concessione edilizia, esaminare nella sede istituzionale le questioni urbanistiche legate alla pratica edilizia affinché nessuno possa dubitare della legittimità ed opportunità delle opere, soprattutto in esito a quanto già reso pubblico dall’intervento autorevole dell’architetto Silvano Iommi. Riteniamo, infatti, che la trasparenza sia il miglior antidoto per neutralizzare i sospetti che spesso aleggiano su chi svolge attività politica. Per questo abbiamo chiesto con sollecitudine la convocazione della Commissione III in riferimento alla vicenda uscita nei giorni scorsi sulla stampa inerente la concessione edilizia n.89/2017 del 2/9/2017 intestata a Corradini e De Felice».
Nella nota di convocazione in particolare si chiede di trattare i seguenti argomenti:
– esame della volumetria esistente e di progetto;
– esame delle particelle catastali da cui si evince la proprietà comunale e quella privata;
– esame del rilievo dell’edificio preesistente e della relativa documentazione fotografica;
– esame del progetto, completo della sistemazione esterna finale;
– esame delle eventuali autorizzazioni ad occupare temporaneamente o permanentemente spazi, superfici e/o manufatti pubblici a scopo di cantiere;
– esame del calcolo degli oneri di urbanizzazione contabilizzati e/o pagati per il progetto;
– esame del progetto del piano particolareggiato con evidenziato l’ampliamento autorizzato;
– esame del deposito all’ex Genio Civile della Provincia relativo al progetto strutturale;
– esame dello stralcio del PPAR e PTC relativamente alla zona interessata;
– esame del certificato di destinazione urbanistica delle particelle interessate dalla costruzione;
– esame del certificato dell’APM sulla presenza di sorgenti idriche attive nel sito interessato dalla costruzione;
– esame delle indagini geologiche e geotecniche eseguite per realizzare la costruzione.
Sia l’ex rettore Unicam Flavio Corradini che il Comune di Macerata avevano risposto nei giorni scorsi.
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Cosa dice l’associazione cittadini in cammino?
I componenti dell’associazione cittadini in cammino, stanno camminando ma non so se mai raggiungeranno quel cantiere per le verifiche del caso.
..chissà se la pratica sarà regolare, ora, oppure bisognerà, di nuovo, regolare la pratica..mah..!! gv
Certo che questa APM (fa anche il certificato sulle sorgenti idriche) è un’azienda tuttofare, è la faccia ‘nascosta’ del Comune!