Omicidio del veterinario:
18 anni di carcere a Valerio Andreucci

SENTENZA - Il 24enne ascolano è stato giudicato stamattina con rito abbreviato e condannato per i reati che lo vedevano sotto accusa: l’omicidio volontario (esclusa la premeditazione) del veterinario maceratese commesso a Osimo il 21 maggio 2017, la detenzione illegale di armi, la simulazione di reato e la calunnia. Uscendo dall’aula ha abbracciato la madre

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Il pool difensivo dell’imputato Valerio Andreucci

 

Diciotto anni di carcere a Valerio Andreucci, il 24enne ascolano accusato dell’omicidio volontario del veterinario Olindo Pinciaroli, originario di Urbisaglia e residente a Montelupone dopo aver vissuto per anni a Macerata, ucciso a coltellate il 21 maggio 2017 a Osimo, in via Chiaravallese. Secondo il Gup Paola Moscaroli non c’è stata però premeditazione in questo delitto consumato mentre i due viaggiavano a bordo di un’ambulanza veterinaria, diretti in un maneggio di Polverigi. Difeso dagli avvocati Massimino Luzi, Vittorio Palamenghi, Beatrice Luzi e Veronica Della Monaca,  Andreucci è stato giudicato stamattina con rito abbreviato e condannato per i reati che lo vedevano sotto accusa: l’omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione, la detenzione illegale di armi, la simulazione di reato e la calunnia per aver depistato le indagini degli investigatori addossando la responsabilità di quella morte a una banda e a un abruzzese risultato estraneo ai fatti. Il giudice ha accolto la tesi del Pm Marco Pucilli che aveva chiesto 18 anni di reclusione in totale per il 24enne, escludendo però l’aggravante per il giovane recluso nel carcere di Montacuto. Dopo la lettura del dispositivo, l’imputato nell’uscire dall’aula ha abbracciato sua madre. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni dal Gup Moscaroli. L’accusa annuncia già il ricorso d’appello.

(servizio in aggiornamento)

 



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