di Laura Boccanera
(foto Federico De Marco)
Tassa di soggiorno, si parte dal 1 ottobre. Il consiglio comunale ieri sera ha approvato il regolamento che dà l’autorizzazione per l’introduzione della nuova imposta. Con 10 sì, 9 contrari (della maggioranza ha votato contro il solo consigliere Marzetti) e 3 astenuti (Cavallo di Noi con Ciarapica e Ruffini e Calderoni di Fratelli d’Italia) il consiglio ha approvato dopo 3 ore di discussione. Balletto di Fratelli d’Italia che aveva dato una speranza agli albergatori presenti: nel suo intervento infatti la consigliere Ruffini ha espresso critiche al provvedimento a parole, salvo poi votare con un’astensione che non ha permesso il rigetto dell’istanza: «Non siamo contrari a questa tassa – ha detto la Ruffini in consiglio – e all’aumento della tassazione in genere, il turista che arriva in città è già generatore di ricchezza, non va tassato. Inoltre era necessario un maggiore coinvolgimento degli operatori nella decisione». Contrari a parole, appunto, ma al momento del voto con l’astensione, la maggioranza si mantiene tale e il punto passa. Contestazioni da parte degli operatori stupiti dall’astensione dopo le ferme parole di condanna della tassa. Ma il consiglio si è aperto con le parole del sindaco che ha illustrato le motivazioni per le quali sarebbe stato necessario approvare la tassa di soggiorno: «è un’imposta che non ricade sui civitanovesi, è un provvedimento di equità sociale, non è giusto che i cittadini paghino per servizi di cui usufruiscono i turisti, che ci si lamenti lo capisco, ma è un contributo che non finirà nel calderone del bilancio comunale, ma sarà finalizzato al turismo, eventi, sportelli informativi, aperture ulteriori delle istituzioni culturali. Nel regolamento si precisa che c’è un comitato tecnico che deciderà come destinare i fondi». Il sindaco spiega poi che si è pensato di istituire come imposta la cifra di un euro per tutte le strutture (alberghiere ed extralberghiere) e di 1.50 euro per gli hotel 5 stelle.
Esenzioni sono previste per minori di 14 anni, over 75, forze armate, disabili, protezione civile ed altri. Compattamente contraria la minoranza: apre il dibattito Giulio Silenzi del Pd che sventola in aula uno dei volantini elettorali di Vince Civitanova che proponeva la diminuzione delle tasse: «si diceva noi diminuiremo le tasse, noi sappiamo come fare, invece non solo non si è diminuito nulla, ma si chiede di introdurre una nuova tassa che mina quell’accoglienza che ha sempre caratterizzato Civitanova. E’ un’entrata voluta solo perchè l’assessore forte della giunta lo richiede, sarebbe stato più serio trovare nel bilancio la cifra richiesta, e poi perchè sono stati tolti 70mila euro per il turismo rispetto allo scorso anno. Solo tante promesse, i fatti sono all’opposto». Critico e dettagliato Mei del Movimento 5 stelle che è anche titolare dell’hotel Velus: «è un’imposta che ricadrà sugli operatori che per rimanere sul mercato se ne faranno carico. Civitanova non vive di turismo, le presenze sono per lo più commerciali e chi dorme fuori 200 notti all’anno alla fine la tassa di soggiorno la guarda eccome. Abbiamo 150mila presenze, Porto Potenza ne fa 190mila, di cosa parliamo quindi? Le precedenti amministrazioni hanno comunque fatto eventi e animato l’estate senza balzelli. Assurdo che su un bilancio di 38milioni non si trovino 100mila euro per il turismo se si vuole».
