di Gianluca Ginella
Il centro storico da poco era tornato al silenzio dopo le note che hanno accompagnato la prima serata di Musicultura quando un giovane di 22 anni della Guinea, alle 3,45 di questa mattina ha iniziato a prendere a calci la porta d’ingresso di una copisteria, la “Scripta manent” che si trova in via Don Minzoni. Il gesto è stato notato da un passante che è corso alla questura e ha avvisato il piantone di quello che stava accadendo. Una volante è arrivata in meno di un minuto in via Don Minzoni.
Nella copisteria c’era ancora il 22enne della Guinea, la cassa era aperta e l’uomo è stato trovato mentre teneva in mano una torcia elettrica con cui si faceva luce per rubare. Quando ha visto gli agenti ha reagito male. Ha cominciato a dimenarsi ed è nata una colluttazione con i poliziotti della volante, diretta dal commissario capo Gabriele Di Giuseppe. Uno dei poliziotti è rimasto ferito ad una spalla (la prognosi è di 7 giorni). Il 22enne è stato poi fermato e fatto salire sull’auto della polizia. L’uomo ha continuato a dimenarsi e ha tirato calci contro vetri e portiere. Una volta in questura il 22enne, cui è stata contestata la rapina, ha iniziato a minacciare i poliziotti mentre cercava di colpirli con calci e sputi. «Io vi taglio a pezzi e vi mangio. Italiani di m…, la legge in Italia non può farmi nulla – ha iniziato a dire –, prendo una pistola e vi ammazzo, lo giuro su mia madre e su Allah. Io non ho nulla da perdere, vi denuncio tutti. Io ho fatto la guerra, nulla mi fa paura.
Ne ho ammazzati tanti e ammazzerò anche voi». Il 22enne è stato trovato con 150 euro nascosti nelle mutande, soldi che aveva preso poco prima dalla copisteria, da dove però non era riuscito a portare via i restanti 1.200 euro che c’erano in cassa. Il 22enne, in Italia con un permesso di soggiorno che è in fase di rinnovo, senza fissa dimora, ora è in carcere a Montacuto di Ancona. Il giovane era già stato denunciato nei mesi scorsi per detenzione di droga ai fini di spaccio. Inoltre, nella serata tra ieri e mercoledì, aveva avuto una lite ai Giardini Diaz con un altro straniero. Gli agenti, giunti sul posto, lo avevano trovato ferito ad una spalla e il 22enne era stato soccorso dal 118 ma si era rifiutato di andare in ospedale.
(Servizio aggiornato alle 14,15)
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C’ha ragione.
Nella serata tra ieri e mercoledì? Ossia ‘mercoledì sera’? Certe letture provocano il torcicollo virtuale.
Come dicevo qualche giorno fa..
il nostro simpatico ospite ci ha fatto sapere cio’ che questa gente percepisce del nostro paese appena ci mette piede…e noi queste informazioni,direttamente da dove vengono,le dobbiamo cambiare in un messaggio diametralmente opposto
Più che il torcicollo virtuale questo articolo mi fa girare i maroni reali!!!
Mi soffermo sulla concreta possibilità che una persona senza fissa dimora ottenga il permesso di soggiorno. C’è da chiedersi, secondo me: ma uno senza fissa dimora dove soggiorna?
“Troppe volte non vi abbiamo accolto! Perdonate la chiusura e l’indifferenza delle nostre società che temono il cambiamento di vita e di mentalità che la vostra presenza richiede. Trattati come un peso, un problema, un costo, siete invece un dono”. Lo dice il Papa rivolto ai rifugiati.
bravi difendeteli ancora……
Le minacce, gli insulti, le affermazioni con tanto di giuramento sulla madre e su Allah di un animale del genere, con tutto il rispetto verso gli animali, stanno a dimostrare, se ce ne fosse ancora bisogno, quanto demenziale,ipocrita ed autolesionista sia stata la politica della cosiddetta “accoglienza” praticata dagli ultimi governi di sinistra giustamente puniti dagli elettori.
