La parte di Corso Cairoli dove il Police Control è più attivo
I commercianti di Corso Cairoli discutono delle nuove multe
di Marco Ribechi
«Commercio in calo di almeno il 30 per cento, il Police Control ci strozza». Questo, a detta dei negozianti di corsi Cairoli, è il primo effetto del nuovo metodo di sanzioni adottato dal comune di Macerata. Utilizzato da circa 20 giorni permette di fotografare le targhe delle autovetture in sosta vietata e di inviare la multa direttamente a casa. Nonostante la soluzione sia stata pensata per migliorare il traffico, eliminando la sosta selvaggia, in realtà a pagarne di più le conseguenze sono proprio le attività come bar, edicole, pizzerie che hanno la necessità di offrire una sosta veloce ai propri clienti. «Serve un po’ di elasticità e buon senso – spiega Giordano Giusepponi del Piccolo bar del Corso – Abbiamo avuto in pochissimi giorni un calo evidente, non si possono multare in continuazione tutti i nostri clienti, ci stanno danneggiando moltissimo. Nessuno di noi è contro il senso civico o il rispetto delle leggi ma questo nuovo metodo è eccessivo. Prima quando passava il vigile chi si fermava al volo per un caffè o per comprare le sigarette aveva tempo di rimuovere la vettura, ora chi prende la multa lo scopre dopo un mese. Tra l’altro così neanche si risolve il problema del traffico perché il proprietario dell’auto non sa di essere stato multato e la lascia in sosta vietata».
Il passaggio della polizia locale
Sulla stessa linea Fabio Salvi, dell’agenzia viaggi Salutami le stelle: «E’ un problema anche per i nostri fornitori, quasi tutti hanno preso la multa mentre stavano scaricando le merci. Il mio corriere neanche si ferma più, devo uscire io e prendere le mie cose dal finestrino. Quando i vigili fotografano potrebbe anche esserci qualcuno dentro l’auto ad aspettare, ma la multa arriva lo stesso. Poco fa un cliente è sceso al volo per consegnarmi un assegno e ripartire, ha impiegato meno di 3 minuti, la sosta rapidissima è vitale, deve essere tollerata». La richiesta, oltre a quella della flessibilità, è anche di rivedere la destinazione degli stalli: «Mi ricordo che un assessore aveva detto che avrebbero messo più posti con le linee bianche per la sosta rapida – prosegue Giusepponi – dove sono? Le linee vanno ripensate in maniera che nessuno venga danneggiato». Tra gli esercenti che vorrebbero vedere un cambiamento anche Stefano Nasini della pizzeria Le Casette, Franca Ercoli di Pizzi e Ricami e Andrea e Massimo della Parrucchieria Joel. Nell’aria c’è una raccolta firme e un incontro con l’amministrazione. «In questo modo si favoriscono solo i centri commerciali – conclude Franca Ercoli – Corso Cairoli è una strada di commercio, vitale e frequentata. Da 20 giorni appena apriamo i negozi iniziano a fare multe in continuazione, cosa vogliono farci chiudere?». L’area è la stessa dove lo scorso anno il Comune aveva rimosso delle panchine usate dagli anziani senza più ripristinarle (leggi l’articolo).
Giordano Giusepponi
Fabio Salvi
Franca Ercoli di Pizzi e Ricami
Piccolo Bar del Corso
Tutti a lamentarsi perchè in corso cairoli c'è la sosta selvaggia....adesso che c'è un controllo non va bene bisogna ritornare come prima.....ma fate pace con il cervello
Corso Cairoli e corso Cavour nn sono luoghi x la sosta momentanea perché bloccano e intralciano la viabilità.
Corso cairoli e' la principale arteria di accesso in citta'...non il parcheggio di pizzerie e fruttivendoli...
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ma lo stato ci odia? Nella fattispecie, il comune odia i commercianti e noi cittadini? Tra la sosta selvaggia e questo sistema calvinista chiamato Police Control, non c’era una via di mezzo? Il Buonsenso, questo sconosciuto.
La polizia locale farà le contravvenzioni a chi viola il codice della strada. Io penso che se il cds viene violato l’automobilista deve essere multato.
E poi ci si lamenta quando l’autorità non controlla.
Se vogliamo risanare questo Paese l’autorità deve farsi sentire.
Su Via Cairoli non c’è divieto di sosta, ma – addirittura – di fermata. E i commercianti lo sanno, quindi…
Veramente si dovrebbe chiamare Traffic Control. Viene utilizzato da tempo. Non solo per il divieto di sosta ma verifica assicurazione e revisione. Almeno nelle città serie. A Macerata che la giri in 20 minuti a piedi… Autobus no, eh? Ah, dimenticavo che hanno orari impossibili.
Per D’Arpini. Grazie per l’informazione.