Il punto dove si era fermato il corriere
di Marco Cencioni
Corriere rapinato in pieno giorno a Macerata: due malviventi hanno portato via duemila euro dopo aver avuto una colluttazione con l’uomo, dipendente della Sda, e sono fuggiti a piedi. L’episodio choc è avvenuto a Fonte Maggiore. L’uomo è stato ferito al volto e ad un braccio e portato in ospedale per le cure del caso. La polizia ha dato il via alle indagini per ricostruire quello che è accaduto e risalire ai malviventi. Un corriere della Sda, 39 anni, M. D. B., maceratese, questa mattina intorno alle 13,10 stava completando il suo giro nel capoluogo, quando si è fermato a Fonte Maggiore al lato della strada. E’ sceso per mettere a posto dei pacchi che avrebbe dovuto consegnare e dopo aver aperto il veicolo è stato aggredito alle spalle da due uomini, probabilmente arrivati passando dai campi circostanti. Entrambi indossavano occhiali da sole e cappellino, uno di loro ha la carnagione olivastra.
Il questore Antonio Pignataro sul luogo della rapina
L’altro, in perfetto italiano, ha intimato: «Dacci i soldi». Il 39enne ha reagito. E’ nata una colluttazione in cui il corriere si è difeso, assestando alcuni pugni ad uno dei malviventi, ma alla fine ha avuto la peggio. E’ stato colpito con un oggetto affilato al braccio sinistro e alla guancia destra ed è caduto a terra. I rapinatori hanno poi rubato circa 2mila euro in contanti che si trovavano nel furgone. Si tratta di soldi dei contrassegni di giornata. I malviventi, preso il denaro, sono poi scappati a piedi in salita verso Borgo San Giuliano e sono riusciti a far perdere le proprie tracce. Il 39enne ha subito chiamato un collega che si trovava in zona, il quale a sua volta ha avvertito 118 e polizia. Gli operatori dell’emergenza hanno accompagnato il corriere al pronto soccorso, dove è stato medicato e poi dimesso intorno alle 15,30. Le sue condizioni non destano preoccupazione Sul posto, per le indagini, insieme agli agenti della polizia, è arrivato anche il questore Antonio Pignataro e il capo della squadra mobile Alessandro Albini. Il 39enne ha raccontato l’accaduto agli agenti, fornendo la descrizione dei due rapinatori che hanno messo a segno l’assalto al furgone. La polizia, in base a quanto raccolto, sta indagando per rintracciare i due malviventi.
(Servizio aggiornato alle 16,40)
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ma guarda che sfortuna il fermarsi proprio in quel punto dove erano appostati i malfattori!!
Se non si costruiscono nuovi carceri, se è vero che quelli attuali sono pieni (i vecchi carcerati non si possono restringere per far posto a quelli nuovi, no?), sarà dura averla vinta coi malfattori.
@ Aldo Iacobini: secondo dati ISTAT aggiornati al 30/4/2018 la popolazione carceraria ammonta a 58.285 in eccesso di 7.666 unità rispetto a quella regolamentare di 50.619, i carcerati stranieri sono 19.844 il 34,04% del totale pur essendo solo l’8% dei residenti in Italia; premesso quanto sopra e se si adottasse una politica immigratoria più controllata e selettiva in base alle esigenze effettive di posti di lavoro disponibili nel nostro paese, si avrebbero meno immigrati e clandestini carcerati, ed inoltre espulsioni in base ad accordi bilaterali con altri paesi basterebbe una metà per rientrare nella normalità della capienza regolamentare ed esistente, quindi nessuna necessità di costruire nuove carceri con notevole risparmio di risorse pubbliche oltre al risparmio del mantenimento in carcere a 150 euro al giorno!!! Ricordo che negli ultimi giorni sono ripresi in grande stile gli sbarchi nel sud Italia oltre 2500… È questione di “NUMMERI” come diceva il mitico Trilussa e di buon senso ……!!!
Sono ripresi gli sbarchi e inoltre siamo in zona dichiarazione dei redditi, allora diamo il 5 permille alle cooperative ad hoc. Scrive a tal proposito qualcuna di queste, più o meno:
“Gli avvenimenti di Macerata hanno rafforzato la convinzione di proseguire lungo il percorso tracciato in tanti anni: accoglienza, integrazione e solidarietà. No alla violenza, alle infamie e alla disinformazione.”. Imperterriti.
Qualche dubbio lo avrei anch’io se il malloppo prelevato fosse stato di gran lunga più consistente. Chiaramente se ci fosse un accordo. Però, l’articolo non spiega come i due lestofanti si trovassero proprio lì già camuffati e da dove sono sbucati. Non dice che siano scesi dal mezzo con cui seguivano il furgone, quindi sembrerebbe che affidandosi ad una buona dose di fortuna con tanto di classica mascherina in volto e bastone come nelle vignette aspettavano il malcapitato di turno. Oppure può essere un attacco dovuto all’istinto predatorio che subito ha pervaso i due ladroni che in pochi millesimi di secondo hanno sentito l’odore dei soldi. Se non fosse un attacco istintivo, avrebbero dovuto avere il tempo di organizzare il colpo, cercare di non farsi colpire e di non colpire rischiando di passare una trentina d’anni in qualche bagno penale che di bagno non ha niente sennò le meravigliose vedute sul mare, specie al tramonto che si possono osservare attraverso la scacchiera della finestra. Se trattasi come sembra di un attacco predatorio e alquanto pericoloso, si dovrebbe dire che a Macerata sia diventato pericolosissimo viaggiare o passeggiare nelle vie meno affollate perché come si deduce dall’articolo, in giro ci sono potenziali assassini che ti scannano per comprarsi le sigarette.
@ Aldo Iacobini (4): a proposito di 5×1000, l’appello, fuffa allo stato puro di certe sedicenti “onlus”, peraltro indagate dal marzo 2017 per evasione fiscale, e proprio per i fatti di Macerata e non solo, hanno rafforzato in me ed in tanti altri conoscenti la convinzione di sostenere la seguente associazione di frati francescani di Custodia di Terra Santa:
sito web: http://www.proterrasancta.org
mail: [email protected]
sede Gerusalemme: 91001, St.Saviour Monastery POB 186
sede Milano: 20121, piazza Sant’Angelo, 2
tel.02-6572453
codice fiscale da indicare per il 5×1000 : 97275880587