Fa riascoltare la voce del sindaco ad un comizio nel quale propone l’abbassamento delle tasse anche Tommaso Corvatta che contesta la fumosità del progetto: «la tassa è certa, il progetto no». Contestano invece l’iter procedurale per il quale il punto è stato aggiunto all’ultimo minuto in consiglio comunale i consiglieri Ghio e Rossi: «ad oggi visto che la tassa partirà da ottobre non ci sono le ragioni di urgenza per discutere il punto – dice Ghio, mentre Rossi aggiunge – vorrei sapere dove è la voce nel Dup che prevede la tassa di soggiorno visto che non si trova». Seguono gli interventi a favore della tassa di Pizzicara, Rossi e Garbuglia. Spaccata Liberamente con Sergio Marzetti che rivendica la coerenza per la quale non era a favore della tassa da amministratore e non ne è a favore neanche ora data la contrarietà degli addetti ai lavori. Le dichiarazioni della Ruffini e di Caldaroni di Fratelli d’Italia riaccendono la speranza degli albergatori e incassano anche complimenti di coraggio dai banchi dell’opposizione, ma è poco più di un bluff visto che alla prova del voto poi il punto passa grazie alla loro astensione. Animi accesi durante le dichiarazioni di voto col sindaco che riprende la parola non consentendo poi la replica. Alla fine il punto passa e entrerà nel bilancio con una variazione. Prime contestazioni nella minoranza: «un ripensamento al fotofinish dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia salva il posto al loro assessore Borroni» – dichiara Rossi, mentre Mirella Franco chiede a Fratelli d’Italia di assumersi la responsabilità del nuovo balzello: «contrari un piffero, cari Ruffini e Calderoni la tassa di soggiorno a Civitanova deve dire grazie a voi due, assumetevene la responsabilità, se eravate contrari dovevate votare no».
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‘Non siamo contrari’ o ‘Noi siamo contrari’?
Silenzi espone la sua solita figuraccia tra lo sberleffo, l’atavica ignoranza, e il non capire per dirla come un giovanotto come lui che ormai è proprio ” Out “. Si, che credendosi spiritoso, carismatico, brillante con un futuro politico davanti, ancora tutto da scoprire, come quello di Brini che dice di aver potato FI dal 7 al 12%, che punta al 20 e forse alla fine la Presidenza della Repubblica, sempre che Berlusconi non scommetta di nuovo su di lui dicendo che chi piglia più voti spariglia le carte. A prescindere da chi vuole questo e chi vuole quello, chi ha ragione e chi ha torto ma soprattutto chi è in buona fede e chi non lo è, naturalmente dopo aver vagliato bene tutte le soluzioni e questa è normale amministrazione, come si può dar ancora fede a Silenzi in consiglio e Brini ovunque sieda. E’ evidente che FI, La Lega e la Meloni da cui mi aspettavo di più, ma forse le reti di Mediaset battevano di più sui nervi scoperti di Salvini e di moltissimi italiani che non sul programma della Meloni comunque altrettanto valido. Abbiamo votato, non si sa come andrà a finire, magari con il solito governo tecnico, un altro Letta Bis e Magari come Oscar alla Carriera un Governo alla tedesca, Silenzi appoggiato da Brini o viceversa. Sarebbe fantastico essere rappresentati dai due statisti che tanto hanno dato, dato?, mi viene un dubbio ma ce n’ho sempre tanti che non mi soffermo per niente. Uno che detta i suoi proclami dalla sua collina vicino al nido che Pico non vide mai si bello e l’altro che li recita in riva al mare, non proprio sulla riva riva. Sarebbe meraviglioso ma lo so, è solo un sogno dove ti svegli, maledici la trippa con fagioli e ti vengono in mente lo sbeffeggiante e l’ariete da sfondamento. Che tristezza, e pensare che avevo iniziato a scrivere questo commento ben disposto alla giornata ed ora dovrò prendere un altro antidepressivo e un cognac . Non imparo mai, so che prima di una certa ora non bisogna pensare che esistano individui che invece di andare in pensione e ne avrebbero ben donde e soldi, si sacrificano ancora a stare tra… i pensieri altrui.
Micucci, ignoranti ci si diventa, non ci si nasce. Non prendiamocela con gli avi!
Per rispondere al volantino. Diminuire le tasse (= imposte) e’ si’ possibile, ma è auspicabile migliorare i servizi.
Iacopini, tu devi essere un eccezione, non solo sei nato ignorante ma anche rompi..ni. Ma fa come gli altri, commenta senza stare sempre a chiedere perché, per come , ma , se.