Stesso commento di qualche giorno fa a proposito di quelli che hanno aggredito i poliziotti alla richiesta dei documenti:
FUORI DAL PAESE A CALCI NEL DIDIETRO!
Lo dobbiamo pure mantenere a Montacuto??
“ITALIANI DI M…. VI FACCIO A PEZZI E VI MANGIO GIURO SU ALLAH” ?????????????
Ma perché non lo riportano su una barca e lo buttano a mare questo e tutti i delinquenti che la nostra cara amministrazione ipocrita si è portata in città sulla scia del degrado che il governo centrale precedente ha procurato al Paese dal punto di vista immigratorio?
Non avevamo abbastanza problemi di nostro in Italia?
Sindaco, non si vergogna a guardare i suoi concittadini negli occhi a suon di fatti che accadono a Macerata con i suoi accolti? Cosa aspetta a prendere le distanze da tutto questo Lei con suoi “collaboratori”, cos’altro deve succedere? Perché se è vero che ovviamente non è colpa sua se quell’animale che si permette di minacciare in questo modo delinque, non si spiega però la “settimana del rifugiato” promossa dal comune in combutta con quelle perle di onestà delle ONLUS!!!!!!
Siete proprio degli autolesionisti e mettete di mezzo la città, il commerciante a cui è stata sfondata la porta ad esempio, il poliziotto che si è beccato 7 giorni di prognosi ad esempio, e quanti altri esempi….
E in relazione alle succitate parole del Pontefice: metteteveli in Vaticano dove c’è tanto spazio, nei conventi, nelle chiese, a casa vostra.
I delinquenti importati fateli delinquere a casa vostra.
Chissà se lo faranno intervenire all’iniziativa “settimana del rifugiato”, promossa dal Comune in collaborazione con il GUS, ACSIM, REFUGEES WELCOME e CROCE ROSSA, in qualità di testimonial di “racconti d’accoglienza”???
Per Angelelli. Il Papa parla ‘urbi et orbi’, non all’Italia. Nel caso in ispecie parla, in particolare, alla UE.
Come ha ricordato P. Castellucci, sta iniziando a Macerata ” La settimana del rifugiato “, quindi per favore, cercate di moderare i termini e di essere pronti anche noi tutti di partecipare con gioia e tanto amore a questa splendida manifestazione che magari una volta per tutti ci spiega che fanno tutti sti magna a uffa delle organizzazioni umanitarie la cui bontà si può leggere già nelle espressioni da figli di buona donna stampate sui loro graziosi visti. Sempre, grazia ,fa rima con gentilezza, accoglienza, solidarietà a cui possiamo attraverso un complicatissimo software dare anche un valore matematico composto da 31giorni X 35euro = 1085 euro cifra da cui più si riesce a risparmiare per il rifugiato e più si riesce ad incamerare per la quota associativa i cui proventi serviranno a beneficiare se stessi per sentirsi più vicini ai rifugiati che così come loro, mangiano nello stesso desco con la benedizione di tutti, esclusi quelli che pagano le tasse per finanziare questo estremo gesto d’amore che però tra una bestemmia e l’altra, la difficoltà crescente per tirare a campare, sempre più dura, quelli che sono rimasti senza lavoro e che come i rifigliati anche loro se non proprio di vitto e alloggio, possono usufruire della stessa aria, dello stesso sole insomma di tutti quei regali che ci vengono dalla natura. Cari miei, volete mettere la differenza di vedere un tramonto bellissimo ma a stomaco mezzo se non del tutto vuoto vicino ad un rifugiato con lo stomaco pieno al posto tuo perché la politica italiana, quella di sinistra, quella che ha speso miliardi per i rifugiati, prima e dopo quando finiscono in galera perché non tutti sanno integrarsi una volta usciti dal progetto Sprar o Cas se ne frega di te perché oramai sei