Vittorio Lanciani
Sono pronti a dare una mano al Comune per sistemare il bando di idee per il centro storico che, a detta del Consiglio nazionale, «è da rivedere». L’ordine degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori ha informato il comune di Macerata della valutazione che l’Osservatorio per i servizi di architettura e ingegneria (Onsai) ha fatto del “concorso di idee” relativo al centro storico della città. Il presidente dell’ordine, Vittorio Lanciani, esprime a nome dei suoi associati «interesse e plauso per l’ iniziativa, che stimola le categorie tecniche a suggerire soluzioni per un tema così importante per lo sviluppo della città di Macerata», ma fa presenti anche «le criticità espresse riguardo la natura e la quantità degli elaborati richiesti, in rapporto alla determinazione dei premi, nonché le modalità di composizione della commissione giudicatrice e i successivi sviluppi della procedura concorsuale tipica del Concorso di idee». L’Anac, citato da Lanciani, «ha più volte ribadito l’insussistenza, a conclusione del concorso, della “facoltà” per la stazione appaltante di affidare o meno l’incarico al vincitore del concorso. Tale scelta, infatti, deve essere esercitata necessariamente prima della pubblicazione del bando che, in caso positivo, deve obbligatoriamente riportare i requisiti speciali richiesti per lo svolgimento di tale incarico e i relativi corrispettivi». Per questo motivo, «è necessaria una revisione del bando», per cui la commissario Onsai è «disponibile a collaborare per giungere ad una nuova stesura del bando, pienamente conforme alle norme vigenti», fermo restando che dal congresso nazionale di architettura che si è tenuto a Roma a inizio luglio, emerge che «il concorso di idee resta la soluzione migliore, anche per la qualità della progettazione».
Ripensare il centro storico, ecco il concorso di idee: per la più bella 10mila euro
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Ennesima figuraccia di Monteverde e c. Non sanno neanche scrivere un bando. Del resto c’è da capirli: qui da noi vanno molto gli incarichi diretti agli amici.
Secondo la teoria degli errori questi possono essere casuali o sistematici. La cosa si può tradurre in termini sociologici così: o uno c’è oppure ci fa.
Ho Delle perplessità. Non vorrei che la storia fosse già scritta, come già altre volte si è costatato. In pratica mancando poco più di un anno alla fine del presente mandato, mi sembra tardiva questa operazione. Dove si vuole andare a parare? Impegnare una prossima amministrazione su un progetto che potrebbe non condividere? O sono ancora annunci come distrazione di massa? Direi che sarebbe più costruttivo fare una seria manutenzione delle strade e dei marciapiedi partendo dal centro storico, per dare un vero decoro alla città. Poi se liberate le poltrone in anticipo penso che i cittadini ve ne sarebbero grati.