Omicidio di Pamela Mastropietro, si è svolta l’udienza di riesame per due dei tre nigeriani accusati di aver ucciso, lo scorso 30 gennaio, la 18enne romana. Il gip si è riservato di decidere, forse domani si apprenderà la decisione del giudice. Gli avvocati di Desmond Lucky e Lucky Awelima oggi hanno chiesto la scarcerazione dei loro assistiti. In sostanza ritengono che verso i due giovani non ci siano i gravi indizi di colpevolezza. L’udienza si è svolta al tribunale di Ancona. Presente il pm Stefania Ciccioli che sta coordinando le indagini dei carabinieri insieme al procuratore Giovanni Giorgio. Il sostituto ha riepilogato i motivi per cui i due nigeriani devono rimanere in cella.
Desmond Lucky, difeso dall’avvocato Gianfranco Borgani, viene coinvolto dall’altro indagato, Innocent Oseghale, 27 anni (difeso dagli avvocati Simone Matraxia e Umberto Gramenzi), che ha detto che è stato lui a spacciare la dose di eroina a Pamela e perché il 30 gennaio il suo cellulare ha agganciato, nel periodo in cui è stato consumato il delitto, le celle che coprono di via Spalato 124, dove viveva Oseghale e dove la 18enne è stata uccisa.
Awelima invece viene coinvolto per i contatti telefonici con gli altri due indagati e perché anche il suo cellulare ha agganciato il 30 gennaio le celle telefoniche di via Spalato. Ulteriori elementi potranno arrivare dalle analisi dei Ris sui campioni prelevati sia nella casa di via Spalato 124 che durante l’autopsia. Da quanto fin qui emerso la ragazza è stata uccisa con almeno due coltellate al fegato.
(Gian. Gin.)
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Cari Avvocati, mettete il caso che commettete l’errore di non aver ragione: credo che voi dobbiate cambiare residenza….. state diventando come il Sindaco Carrancini.
Non ci sono GRAVI indizi di colpevolezza!cosa manca un video che li riprende? Ma perchè non mettono dentro anche gli avvocati e tutti quelli che li difendono e buttano via la chiave.
Quali dovrebbero essere i gravi indizi? La comunità “nera” cosa dice a riguardo, perchè non fa una maniferstazione per la “non” scarcerazione in quanto sa benissimo che questi individui sono dei delinquenti. Se li scarcerano sarebbe molto grave in quanto non esisterebbe più il reato di omicidio e saremmo terra di conquista di delinquenti immigrati.
Per Bellesi. Scarcerare una persona non significa considerarla innocente, la persona è semplicemente in attesa di processo, processo che serve ad accertare le sue responsabilità.
Ma perché non gli diamo la medaglia con qualche onorificenza?
Iacobini, no alla scarcerazione, perchè magari in attesa di processo potrebbe esserci pericolo di fuga? Già uno dei due è stato acciuffato a pochi giorni dal delitto mentre stava per prendere un treno per la Svizzera.
Posso essere anche d’accordo con te, Tamara, sull’inopportunità della scarcerazione per questo caso specifico (mi chiedo come fanno a capire che non fuggono e che non reiterano il reato!). Volevo solo ‘rassicurare’ Bellesi sul fatto che scarcerare un inquisito, che poi tale resta, se non erro, fino al giudizio in tribunale, non equivale ad averlo discolpato e quindi non equivale ad averlo assolto!
Ritengo poi che una minima conoscenza dei quattro codici sia quanto mai benefica per chiunque voglia sapere cose che i giornalisti non spiegano (per vari motivi).
Ma infatti, Aldo, a questi due casi mi riferivo. Anche il giudice valuta caso per caso. Non si tratta di garantismo, visti anche i tantissimi errori giudiziari che avvengono nei nostri tribunali, per cui la prudenza non è mai troppa. Ma qui c’è ben poco da garantire sui due Lucky, nessuno ci metterebbe la mano sul fuoco che non scappino una volta tornati in libertà, vista anche l’attuale condizione giuridica dei due clandestini, che in quanto tali sono come dei fantasmi nel nostro Paese: arrivano e ripartono a piacere loro. Preferisco , da cittadino, fare affidamento nelle misure cautelari in casi come questi. Penso , spero, che il reale pericolo di fuga , o come aggiungi tu, di reiterazione del reato, o anche solo dei reati legati allo spaccio, che era l’attività dei due, faccia rigettare al giudice la richiesta di scarcerazione.
lancio di una nuova affettatrice sul mercato :15 morti.sara’ una cazzata? eh si!
@ Aldo Iacopini
“…Ritengo poi che una minima conoscenza dei quattro codici sia quanto mai benefica per chiunque voglia sapere cose che i giornalisti non spiegano (per vari motivi).” Sempre per la precisione di codici magari ce ne fossero SOLO 4, ma giustamente almeno i fondamentali li dovremmo conoscere tutti, compresi i giornalisti, ma ahimè di Codici ve ne sono, vigenti ben VENTITRE’. (https://it.wikipedia.org/wiki/Codici_vigenti_in_Italia) ed aldilà di quanto esposto in quest’articolo vale, il mio ragionamento, per qualsivoglia materia.