superato, decadente, improduttivo anche biologicamente. Non è vero che non fai più figli perché poi non riusciresti a farlo crescere come meriterebbe, ma non lo fai perché i tuoi spermatozoi sono stanchi, deboli affaticati e allora come disse mi sembra l’ex terza carica dello stato, ci vogliono forze nuove, dinamiche, provenienti da paesi esotici a cui però per far partire in modo stabile e funzionante tutto l’apparato, bisogna dar loro da mangiare, da dormire, il telefonino che non si sa da dove provenga e poi bisogna caricare sennò non parla, non comunica, non può sputare ogni giorno tante di quelle cose inutili che sono diventate obbligatorie come darsi il buongiorno alla mattina, il buon pranzo, il buon pomeriggio, la buona cena e la buona notte. Il giorno del rifugiato che oggi o quant’è ricordiamo, si dimentica che quando fu stabilito dall’Onu tempo fa, non rispecchia più per niente l’emigrazione odierna, Allora si parlava di guerre, ora perlomeno dalle nostre parti si dice emigrazione economica o commerciale non ricordo bene che tradotto significa di gente che viene qui per mangiare e bere prima e poi siccome devono mangiare e bere anche dopo che sono stati buttati fuori dalle pietose e non lucrose associazione si adattano per forza a fare qualcosa. Chissà forse lavorerebbero pure, come lavorerebbero pure tanti italiani se il lavoro non c’è, ma non c’è e allora bisogna adeguarsi. Qualcuno ha bisogno di avere un po’ di immaginazione in prestito per pensare a quali sono le possibili alternative alla fame?
Iacobini, l’orbe non è la UE, l’orbe è anche l’Africa, continente potenzialmente ricchissimo, ma scandalosamente male amministrato. Perché Bergoglio non va a gridare Vergogna, Vergogna ai fratelli governanti africani anziché indirizzare sempre a noi i suoi caz.ziatoni ben poco rischiosi e patiti? Cosa testimonia lui con quella panza piena?
Il Governo ha in agenda al primo punto il problema dell’immigrazione, siamo vigili e vediamo quello che fa. In questo senso il problema immigrazione è nostro.
Anche andare a ripetizioni dalla professoressa Bono sarebbe un’opera di bene:
http://attivo.news/non-scappano-ne-dalla-guerra-ne-dalla-fame-vi-spiego-perche-i-profughi-mirano-per-litalia/
Dai su… sopportate.. non vorrete mica far alterare i referenti di qualche associazione benefica che ha affittato caseggiati e palazzi , per accogliere questa brava gente da integrare..
Ma con tutti i problemi che sta passando la nostra citta’ non sarebbe il caso di annullare questa iniziativa?
Penso che ci sia una mente dietro a tutto questo che sta cercando lo scontro.Molte persone si sentono depredate del loro status di cittadini.
Nessuno dei 24 profughi ospiti a Zone, Brescia, ha accettato di dare una mano a pulire i sentieri.
E così il sindaco Marco Zatti, molto arrabbiato perché molto deluso, ha prima scritto una lettera al prefetto di Brescia Annunziato Vardè e poi ha preso pala, piccone e rastrello e se ne è andato lui stesso a sistemare il percorso più frequentato del paese.
Ad aiutarlo, due volontari, suoi concittadini: Alessio Marchetti, 18 anni, studente, e Andrea Sina, in mobilità sino al marzo scorso e ora in attesa di andare in pensione.
“Dal 24 giugno al primo luglio illuminiamo le piramidi d’erosione- racconta il sindaco Zatti -. In preparazione di questo evento, la scorsa settimana ho incontrato i richiedenti protezione internazionale domandando loro di rendersi disponibili a collaborare. Lì per lì mi han chiesto tempo per pensarci. Poi la risposta: non siamo venuti qui per lavorare…”
Infatti neanche le navi delle ONG dovrebbero operare.
RUSPA