Ospedale unico, Carancini rassicura
sulle contaminazioni del terreno:
«Solo 19 sforamenti su 1.740»

MACERATA - Livelli preoccupanti di diossina e di metalli pesanti nell'area della Pieve, il sindaco ha risposto a un'interpellanza di Paolo Renna (Fratelli d'Italia): «Prendendo in esame i parametri per zone commerciali e industriali non sforerebbero nemmeno». Incertezza sui tempi: «Se le indagini avranno esito positivo penso si farà velocemente. La Regione vuole assolutamente andare avanti se le condizioni lo permettono». Sulle polemiche arrivate dalla costa: «Non si può mortificare la scelta fatta dai sindaci»

- caricamento letture
carancini-consiglio-comunale

Romano Carancini al consiglio comunale

 

di Federica Nardi 

(foto di Fabio Falcioni)

«Su 1740 parametri analizzati solo 19 risultano sopra il limite di contaminazione e solo se consideriamo i limiti per le aree residenziali, cioè non un ospedale. Prendendo in esame i parametri per zone commerciali e industriali non sforerebbero nemmeno». Romano Carancini, sindaco di Macerata, risponde così all’interrogazione del consigliere Paolo Renna (Fratelli d’Italia) sul cronoprogramma per la realizzazione dell’ospedale unico provinciale a La Pieve. Al momento l’intoppo riguarda le prime indagini geologiche: hanno portato alla luce inquinanti nell’area dell’ex galoppatoio, vicino alla strada, con livelli preoccupanti di diossina nel terreno e di metalli pesanti nei campioni d’acqua di falda. «Abbiamo avviato indagini preliminari – spiega Carancini – per avere un campione rappresentativo e georeferenziato del sottosuolo. Le indagini su tutti i circa 14 ettari restanti dell’area sono concluse e avremo i dati nelle prossime settimane». La legge che indica i limiti di contaminazione risale al 2006. «In quel decreto – aggiunge il sindaco – sono indicate due tabelle. Una per aree residenziali e verdi e la seconda per aree commerciali e industriali. Sono limiti completamente diversi. I parametri rilevati dall’Asur superano la soglia di contaminazione se prendiamo in esame la colonna “a”, mentre per la colonna “b” non ci sarebbe nessuno sforamento».

paolo-renna-consiglio-comunale

Paolo Renna

Al momento  «non sappiamo quali sono i tempi – conclude Carancini -. Se le indagini avranno esito positivo penso si andrà velocemente. Ma ci sono i tempi tecnici. La Regione vuole assolutamente andare avanti se le condizioni lo permettono. Non rispondiamo invece a nessuna polemica di altri personaggi (il riferimento dovrebbe essere al Pd di Civitanova, ndr). Non si può mortificare la scelta fatta dai sindaci né i cittadini perché questo territorio potrebbe avere una struttura di primo livello in un tempo ragionevole». I prossimi passi previsti, ammesso che non serva bonificare i terreni, sono l’acquisizione delle aree (una è privata), la variante urbanistica e infine la realizzazione. La zona della Pieve era stata scelta dall’algoritmo della Regione in quanto la più raggiungibile. Al secondo posto si era posizionata Villa Potenza, poi Tolentino e quarta Montecosaro, che è la location su cui spingono diversi sindaci della costa. Renna ha risposto che «il Pd sta cercando di mettere in discussione una decisione presa per una volta in modo veloce. Francamente mi preoccupa. Credo che questo ospedale avrà grossi problemi nell’andare avanti».

Ospedale unico, Civitanova rilancia: «La scelta migliore è Montecosaro»

 



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X