Stefano Pianesi
AGGIORNAMENTO – Il Gip del tribunale di Ancona il 22 luglio 2021 ha archiviato le posizioni del vice segretario e di Giovanni Bargnesi in merito a tutte le accuse che venivano loro contestate. In seguito a ciò per entrambi la vicenda giudiziaria si è dunque conclusa senza che siano emersi elementi di responsabilità alcuna.
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di Giovanni De Franceschi
«Ha un’Alfa Romeo Arna da più di 20 anni, fino a poco fa viveva in un appartamento fatiscente e indossa sempre la stessa cinta. Secondo voi questo è un uomo che ha come obiettivo quello di arricchirsi? E’ la persona più francescana che io conosca». Stefano Pianesi è il cugino di Mario Pianesi, il guru di quella che secondo gli investigatori è la psico-setta “Un Punto macrobiotico”, finito al centro di un inchiesta con accuse molto pesanti che arrivano fino all’associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù. «Sono solo bufale contro Mario – aggiunge il cugino, titolare insieme ad Alessio Teobaldelli del ristorante affiliato “Un Mandorlo” di Corridonia – lo conosco da quando sono nato ed è la persona più buona che io conosca, non farebbe male a nessuno. E’ una persona da sempre estremamente generosa, pensi che quando è venuto qui a mangiare ho dovuto litigarci per non farlo pagare. Per questo quando ho letto le accuse che gli venivano mosse non ci ho creduto, ho pensato a uno scherzo di cattivo gusto. Poi è subentrata la rabbia, oltre a un grande dispiacere per lui, perché so quanto bene ha fatto in 50 anni di macrobiotica. E’ ingiusto quello che gli stanno facendo, così anche per la moglie Loredana, perché anche lei ha contribuito tanto alla causa. Io penso che abbia dato fastidio a qualcuno. Ma c’è un popolo pronto a difenderlo a spada tratta».
Da sinistra: Carlo Pinto dirigente mobile, il questore Oreste Capocasa e il dirigente della Mobile di Forlì Mario Paternoster
Oltre a Mario Pianesi, infatti, sono indagati anche la moglie Loredana Volpi, (51 anni e residente a San Severino con il marito), Giovanni Bargnesi e il vice segretario, rispettivamente di 51 e 44 anni. Bargnesi dopo l’avviso di garanzia si è autosospeso dal ruolo di segretario generale dell’associazione, il vice segretario si è dimesso da quello di membro della segreteria centrale. Le altre accuse sono di maltrattamenti, lesioni aggravate (per il progredire di alcune malattie di cui soffrono le vittime) ed evasione fiscale per un importo di quasi 300mila euro. Secondo gli inquirenti si tratterebbe di un’associazione a carattere piramidale con al vertice proprio il maestro Mario Pianesi. Sarebbe lui, il guru della macrobiotica e fondatore dell’associazione che vanta punti vendita e ristoranti in tutta Italia, a impartire i dettami di quella che è stata classificata come una “psico-setta” basata sul rigido controllo dell’alimentazione e la negazione del mondo esterno ai suoi adepti .
Mario Pianesi con la moglie Loredana Volpi
«Non esiste niente del genere – aggiunge Stefano Pianesi – il suo intento non è mai stato quello di diventare il capo di un setta, o miliardario oppure quello di acquisire un potere incondizionato. Il suo fine è stato sempre quello di fare del bene con la macrobiotica. E le sue 5 diete dimostrano proprio il contrario di ciò di cui viene accusato: ognuno è libero di scegliere il percorso che preferisce, e dietro a questo non può esserci schiavitù. Tra l’altro lui non è mai andato a casa delle persone per costringerle a fare qualcosa, sono gli altri che vanno da lui, è la persona più francescana che io conosca. Nella maniera più assoluta nessuno è stato mai indotto a fare qualcosa contro la sua volontà». E’ evidente però che c’è un culto della persona di Mario Pianesi, che arriva al limite della venerazione. «Il problema forse è che nell’associazione ci sono persone troppo fanatiche – spiega il cugino – magari si sono attaccate troppo a lui perché sono state guarite e questo rovina la sua immagine. Lui invece ha sempre professato il liberalismo. Io sono il cugino, peso 130 chili e ho seri problemi di pressione alta, Mario mi ha sempre e solo consigliato di dimagrire, per il mio bene. E poi la storia della setta mi fa crepare dal ridere. Ma come si può accusare una persona di essere il capo di una setta quando fa una vita molto riservata? Io stesso non ho neanche il suo numero di cellulare. Lo difenderò fino alla fine».
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Sig. Stefano, un extraterrestre che guarda Macerata direbbe che lì da un po’ di tempo ci sia un’inversione dei valori morali, ossia là dove c’è il bene si vede il male e là dove c’è il male si vede il bene.
