Tempi duri per chi ha la mania dello slot: a Macerata gli apparecchi saranno spenti in alcune ore del giorno. L’obiettivo è contrastare la ludopatia. Non si potrà giocare dalle 7 alle 10 del mattino e dalle 15 alle 20 in base all’ordinanza del sindaco Romano Carancini per regolare e limitare l’uso di apparecchi da gioco nei locali del capoluogo. La ludopatia è «una delle malattie sociali più distruttive e subdole di questa epoca che minano le comunità e in particolare i nostri ragazzi – spiega Carancini –. Ritenendola una delle mie prerogative, ho voluto applicare prontamente e concretamente la legge della regionale che disciplina la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico e della dipendenza dalle nuove tecnologie e social network. Ognuno deve fare la propria parte per non lasciarsi umiliare dalle illusioni, se non addirittura distruggere i valori fondamentali del nostro stare insieme». La dipendenza dal gioco è stata definita dalla Organizzazione mondiale della sanità come vera e propria “malattia sociale” e rientra tra i disturbi e i comportamenti d’abuso e di dipendenza.
DATI – Ogni anno gli italiani spendono 1.500 euro a testa per il gioco d’azzardo. Il 47,1% dei giocatori ha tra i 15 e i 19 anni (58.1% sono ragazzi e 36.8% ragazze). Tra il 4 e l’8% degli adolescenti ha problemi di gioco e tra il 10 e il 14% è a rischio patologia.
A Macerata le concessioni per i vari tipi di gioco sono 230 in 158 locali: un esercizio ogni 268 abitanti. Allarmanti i risultati della ricerca condotta nel 2014 dalla Consulta provinciale degli studenti medi da cui emerge che il 68% degli studenti dichiara di aver giocato d’azzardo almeno una volta e che addirittura il 94% di questi dichiara che, pur essendo minorenne, ha trovato esercenti, genitori o altri adulti che non hanno impedito loro di giocare.
DAL 20 APRILE – L’ordinanza entrerà in vigore il 20 aprile. È frutto di un percorso di ascolto di commercianti, rappresentanti dei consumatori, dipartimenti medici e sociali. Dispone, inoltre, che gli apparecchi di intrattenimento e svago siano spenti nelle ore di non funzionamento e che il titolare dei locali è tenuto ad osservare le nuove disposizioni esponendo l’orario e in luogo ben visibile informazioni che mettano in guardia sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincita in denaro, in caso contrario sono previste multe da 2mila a 12mila euro.
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Avv. Carancini, lei è un grande!!! Un’ordinanza d’oro. Chissà se altri seguiranno il suo esempio. Spero che la lobby delle slot non la costringano a fare marcia indietro.
Una cosa buona l’ha fatta finalmente………( no comment).
Sicuramente questo è un ottimo provvedimento, anche se migliorabile, contro una forma di dipendenza insidiosa e pericolosissima.
grazie hai parlamentari “responsabili” che hanno trasformato l’Italia in un casinò e rovinato la vita a milioni di persone.Questa volta bravo sindaco.
Era ora!!!!!
Appena finita la quaresima fate suonare il campanone di piazza
Dire che il 47% dei giocatori di slot sono ragazzi dai 14 ai 19 anni può anche essere vero, però che ci buttano uno due euro e qualcuno anche qualcosa in più e che questo li renda partecipi di questo vizio dal nome orrendo ” ludopatia ” non mi convince molto. I giocatori, quelli che non si rovinano se non sono ben accorti e il che anche se difficile è usuale, pure mi fanno poco testo. Poi sì che ci sono i giocatori incalliti di cui tirare una percentuale mi sembra un po’ complicato. Molto più complicato che dire come se fosse chissà quale depravazione che almeno 94 giovanotti su cento hanno giocato almeno una volta. Mi sembra ben diverso dal dire che almeno 94 ragazzi su cento si sono fatti un buco di eroina che sarebbe altrettanto assurdo. I giocatori incalliti ci sono e ci saranno sempre. Niente e nessuno può fermarli se non l’assoluta mancanza di denaro e di chi te lo presta. La dannazione delle slot, del resto voluta dallo stato, per la facilità e del gioco nonché per la sua diffusione ha attirato giocatori che mai avrebbero giocato se non ci avessero sbattuto il muso. Si andava nelle bische prima o all’agenzia ippica, adesso se vuoi giocare lo fai dappertutto. E quindi puoi vedere anche pensionati/e, operai/e,insomma tanta gente che non avrebbe mai giocato. E tanti di questi nuovi giocatori è vero che si rovinano, i vecchi giocatori, continuano a massacrarsi finché ne hanno la forza che sarebbe naturalmente il vil denaro. Chiudere le slot per qualche ora a che servirebbe? In genere il giocatore si reca in postazione con un certo budget, praticamente tutto quello che ha in tasca e invece di giocarselo un po’ alla volta, approfitterà dell’orario ridotto per alzare la posta. Comunque, prima di trarre conclusioni affrettate, aspettiamo i risultati di questa decisione. Son ben altre le cattive abitudini che tentano i ragazzi, anzi solo due: droga e alcool. Volendo le possiamo anche riunire in una sola: sballo.
Finalmente un provvedimento apprezzabile, che vuol ridurre il gioco d’azzardo. Anni fa ho partecipato alla raccolta delle firme per l’abolizione del gioco d’azzardo che ha raggiunto il quorum ed è stata presentata al parlamento una legge di iniziativa popolare. Ma purtroppo il parlamento non l’ha mai messa all’ordine del giorno. Questo è grave.