Il procuratore Giovanni Giorgio e il colonnello Walter Fava nel corso della conferenza stampa in seguito alle misure cautelari
Finiti in manette per circa 600 episodi di spaccio di eroina, questa mattina si sono svolti gli interrogatori di garanzia in carcere per tre pakistani.
Due di loro si sono avvalsi della facoltà di non rispondere mentre un terzo ha respinto le accuse. I tre pakistani sono stati arrestati nell’ambito dell’operazione River’s end dei carabinieri del Reparto operativo di Macerata. Sono ritenuti coinvolti in numerose cessioni di eroina a circa 600 clienti. I tre uomini sono finiti in manette la settimana scorsa, fermati all’Hotel House di Porto Recanati su ordine di custodia cautelare spiccato dal gip. Shahbz Ali, 31 anni, difeso dall’avvocato Simone Matraxia, si è difeso dicendo di non avere spacciato droga e sottolineando che in alcuni dei periodi contemplati dall’indagine (che va da febbraio 2016 a febbraio 2017) si trovava in carcere.
Si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere Saif Ullah, 36 anni (assistito dall’avvocato Domenico Biasco), e Shahid Rana Muhammad, 39, difeso dall’avvocato Alessandro Brandoni. Tutti e tre i pakistani si trovano in carcere a Montacuto di Ancona.
Seicento cessioni di eroina, in manette tre pusher Anche sesso per pagare la droga
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altri tre parassiti da mantenere nelle nostri carceri con i nostri soldi.
Giuliano torneranno presto liberi che vuoi che siano 600 procurato annientamento delle persone. Consideriamo quelle non repertate
Devono essere espulsi dall’ITALIA x questi reati.
parassiti del menga,io non compro neppure le rose,occhiali, nulla da loro,son solo danni,fanno schifo ,immensamente schifo come rispondono elegantemente per fare i buoni, ma fanno schifo, non comprate nulla da sta gente e i soldi dateli ai nostri che ci devono pagare le tasse,CAZZO!
Nei loro Paesi li farebbero cinguettare come usignoli.
Caro Principi, noi siamo democratici, antifascisti, antirazzisti, antirazionali, buonisti, democratici, cattolici, fratelli e chi più he ha più ne metta.
Anche questi sono scappati da guerre e carestie e quindi hanno tutto il diritto di ammazzare i nostri ragazzi.
Il deprecato Trump sta pensando alla pena di morte pere gli spacciatori. Questi qui non ammazzano una sole a persona, ma ne ammazzano centinaia, migliaia.
Onestamente, ormai ho iniziato a infischiarmene dei ragazzi che drogano e dei loro genitori… Meritano di fare quella fine. I figli, con la vita e il degrado, i genitori con la pena e i funerali.
Non a caso avviene tutto ciò. A Macerata è una pacchia per gli spacciatori. Il sindaco sembra che nulla ne sapesse. I maceratesi lo hanno rivotato. Si tengano i bugiardi che fuggono da guerre e carestie e la droga.
A Corridonia, ci teniamo solo la droga. E sembra che ce ne sia tanta, spacciata davanti all’Istituto Professionale. Ne sa qualcosa l’amministrazione comunale? Ne sa qualcosa l’opposizione comunale?
Rap anelli, non ritiene che anche la Chiesa sia responsabile di tutto questo sfascio? Grazie.