Caro Stefano, ma sei così ingenuo? La cosa che è dietro all’attacco è gigantesca. Quelle accuse, che sono poi riprese dai media e sulle quali Crozza ci fa spettacolo si risolveranno in tribunale.
Scientology, quando fu attaccata con le stesse motivazioni che oggi vengono imputate a Mario, è perché aveva dato fastidio alla lobby della psichiatria e ai produttori di psicofarmaci, che sulla pazzia avevano fatto la loro fortuna. Pure perché la psichiatria veniva usata per fini politici negli USA. Era stata usata sotto ogni regime: fascista, nazista, comunista e nei paesi democratici. Per metter a tacere gli oppositori.
Il pericolo rappresentato da Pianesi non era tanto per avere scoperto che con determinati alimenti si poteva sconfiggere il diabete mellito (mi sembra sia questo). E’ l’agricoltura “naturale e “sana” quella che a mio parere era un pericolo per le multinazionali che producevano concimi chimici e veleni per l’agricoltura. Il pericolo era l’avere iniziato a rendere visibile la tracciabilità del prodotto, dall’inizio della produzione nei campi controllati dai tecnici di Pianesi al prodotto finito, con le massime garanzie sul rispetto della bontà naturale del prodotto finito. Già l’etichetta trasparente aveva iniziato a farsi strada in Italia. Ciò non poteva piacere ai grandi produttori di prodotti alimentari, soprattutto della pasta dura di grano, per la quale viene usato grano proveniente da zone dove non si sa come viene trattato. Mario ha cominciato a mettere la pulce nell’orecchio di tanti consumatori, che hanno cominciato a chiedere se i prodotti alimentari che usano non sono “avvelenati”.
Non sono solo le multinazionali del prodotto lavorato ad essere preoccupate, ma pure i produttori di grano della coltura estensiva. Che, per i bassi costi, sta mettendo in estrema difficoltà i nostri produttori. Mario usa solo grano italiano coltivato come nei tempi antichi, ossia senza veleni. Un grano italiano che poi serve per confezionare il pane, cotto come nei tempi antichi, che si vende nei Un Punto Macrobiotico a costi maggiori di quelli del supermercato… Sai, però, cosa mangi.
Le denunce verranno chiarite in tribunale. Di sicuro, quei corpi divenuti scheletri verranno studiati da medici e da psicologi e da psichiatri. E’ la prima volta che si vedono. Gli staff della Macrobiotica, pure mangiando i nostri stessi, sostanziosi e colmi, piatti mantengono una linea, che noi due, caro Stefano, ce la sogniamo.
Caro Giorgio, fatti dire che stai facendo un gran minestrone di argomenti che nulla c’entrano, nulla, coi fatti contestati. Le procure non stanno valutando la qualità o la bontà dei prodotti dal seme alla tavola, che vengono serviti, venduti e cucinati nei tanti UPM.Non sono i NAS ad indagare. Nessuno mette in discussione niente di tutto questo; quanto asserisci serve solo a confondere le acque da quelli che sono i tanti capi d’imputazione -che attenzione- non provengono dai clienti che frequentano i Punti Macrobiotici, ma da quanti a vario titolo si sono spinti oltre fino ad abbracciare l’intera dottrina con le sue regole alimentari, un diverso stile di vita,prestare il proprio lavoro all’interno dell’associazione, fino a servirsene in tutto a scopo curativo .E’ questo il punto. Un conto è un cibo benefico, salutare, naturale, altro conto dire curativo; i primi servono a mantenere un benessere fisico, tenere sotto controllo il proprio stato di salute ( e quello dell’ambiente) evitando cibi dannosi e con veleni; col secondo invece s’intende proprio cura di tipo medico. E questo è l’altro punto: non risulta che Mario Pianesi sia un medico, un dietologo, o altro specialista. Anche qui, nessuno nega che tante persone ne abbiano trovato lo stesso giovamento , come però – al momento- nessuno può negare l’evidenza delle testimonianze e delle documentazioni prodotte dai denunciatari, che altre invece abbiano subito gravi danni alla salute, e al portafoglio.
Ultima cosa, che dovrebbe servire a smontare quella che sa di balla colossale secondo cui tutto quanto sta venendo fuori, è perché Pianesi darebbe fastidio alle multinazionali? Giorgio, ti reputo troppo intelligente per sostenerla. Ma ammettiamo per pura ipotesi fosse come pensi anche tu: ma davvero, Pianesi, avrebbe la potenza economica di competere con tutti i produttori di grano italiano, dell’olio, della farina e su su, a produrre su scala industriale fino a sostituire coi suoi prodotti tutti gli altri industriali presenti sugli scaffali di tutti i supermercati italiani ed esteri? E una miseria!!!
Chi vuole può leggere la petizione che ho lanciato:
https://www.change.org/p/organi-di-informazione-un-punto-macrobiotico-tra-informazione-e-disinformazione-guardare-la-realt%C3%A0-dei-fatti